Pagine

domenica 23 ottobre 2011

Dreaming Dangolia. E tu quanto sei flessibile? Testati.

Quando lui non risponde come vorremmo o quando parla senza essere stato interpellato a noi non piace. Perché vogliamo che dica quello che noi vorremmo dicesse o che parlasse solo a comando. E che facesse esattamente quello che noi chiediamo. Con le cattive, con le buone e a volte pure con le preghiere. Le cose, comunque, non vanno sempre come vogliamo. Una volta capito questo, possiamo guardare il nostro corpo con altri occhi e rivolgerci a lui spiegandogli con pazienza che la tolleranza è una virtù che entrambi dobbiamo sfoderare se vogliamo che si viva in simbiosi serenamente da forever25.


Il corpo manda segnali ben chiari. A volte sono poco comprensibili, ma possiamo star certi che le sue motivazioni vanno ascoltate, anche se ci sembrano pretese e se non abbiamo tempo di esaudirle soprattutto quando di fronte al computer siamo perseguitati dai trilli di skype, google e fb e dalle richieste di amici e colleghi virtuali che una volta erano anche di carne ed ossa.

Vorrei un po’ di riposo. Dammi un centrifugato di proteine. Basta con le salsicce. Avrei bisogno di muovermi un po’. Voglio un osteopata, un massaggiatore, scarpe da ginnastica, acqua, tè verde, cavoletti di Bruxelles, occhiali da sole, olio di ricino. Desidero fare le scale a piedi. Ho bisogno di brillantina, di un parrucchiere, di una giornata nei boschi, di essere più centrato di te.


Spesso si tratta di scocciature. Non di capricci però, ma di necessità. Sarà anche un contenitore – almeno così mi dicevano a catechismo – ma non per questo le esigenze del corpo vanno trascurate in favore di quelle dell’anima. Perché noi siamo fifty-fifty.
L'altra notte mi sono sognata appoggiata con i gomiti sulla scrivania di una dottoressa mentre dicevo: "Sto partendo per la Dangolia". E lei: "Si tratta di intossicazione". Fine del sogno.
Ci ho ragionato sopra un bel po' e non ci ho capito niente fin quando non ho cercato su internet la parola Dangolia. Ho scoperto che la Dangolia è un luogo vero che si trova esattamente qui: Kiyawa, Jigawa, Nigeria, Africa (!!!). Ho scoperto anche le sue coordinate geografiche: 11° 47' 0'' North, 9° 36' 0'' East. Ancora devo approfondire la questione intossicazione, ma nel frattempo cammino 6 metri sopra il cielo, cioè 3 metri sopra le teste di quelli che credono che mettere un lucchetto e buttare le chiavi voglia dire molto di più che mettere un lucchetto e buttare le chiavi.


Il sogno è stato rivelatore: non mi resta che fare il biglietto per la Dangolia. Anzi: aggiungerò il punto comprare biglietto per la Dangolia nella lista di cose da fare prima dei 70.
Comunque. Dopo la personale esaltazione grazie alla scoperta della Dangolia (perché seriamente ero preoccupata che fosse un’invenzione insana delle mia mente e ora mi sento come se l'avessi scoperta io) invito tutti quanti ad ascoltare di più il proprio corpo, ad essere pronti a cambiare idea, traiettoria e pure ad essere più fiduciosi dell’istinto onirico che di sicuro è meno morigerato ma più saggio di quello animale a cui mettete la museruola da svegli. Per facilitare la risposta alla domanda Quanto sei flessibile? 
Ecco il test che vi avvicinerà alla verità.


1) Se ti dico toccati le dita dei piedi con le dita delle mani tu:
 a) ti siedi così è più facile;
 b) resti in piedi, ti pieghi in avanti e rimani così fin quando qualcuno non ti porta al pronto soccorso dove qualcun altro ti rimetterà nella posizione di partenza;
 c) resti in piedi e ti pieghi in avanti senza troppe difficoltà.

2) Gli adduttori sono: 
 a)  i muscoli che permettono al tuo cervello di secernere idee geniali;
 b) sicuramente molto buoni, probabilmente anche utili. Ce li ho anche io, ma ho perso il fascicolo di “Siamo fatti così” dove si parlava di loro quindi preferirei passare alla domanda successiva;
 c) i muscoli preferiti dalle ballerine.
3) Il mio corpo è:
a)più vecchio di me;
b) cresciuto meglio di quanto potessi chiedere;
c) in simbiosi con il mio modo di trattarlo.

4) Sognare ad occhi aperti è:
  a) una perdita di tempo;
  b) normale;
  c) ultra fighissimo.

5) Sogno ad occhi chiusi:
  a) la fine del mondo;
  b) consapevole che è tutto un sogno;
  c) di avere poteri magici.

6) La pizzetta con la mortadella di Giulio è:
  a) piena di calorie;
  b) più buona di mattina;
  c) la colazione che si merita uno che deve ricaricare i poteri magici per la notte successiva.


Maggioranza di A
No way. Nonostante sembra che tu abbia imparato ad essere flessibile guardando gli Amici di Maria, qualcosa, almeno in teoria, la sai anche tu. Poco vabbè. E il corpo è quello che più ne paga le conseguenze. Reagisci. Allungalo, fallo ruotare, mettilo sottosopra, capovolgilo, torcilo e torna in posizione normale. Non ti senti più figo? Sappi che muovendo il corpo l’effetto arriva immediatamente alla mente. L’importanza che dai all’universo onirico è quella che ti dava la più bella della scuola (che faceva la quinta) mentre tu facevi la prima. Ma se fossi in lei e potessi tornare indietro non ti daresti una possibilità? Fai lo stesso con i sogni: con qualcuno ha funzionato.

Maggioranza di B
Medium well. Come dire il ragazzo ha le potenzialità ma non si applica. Spero che tu non ti deprima per questo risultato perché ci sono buoni margini di miglioramento. Quando parlo di flessibilità non intendo solo toccare le ginocchia con la punta del naso, ma anche essere pronto a cambiare menù se ti arriva all’improvviso un vegetariano a cena e tu hai preparato i lombrichi all’amatriciana e il maialino a porchetta. Conosci il tuo corpo come tua madre, ma a volte fai finta di non sentire quello che dice (come fai con tua madre). Nei prossimi giorni falli felici entrambi: ascoltali e rispondi con la gentilezza che usi quando incontri quella mora che ti piace tanto. Ti servirà. Dimensione onirica: c’è ma non si vede. Cioè non ha ripercussioni sulla tua vita terrena. Fai in modo che ne abbia se vuoi che l’impossibile accada. 

Maggioranza di C
Ultra. Ebbene sì. Anche se il tuo corpo non è elastico come quello di Sylvie Guillem, sei un abitante del pianeta terra molto flessibile. Tu e il tuo corpo vi capite con uno sguardo e quando sei al livello 101 di empatia riesci persino a precedere le sue richieste. Sai ascoltare anche i silenzi e averti accanto è una garanzia: tu ci farai felice. I sogni li ricordi quando vale la pena farlo, ma ti astieni da interpretazioni che finiscono per ridurre la parte più libera di te ad una regolina o ad una previsione affrettata del futuro. Se continui ad allenarti alla flessibilità un giorno non troppo lontano esaudirai il tuo desiderio numero 4: restare in equilibrio sulla testa per 3 minuti e 47 secondi.






Nessun commento:

Posta un commento