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venerdì 28 settembre 2012

In her shoes. Se io fossi in te, sarei me forever. Amore e oroscopo in-consapevolezza.

E se invece di essere Charlotte - aspirante donna, sognatrice, in balia delle parole e della fatalità, della pancia, del cuore e dei capricci degli scorpioni, fossi Tommaso, un ragazzo un po' cicciotto che vuole partire da solo per Antigua in cerca di un po' di pace dell'anima o di un metodo esotico per eliminare un paio di rotoli? O Sonia, dolce signora in menopausa che non sopporta più nessuno e che decide anche lei di andare ad Antigua, così, abbronzandosi un po' e mangiando banane a quattro di bastoni sulla spiaggia tutto il giorno, si sentirebbe pure lei in pace, pure con gli ormoni impazziti e con le lune che sembrano non raddrizzarsi più? Avrei buone possibilità di incontrare Tommaso. Ci incontreremmo e - incredibile - riusciremmo a comunicare senza tante sovrastrutture. Così, da Sonia, direi a Tommaso di mettersi a dieta, non solo per sentire un po' meno la gravità, ma anche per questioni di salute. Da Tommaso, direi a Sonia di darsi una calmata, dal momento che non è la prima né l'ultima donna del pianeta che va in menopausa. Poi magari andremmo insieme a prendere un mojito e a dire chebellochebellochebello stare in questo, anzi in quel, paradiso. Potremmo andare d'accordo. E magari ripetere la cosa il giorno seguente. E finché ci va. 
Ma io non sono Sonia (Pesci), né Tommaso (Leone). E non so in realtà cosa mi passerebbe nella mente se fossi uno dei due o tutti e due. Immagino e basta. Probabilmente semplifico. Perché continuo a guardare le cose e le situazioni (quasi) solo ed esclusivamente attraverso i miei occhi di femmina di Scorpione che pensa in grande, a volte troppo. 
Ma mettersi nei panni altrui è un esercizio molto buono per evitare di restare ancorati nella propria posizione, nelle proprie idee, nei propri giudizi, pregiudizi, valutazioni. Mettersi nei panni degli altri significa guardare le cose come le guarderebbe un altro e quindi sforzarsi di guardare le cose in un modo che per noi è estraneo, magari insensato. Ma che per altri è naturale. 


Indossare i panni degli altri ti fa sentire che si prova a portare una gonna troppo stretta, le scarpe troppo basse, le bretelle invece della cintura, il basco invece del sombrero. Ti fa sentire che si prova ad usare la ragione per scegliere invece dell'istinto. O l'istinto invece della ragione. Se ti metti nei panni degli altri capisci perché alcuni ragionano col cuore, altri col pisello, altri col cervello, altri non ragionano affatto. Capisci, forse, perché qualcuno mente, perché qualcuno dice la verità anche se non ti piace, perché qualcuno resta in silenzio e col silenzio ti dice tutto quello che ha da dirti. Capisci come mai a qualcuno interessa chiederti se sei felice e a qualcun altro non interessa. Se ti metti nei panni di qualcuno che ti ha fatto del male, puoi capire perché lo ha fatto, così come se ti metti nei panni di qualcuno a cui hai fatto del male puoi capire come ci si sente, puoi capire pure il perché l'odio e la vendetta non sono la risposta da usare in nessuno dei due casi precedenti. Puoi capire dove andare con lui, cosa non fare con lei, perché non discutere con noi, con chi è bene che loro trovino un accordo. 
Io ci provo a mettermi nei panni degli altri. Ma lo faccio raramente. Di certo ultimamente di più. E questo mi comporta una grande fatica cerebrale che però viene ripagata in consapevolezza. E, siccome la consapevolezza è esattamente ciò che in questo preciso momento storico mi fa più felice a parte te, mi accollo 'sta fatica cerebrale. E tutto ciò che essa comporta. 


Sì, ho preso spunto dai compiti per tutti di Brezny, ma l'ho fatto (in)consapevole. 
ARIETE
Prenditi per una settimana un po' dei problemi dell'Acquario e capirai come mai lui fa sempre finta di fregarsene delle cose. Più che altro capirai che non se ne frega affatto. Lui nei tuoi panni si sentirebbe poco umido, ma di certo imparerebbe che cosa significa essere determinati, fosse anche a sfondare porte che erano chiuse solo all'apparenza. Su, fate 'sto cambio.
TORO
Dovresti imparare a ruggire come il Leone della porta accanto. Il che non significa che ti devi mettere a sbraitare come un ossesso per qualunque cosa, ma che devi far sentire la tua voce una volta per tutte in modo chiaro. Da questo scambio di personalità uscirai più ricco (a livello metaforico) e più bravo a comprendere le ragioni di chi, secondo te almeno fino a ieri, non guarda in faccia a nessuno pur di dire la sua. Ti stupirai scoprendo che non è sempre come credi tu.
GEMELLI
Ci sono le bugie e poi le mezze verità che sono pur sempre bugie. Non è vero che i Pesci sono tutti bugiardi: è che sono abitati da condomini di personalità e quando viene fuori quella discutibile, si comportano in modo discutibile. Se diventi un Pesci per una settimana capirai cosa voglio dire. Fallo. E imparerai pure a respirare sott'acqua e in altri ambienti dove respirare è impossibile senza branchie.
CANCRO
Non mollare mai, neanche sei stanco morto. Neanche se la testa è satura e il corpo cede. Neanche se non c'è motivo di andare avanti. Stampati un bel sorriso sulla faccia come fanno le Vergini felici e vai. Se non c'è un cavolo da ridere, fai finta. Alla fine il volto si abitua e il cervello pure. E tu capisci che in fondo, a farlo sorridendo, ci guadagni pure in attrattività.

LEONE
Se credi che vivere con la testa tra le nuvole sia da scemi, ti ricrederai dopo aver provato ad essere Sagittario per una settimana. Inizia con un giorno, per non stressare la mente che sempre lavoralavoralavora. Il giorno dopo ne vorrai ancora. E finirà che non ne puoi più fare a meno. Progressi assicurati nell'ambito delle relazioni interpersonali. Oh yes!
VERGINE
Ti stufa il Cancro con tutte le sue coccole, le attenzioni, tutto l'amore che c'è e pure quello che si immagina? Ti stufa perché dice quello che pensa anche quando non è politicamente corretto? E' il momento, cara Vergine, di essere Cancro for one week. Perché: la spontaneità è ciò che ti manca per essere te. Prova, ti piacerà.
BILANCIA
Se continui a ripetere che non ce la fai, alla fine non ce la fai per davvero. Ti pare giusto rinunciare così alle cose che desideri? O forse non le desideri veramente? Prendi la vita a cornate, prendi a cornate il dubbio e l'attesa. Sbatti la testa contro i no. Comportati come se fossi un Ariete, insomma. E dell'Ariete non avrai più molto da ridire.
SCORPIONE
Pare che il Capricorno non sappia dimostrare a chi ama che lo ama. Pare che non abbia mai tempo per lui. In realtà non è affatto vero. E se ti metti nei suoi panni magari ti rendi conto che un Capricorno dà importanza alle cose terrene perché è sulla terra che si vive, anche se si vorrebbe essere perennemente sull'isola. Sii Capricorno. E scoprirai che anche la vita terrena ha la sua bellezza, quasi pari a quella ultraterrena.


SAGITTARIO
Se della Bilancia odi il suo essere incostante e lunatico, se non ti va giù che faccia sempre finta che vada tutto ok, mettiti nei suoi panni. Che ci può fare lei se è in balia delle maree e vittima dell'umore? Può provare a reagire come le viene naturale. Mica siamo tutti perfetti. E manco tu, ricordalo. Ma se ti metti nei panni degli altri, probabilmente ti avvicinerai alla verità. Che, comunque, non è necessariamente perfetta.
CAPRICORNO
Essere Scorpioni è molto d'impatto. Fai tutto quello che la pancia ti dice, ti abbandoni all'irrazionalità, agli istinti, al flusso dei pensieri. Figo, sì, ma mica è facile, se non lo sapessi. Quindi: sii Scorpione per una settimana e sperimenta che si prova ad essere in quel vortice. Potresti scoprire che, talvolta, avere paura delle cose ti aiuta a farle con una consapevolezza che potrebbe anche durare forever.
ACQUARIO
Lo sai che significa essere Gemelli? Che sei in due e che a volte gli altri credono che siate una persona sola. Ovvero: un affronto all'ego. Ecco, se diventassi un gemello per una settimana, impareresti cosa significa mettere a tacere l'ego con le buone maniere. E' proprio quello che ti serve. Sì, anche in amore. Dove non sempre vince chi fugge.
PESCI
Se ti sentissi un po' più Toro, avresti senz'altro idea di che cosa significa stare con i piedi per terra. Ti consiglio sinceramente di provarci. E non solo perché in questo momento essere connesso con il mondo reale, quello fatto pure di noia e ingiustizia, ti è necessario, ma anche per apprezzare gli sforzi di chi cerca di superare i problemi senza rifugiarsi in mondi sottomarini o ultraterreni. Daje.


sabato 22 settembre 2012

Il secondo autunno di Charlotte. Per invecchiare senza diventare adulti, ancora e sempre F25.

Che anno è? Facile: 2012. Che giorno è? Facilissimo: 21 settembre, il primo giorno d'autunno. E soprattutto, a che ora finisce la pena dell'alma? Non ci pensare, adesso. Piuttosto, va' dove ti porta il cuore. Una parola, lo so. A volte quello zingaro ti fa ritrovare a nuotare in una fish bowl, oppure ti porta nei posti sbagliati, ma almeno cerca le parole giuste per convincerti. E lo fa specialmente la notte.
Dai, non sono solo cattive notizie, ad esempio lo sapevi che anche se sei sporadicamente mitomane, hai l'indulgenza plenaria? Purché tu non ometta le parole, nemmeno quando farebbe molto comodo ometterle. Dai, che vuoi che sia, è solo un anno in più, mica è l'eternità. E poi è vero o no che sei fatta di crema? Già. E quindi, per quanto tutti continuino a dire che sei una caramella rosa, non è il caso di prendersela. In fondo le parole sono importanti, ma non così tanto come credi. Sei fatta di crema. E loro di cosa sono fatti? Come chi? Non avevi detto le testuali parole: voglio un milione di lettori?
Ecco, di che cosa è fatto quel milione di lettori al quale continui a ripetere che questo non è un blog da femmine? Se è un segno ciò che aspetti da lui, forse sbagli. Ma se sbagli, tanto, è lo stesso. Che ti importa di sapere di che è fatto quel milione di lettori? Nel frattempo sei riuscita a rispondere a quesiti determinanti tipo: che mi metto al matrimonio di Pitolo? Di che odora il muschio? Se fosse maschio avrei solo perso tempo? Le caramelle degli sconosciuti sono più buone? Dico, ti pare poco?

Un anno in più, tutto sommato, te lo porti bene. Adesso fai un bel respiro, fallo con calma, anche se non è domenica. Anche se non piove. Anche se non sei (su) un'isola lontana. Al passato non ci pensare troppo, piuttosto, mettilo in un sacchetto di iuta per farlo respirare; ricordati che di mattina c'è più gusto ad essere scorpioni e se ti vedi così (irresistibile che non ti riconosci) non avrai manco problemi a fare qualche complimento alle Vergini, né ad offrire l'oro che hai comprato in Marocco per testare se sei ancora giovane abbastanza per contrattare con i Pesci, raddrizzare la luna storta, rendere liquido ciò che non lo è, cambiare la paura in qualche altra cosa. Perché, pe' campa' 'sta vita così piena di problemi, ci vuole flessibilità. La quale ti permetterà di scoprire pure se la Dangolia è una terra che si tocca o è solo un sogno che, forse, non vale la pena di interpretare. Che ti piaccia o no. 
Certo, come si decifra il libretto di istruzioni quando esso è in suomi, è difficile da sapere. Eppure ora finalmente lo sai. Sai pure che Mary Poppins flirtava con Bert, che si può essere femmine pure se si resta con la schiena coperta, che il tè è tè senza biscotti al cioccolato e che se lo dici con un fiore non sarai travisato. Quindi è arrivato il momento di chiederti ciò che rimandi da un sacco: sei innamorato, inquieto o nessuna delle precedenti? E poi? Cosa ti manca per essere te? Un bel caffè, qualche Kanelbulle a letto e altri diritti inviolabili. Cioè tutte quelle cose che non si comprano anche se insisti che sei fai shopping 'til you drop ti sentirai più elegante di un soldato dell'89.

Vuoi essere supersonico? Bene, allora comincia a fare oggi ciò che potresti pure fare domani. Ricordati che se ci sono cose che non riesci a dimenticare una ragione c'è. Ricordati che, per quanto immagini scene di libri che non scriverai mai, probabilmente da parte tua sarebbe più saggio dedicarti di più alle scene di libri che invece scriverai. Ricordati che, se telefonando va meglio, allora telefona, telefonalo. Non lo frullare il telefono, o, alla Befana 2013 dovrai chiedere di mettere nella calza un cellulare nuovo. Ma siccome la Befana ha gli anni che ha potrebbe sbagliarsi ed infilare nella calza un bollitore elettrico, oggetto che per te sarebbe assolutamente inutile. Così come sarebbe inutile per te tentare a tutti i costi di trasformare una genziana in unicorno e le parole che non ti ho detto in quelle che ti dirò (lo giuro, un giorno), o uno specchio in una luna.

Però mi congratulo con te, perché finalmente lo sai che le metamorfosi non significano che niente è più come prima, ma solo che col tempo, si può diventare bravi ad invertire la scala delle priorità qualora lo si ritenga necessario. Per esempio se prima chiedevi continuamente "che cosa pensi di me?" e ora non lo fai, mica è la fine del mondo. Potrebbe ovviamente apparire come un'autocelebrazione dell'incoerenza, ma che fa?! Tanto, diciamoci la verità, nella lista di 13 cose da fare prima di essere forever30, si sono aggiunti diversi punti. Li dovrai rendere noti appena possibile, tipo ad Aprile. A primavera. Vuoi che tutta quella natura non ti ispiri amore? Certo Aprile è lontano, lasciami arrivare almeno all'inverno per aspettare una nuova primavera. E lasciami andare in cerca delle mazze di tamburo ora che ho scoperto non sono velenose. Quindi mangiami. Vabbé, mi lasci sempre senza parole. Che mi hai fatto? A quanto pare di tratta di un'inversione a U bella e buona. O magari mi hai resa aerodinamica, tollerante verso gli strappi alla regola, addirittura pronta a danzare un pensiero come il tango. Queste sono buone notizie, quindi perché continui imperterrita a sentir quella fitta anche se nun te lamenti? Mi costringerai a farmi pronunciare le parole che non voglio pronunciare: arrivederci, amore ciao. Eppure, anche se tu affermi il contrario, io, quello che vuoi dire, te lo leggo negli occhi. E mi fai venir voglia di chiederti: sei felice, Marylou? Cosa vuoi che risponda, povera donna?! Il solito: lo sarò solo quando sarò certa di non dover avere rimpianti.
Già, concordo.

Poi, metti una sera a cena, se ne esce Mara con la solita storia: la salute dei suoi nipotini. Ovvio che ci interessa di loro, ma voglio dire: perché non ci spieghi che si prova a vedere un leone che ti attraversa la strada, che si pensa quando si vive nei pressi di un ponte di paradossi che è così bello anche senza il tappeto rosso, che si dice in giro della discussione con Circe che ha avuto luogo il giorno dopo San Lorenzo e cosa ha messo oggi nel carrello? Lasciala stare, no? Mara farà ciò che vuole. Non sei tu la prima a scrivere su tutti i muri lo stesso sonetto: Libertà va cercando che è sì cara come sa che per lei vita rifiuta? Ecco.

Ecco, ci sono frasi fatte per l'eternità e storie da non ignorare, ci sono cose che rimaneranno sempre nel tuo cuore con licenza poetica e cose sulle quali potrai sempre contare, tipo la mammmmmmma. Gli isterici lasciali perdere e gli immaturi pure; goditi una terrazza sui tetti, un oroscopo cucito addosso, la creatività vincolata sotto il segno di Venere. Fidati delle formule tipo E=mc al quadrato, fidati pure di quelli che ti dicono che dopo la salita c'è la discesa. Di' baciami quando vuoi essere baciata, di' usciamo se vuoi uscire, o spogliami se vuoi restare; sappi che l'amore è pop e che se lo vuoi l'avrai. Purché non fuggi in Polinesia prima che ciò che desideri ti venga recapitato direttamente a casa.
Non ti dimenticare che le cose che non bastano mai adesso non basteranno mai nemmeno domani, ma il bello è proprio questo, oltre al bello di esserne consapevoli e non per questo farsi venire le paturnie.

Ma questa cos'era? Un'autocelebrazione di Charlotte, una bottiglia di champagne in una giornata di quasi pioggia, la seconda d'autunno, il secondo autunno di questa che continuo a chiamare missione universale. L'avrei comunque scelta e quindi ora non mi stupisco se ne voglio ancora ancora ancora. Non sono mitomane, sono così come mi faccio credere. Oggi triste, domani felice, poi eccitata, sognante, lenta, pensosa, impaurita, rattrappita, infreddolita, ispirata, riservata, sospettosa, fiduciosa, innamorata, sospesa. Non solo mitomane, quindi. Sì, a modo mio. Quel che sono l'ho voluto io.
Che ci posso fa'? J'aime ça...
No, oggi niente oroscopo, avrò pur diritto ad un giorno di vacanza. E poi non si può sentire che i compleanni si festeggiano davanti ad un computer. Quindi devo andare: oggi voglio celebrare questo primo anno di Charlotteforever25. E il fatto di non aver ancora cambiato idea sul suo conto. Anche e soprattutto grazie a tutti coloro che la mia missione l'hanno presa a cuore. E hanno imparato a leggermi come (te) nessuno mai.
A tutti, dunque, grazie. Infinitamente grazie.
<3
Charlotte






mercoledì 19 settembre 2012

Ancora ancora ancora (e sempre) F25. Ispirazione, oroscopo e altre cose che non bastano mai.

Se mi sento poco femmina e compro la carta igienica rosa mi sentirò meglio? Ecco il quesito che mi sono posta all'ipermercato - che evidentemente è un luogo che mi fornisce continua ispirazione per penetrare le profondità umane - di fronte allo scaffale della carta. Che poi sentirsi più femmina significa sentirsi meglio? Mah. Il dilemma è un altro, la carta: rosa, celeste, lilla o bianca?

Rosa.
Dubbio legittimo. Sarò l'unica che ha esigenza di avere la carta igienica rosa? Evidentemente no, altrimenti che ci stanno a fare 10 confezioni di carta rosa visto che a me ne serve solo una?
Di certo altre 9 femmine avranno l'esigenza di avere la carta igienica rosa. Ma perché ho pensato a 9 femmine e non a 9 esseri umani misti tra maschi e femmine? Sono forse una che ha pregiudizi di genere? Ossignore.
Sarà per via del fatto che sono cresciuta con una idea ben precisa sui colori: celeste = maschio; rosa = femmina. Un po' sarà questo. E un po' dipenderà dal fatto che mi pare più probabile che un maschio resti sull'intramontabile bianco. Col bianco non si sbaglia. Ma non è pregiudizio di genere, giuro (e se vi pare così, mi dispiace). Non credo nemmeno si tratti di assenza di creatività. La creatività è maschio ed è femmina. L'amore pure è tutti e due, anche se c'è chi giurerebbe che non è così.
In fondo pure l'arrotino che sta passando in piazza non è molto politically correct dato che annuncia col megafono: "Donne, è arrivato l'arrotino. Arroto (?) forbici, forbicine, coltelli, forbici da seta, riparo ombrelli e vi salvo dal fumo della vostra cucina. Intervento immediato opero subito. Ed elimino il fumo dalla vostra cucina". Pure dalla vita in generale? Perché magari, caro arrotino, ti chiamo e mi dai qualche dritta. Comunque, pure lui si rivolge solo alle donne. Significa forse che i coltelli degli uomini restano affilati forever? E così le loro forbici e forbicine? Significa che nelle cucine degli uomini non c'è perdita di fumo? No, non significa questo. E lo sappiamo. E allora, se lo sappiamo, che ci arrabbiamo a fa'?
Perché molto spesso ci sentiamo chiamati in causa anche quando non lo siamo?  Perché ci sentiamo chiamati anche se non ci chiamano? Sbagliamo, certe volte. Perché siamo umani, tutti noi. E siamo soggetti alla possibilità di cadere per poi rialzarci e a quella di commettere un errore per poi non commettere lo stesso errore. Si può fare, basta solo starci un po' attenti.


Chiodo fisso da schiodare dalla mente. Non ce lo vedo un maschio che di fronte alla carta rosa e a quella bianca sceglie quella rosa. E io concludo che non sceglie il rosa perché è un colore da femmina. Eppure io, seppur femmina, anche tra la carta celeste e la bianca potrei scegliere la celeste (ho superato parzialmente il pregiudizio di genere sui colori), specialmente se il celeste si intona bene con l'azzurrino delle tende del bagno. Sono fermamente convinta - vi prego fate pure obiezioni se volete, ma senza essere maleducati (sono troppo sensibile) - che il maschio, anche di fronte alla scelta celeste o bianco? sceglierebbe il bianco. Perché il maschio è tendenzialmente più pratico di una femmina come me (n.b. per i maschi: da leggere come un complimento).

La ragione di tutto questo parlare parlare parlare sta nel fatto che sento l'esigenza di giustificare la mia scelta discutibile di aver comprato la carta igienica rosa. La quale, onestamente, mi piace. Volevo far notare che far cadere la scelta su di lei mi ha comportato un enorme sforzo mentale, che va ben oltre il semplice pollice alzato a voler dire mi piace. E' vero, mi piace il rosa e più o meno tutto ciò che è rosa. Eppure l'oggetto in questione al momento è un qualcosa di assolutamente inutile e sarà privo di rilevanza nella mia vita di alti, bassi, oggi ieri e domani, risalite, sbarre orizzontali, ascese verticali, albe attese e albe perdute, ordine, caos, bradipismo domenicale e durante i giorni di pioggia, errori su errori, ripensamenti, altri errori, tentativi, certezze, omissioni, soluzioni, diete, due litri di acqua al giorno, insonnia d'amore, amore, inquietudine, mondo scritto e mondo non scritto, esigenze di scrittura ed esigenze di vita reale. Tra queste ultime, dicevo, non figura la carta igienica rosa, eppure l'ho comprata lo stesso. Perché? Per colorare il contesto anche nelle giornate uggiose, provo a salvarmi così...
Spero che questa decisione discutibile della quale in tutta probabilità vi sbatterete altamente, non mi costi tra gli F25 il titolo di femmina superficiale con pregiudizi o femmina superficiale tutta crosta e niente mollica. Cosa per inciso assolutamente non vera. Lo confesso: non farei mai a meno della mia mollica e di quella degli altri. E non smetterò mai di cercare la mollica anche in quelli che tentano ogni strategia per rinnegarla. Lo faccio perché sono dell'idea che la mollica, come la crema, gli oroscopi, i pensieri felici, i sorrisi, le opportunità, l'amore appartengano alla categoria di cose che capisci quanto sono essenziali per te perché ne vuoi sempre ancora, ovvero non bastano mai. Anche se puoi sopravvivere (non benissimo) anche senza di loro.


ARIETE
Tu non mi basti mai. E come devo fare adesso che sei sparito? Torna o mi troverò di fronte qualcuno che mi basterà ancora meno (o più mai) di te. Run, baby, run.
TORO
Sentirti dire ti voglio bene, farti coccolare, farti portare il caffè a letto e avere l'approvazione universale sono cose che non ti basteranno mai, ad eccezione della settimana a venire. Per questa settimana, però, cerca di farti bastare la pazienza. E, già che ci sei, pure gli spicci che hai nel portafogli.
GEMELLI
La sincerità non è mai abbastanza. La speranza non è mai abbastanza. I buoni propositi non sono mai abbastanza. Le ore che passi a studiare non sono mai abbastanza. Ecco, ora applicati affinché questo mondo sia un po' meglio di così.
CANCRO
Ancora passione, ancora baci, ancora attenzioni. Perché stai dando tutto per scontato? Non farlo, se non vuoi che qualcuno lo faccia a te. Salvati dai pregiudizi, salvaci dalla monotonia. Ironia abbastanza, per questa volta. Fanne un uso responsabile, please.


LEONE
Ricordare il passato non è mai abbastanza per te che cerchi nelle memorie le emozioni che sembrano essersi intoppate tutte là. Scusa, perché non fai in modo che quelle memorie ti rendano più empatico oggi che nostalgico domani? Intuito più che sufficiente, non ti resta che piangere di gioia. E sbloccare ciò che non hai ancora osato.
VERGINE
Se perdi la reputazione di logorroico, ci guadagni in gioia di condivisione. Scoprirai che la bellezza del condividere non è  mai abbastanza. Qualora la persona con la quale sogni di condividere le cose non la pensi come te sul vostro conto, non ti ci accanire. Liberati dai chiodi fissi, dai capricci superflui, dalla voglia di apparire perfetto. Scoprirai che la libertà da tutte queste cose non è mai abbastanza.
BILANCIA
Ne ho abbastanza di sentirmi chiedere sempre che c'è che non va. Ne ho abbastanza pure se tu te la prendi con me quando in realtà ce l'hai con altri. Ne ho abbastanza del pigiama e della solita minestra. Capisco, Bilancia. Però, ti prego, non saltare. Ci vuole una buona idea per venirne fuori. Cioè una di quelle cose che non ti mancano e allo stesso tempo non ti bastano mai. Non è la più bella notizia del giorno?
SCORPIONE
Le cose belle, i baci, le parole giuste, i tremori alle ginocchia, le farfalle nello stomaco, il sentirsi appagato, la fatalità, la naturalezza, la libertà di non programmare sono tutte cose che non ti bastano mai. La difficoltà: nessuna di queste si compra, te le devi procurare da te. La voglia di procurartele c'è, il fiuto c'è, la sincronicità c'è. E io sto così bene con te. Ancora, please.

SAGITTARIO
Se la felicità fosse abbastanza ne avremmo tutti un po', ma la felicità è contata. Bisogna sudarsela. Tu sei in prima linea e avresti buone possibilità di prendertela tutta, ma sei corretto e non lo farai. Perché sai che, anche se sentirti felice non è mai abbastanza, anche gli altri hanno diritto alle stesse opportunità. Questa francescana generosità della settimana ti porterà doni mitici. Facci sentire ancora quanto è mistico il tuo silenzio.
CAPRICORNO
In effetti qualche errorino te lo potevi pure risparmiare, ma che ti deprimi a fare? Non c'è niente di meglio di ripartire da zero con la consapevolezza che questo va bene, quello no, quell'altro proviamo. Tentare non nuoce mai; il tuo splendore è più che sufficiente per te e non è mai abbastanza per noi. Facciamo qualcosa, tipo mela o altro frutto di tuo gradimento. Quando dico mollica non intendo veramente quella del pane, te lo dico anche se sono certa che l'avevi capito da solo.
ACQUARIO
Le spiegazioni non sono mai abbastanza per te. E le giustificazioni nemmeno. Non è abbastanza il tempo, lo spazio, l'ambizione. Eppure sembri molto ma molto fortunato. O è solo una nostra impressione? Hai un'idea abbastanza definitiva sul concetto di fortuna? Forse no. Urge meditarci su.
PESCI
Finora ti sei fatto bastare: le mezze verità, le convinzioni indotte, le cose che gli altri decidono per te. Ma qualcosa è cambiato: tu. E queste cose non ti bastano più. E' una buona notizia. E il mio augurio è che tu possa trovare ciò che non sarà mai abbastanza per te. Cosa ti dovresti augurare tu: di non essere mai abbastanza per lui.


giovedì 13 settembre 2012

Avrei comunque scelto te. Oroscopo seminotturno assonnato ma definitivo.

Ci sono cose che non puoi scegliere. Nasci e ce la hai. Per esempio non puoi scegliere se essere uomo o donna, perché nasci in un modo e in quello, nella maggior parte dei casi, rimani. Poi la mamma e papà. Manco loro puoi scegliere. Né i nonni, gli zii, i cugini e tutto il parentame. Non li puoi scegliere. Non puoi scegliere nemmeno di nascere nero se sei nato bianco. Non puoi scegliere dove vivere fino ad un certo punto della tua vita. Come crescere, dove andare a scuola; perché c'è qualcun altro che sceglie tutto questo per te. Non puoi nemmeno scegliere il segno zodiacale.
Tu puoi scegliere, però, con quale amico di classe passare la ricreazione, se disegnare o leggere o giocare a campana, quale sarà quello a cui darai il tuo primo bacio, a meno che non aspetti che sia qualcun altro a scegliere di doverlo dare a te nel caso tu ti trovassi d'accordo.


E poi ci sono cose che puoi cambiare e cose che non puoi cambiare, alcune delle quali appartengono sempre alla categoria di cose che non puoi scegliere. Puoi cambiare colore di capelli, motorino, borsa, marca del rossetto, negozio preferito dove comprare le mutande, idea sull'altezza dei tacchi, strada se capisci che ti stai per perdere, puoi cambiare il pin del telefono, la posizione per dormire, la ricetta del ciambellone, il libro da salvare in caso di incendio, l'attitudine che hai verso la musica, la danza, il presente, il passato. Puoi cambiare sport, squadra del cuore, mestiere e ambizioni. Puoi cambiare l'opinione che avevi sul latte, il modo di considerare le persone che ti feriscono; puoi cambiare fidanzata, amante, strategia per conquistare qualcosa, puoi cambiare fruttivendolo di fiducia, dentista, casa, la marca del dentifricio, il modo di dire ciao e quello di dire addio. E tante altre cose. Ma altre te le tieni così come ti sono capitate. I fratelli per esempio. Le sorelle, per esempio.


Per esempio mia sorella avrebbe preferito poter andare al concerto di A. con me, se solo io apprezzassi quel genere di musica. Invece ci va con i suoi amici che apprezzano quel genere di musica. Oppure vorrebbe fare le cinque di mattina con me cazzeggiando. E io andrei con lei alle terme al crepuscolo. O a lezione di danza, cosa che non le interessa. E io a ripeterle centinaia di volta la stessa sinfonia: vieni con me, ti diverti. E lei con la stessa sinfonia: no. Ci saremmo potute scambiare mutande, raccontare milioni di segreti, andare in vacanza nella stessa tenda. Però siamo diverse. E tutte queste cose non le facciamo tra di noi. Evvabbè. Di sicuro non la conosco quanto la conoscono i suoi amici e i suoi amori, di sicuro non la conosco quanto vorrei, di sicuro non sono io, nella maggior parte dei casi, la persona che la può consolare se è triste, far sorridere se ha il muso, far distrarre se è pensierosa. E viceversa. Ma c'è una cosa che mi stupisce: nonostante tutta la premessa, posso affermare con certezza che lei mi legge come un libro aperto. O almeno così mi pare. E mi chiedo come sia possibile che nonostante il poco tempo che passiamo insieme lei sappia dirmi cose per me decisive in momenti un po' così. No, non mi scrive sonetti, lettere, non mi porta in giro a fare tardi, non mi regala un fiore, un libro, una poesia. Mi guarda, poi abbassa gli occhi, mi guarda ancora. Pensa di meno, tu pensi troppo. Tre parole una virgola, altre tre parole. Senza sbilanciarsi. Ma erano esattamente quelle tre parole-pausa-altre parole quelle che mi dovevo sentir dire.


Quindi. E' giusto far cambiare idea ad una persona? E' giusto farle cambiare gusti, compagnie, aspirazioni, il modo di cazzeggiare? No. 
Però poi vedi i fratelli e le sorelle che stanno sempre tuttattaccati e vorresti essere in quel modo anche tu e ti cominci a chiedere se hai sbagliato qualcosa e cosa. Forse qualcosa l'hai sbagliata tu. E qualcosa l'ha sbagliata l'altro. E se avessi fatto così o cosà adesso magari. Però il periodo ipotetico del terzo tipo è anche detto dell'irrealtà. Come dire, è troppo tardi. Secondo me non lo è. Soprattutto adesso che ho piena consapevolezza di una cosa: che quelle cose che non ti sei potuto scegliere e che non hai potuto, non puoi e non potrai cambiare, sono esattamente come avresti voluto che fossero. E se avessi potuto scegliere, alla fin fine, le avresti scelte esattamente così.


ARIETE
Cambia confidente: quello attuale è affidabile fino ad un certo punto. Il pin del cellulare non lo cambiare: è molto alto il rischio di avere amnesie improvvise. Buona notizia: le amnesie in questione saranno per questioni d'amore (yeah).
TORO
Cambia prospettiva. Se vuoi vedere le cose nell'insieme le devi guardare da lontano. E questo è il momento per guardarle da lontano. I dettagli vengono poi. L'ambizione è giusta: ti porterà lontano.
GEMELLI
Scegli con cura cosa è bene dire e cosa è bene tacere. Non mentire, per cortesia. Anche quando credi di farlo a fin di bene. Questa settimana sei stato scelto per dire tutto ma proprio tutto. La sincerità premia. Più di qualche volta.
CANCRO
Dieci ragazze/i per te son troppi. Anche se sei superorganizzato/a o superdotato/a. Però nella rosa ce ne sono 10. Non ti resta che scegliere bene. Seguendo che? La pancia e il cuore, l'istinto. E pure un po' di razionalità. Incredibile, ce la farai.
LEONE
Scegliere di cambiare gli attributi ai tuoi rivali non è di certo la strada migliore che tu possa scegliere. Invece che ne pensi di scegliere un altro nome a quella cosa che ti pesa dentro e che a volte ti rende irritante se non insopportabile? Se gli cambi nome, sei in grado di guardarla da fuori, se la guardi da fuori hai vinto. Pace, equilibrio, battaglie, problemi. Daje.
VERGINE
Cambiare fidanzato ogni quarto d'ora non è il modo per farti un'idea precisa sull'amore. Quindi tieniti il tuo per un po'. L'idea sull'amore precisa non ce l'avrai manco tra cent'anni e allora perché offrire i tuoi doni pure a chi non li merita?
BILANCIA
Gli uomini non cambiano. E manco le donne. Migliorano semmai. Smettila con le favole e le illusioni, accetta la realtà per quella che è, ovvero un qualcosa che ti stupisce e ti addolora poi ti ristupisce, ti riaddolora e ti ristupisce. Se andasse sempre tutto bene non ti stupiresti mai. E sarebbe una noia. Oltre che un gran peccato.
SCORPIONE
Cambia atteggiamento verso le persone che a te ci tengono un sacco. Va tutto bene già, ma se cambi l'atteggiamento, andrà tutto meglio. Sorridi ché è gratis e in più, se ridi, sei più bello. Scegli l'Amoreamoreamore. Ma poi dove andremo a finire? Non è la domanda giusta. Vai e basta.
SAGITTARIO
Scegli me, scegli me, scegli me, scegli me... Non è il mantra giusto da ripetere. Fallo dire agli altri (cose o persone non importa), falli fremere (no, penare no, ma fremere sì) affinché capiscano con anima e corpo che se tu scegliessi loro, le loro vite avrebbero un gusto più speciale. Non ti montare la testa: questo oroscopo vale solo una settimana.
CAPRICORNO
Perché ti scegli sempre le cose più difficili e tortuose? Tipo: perché il pollo deve essere panato nella granella di nocciola invece che schiaffato sulla griglia che, oltretutto, è pure molto meno dannoso per il fegato? Vale per tutto ciò che tocchi, pensi, dici. Rifletti.
ACQUARIO
Cambia sinfonia. Mi pare di sentirti con le lagne e le paturnie e tutto il resto. Cambia: ci vuole un ritmo più sprint, così potrai muoverti in un certo modo: tra il sensuale e lo scatenato, quel modo che solo tu puoi avere e che non tutti riescono a capire fino in fondo. Ma che ti importa? Le persone giuste lo capiranno. Ed è con loro che tu ti devi confrontare.
PESCI
Scegli una cosa che ti piace e prendila. Fallo in nome di tutte quelle cose che ti piacciono e qualche altro più veloce/furbo/sveglio/stronzo si è preso al posto tuo. La ragione per farlo: prendere una posizione chiara. Continuerai a farti scegliere? O finalmente sceglierai?


mercoledì 5 settembre 2012

Gemelli più Pesci non fa necessariamente Gemelli. Scorpione su Scorpione fa piacere. Doppia coppia, doppio mento, doppio zero e oroscopo singolo.

Siccome più volte mi è stato chiesto, mi sono decisa. Parliamo dell'affinità tra segni. E' giunto il momento. Mi arrampicherò su specchi e varie superfici impervie per cercare di spiegare quello che non so. E' così. Io non lo so. Non ho idea. Non so come funziona né perché funziona. Io non lo so, per esempio, se il Leone mangia i Pesci e la Vergine fa il bagno nell'Acquario. Non so se l'Ariete preferisce prendere a cornate la Bilancia perché lei gli dà sempre cattive notizie oppure se la Bilancia preferisce guardarla senza montarci sopra perché è bella senza un motivo in particolare, solo perché è lei. Non oso immaginare cosa succederebbe se un Gemello fosse solo o se per qualche ragione decidesse di sbarazzarsi di un Sagittario con l'arco e le frecce senza dover scomodare Cupido, né credo di essermi mai svegliata col chiodo fisso: perché il Toro fa arrossire il Gemello più bello e fa rosicare il Pesce imbambolato? E come sarebbe se il Capricorno fosse morbido come le fusa e se il Cancro fosse più mipensimaquantomipensi?miamimaquantomiami? E lo Scorpione, fa più fatica a spogliarsi di fronte ad uno specchio o di fronte ad un altro Scorpione? Mah.


Perché non dipende solo da che segno sei, se siamo compatibili. Dipende da te e dipende da me. Da come mi guardi in faccia. Da come mi parli, se mi guardi mentre lo fai. Se riesci a stare fermo per più di cinque minuti quando siamo vicini. Se devi abbassare lo sguardo, distoglierlo, evitarlo, ricordarlo, immaginarlo, nessuna delle precedenti. Se io capisco quello che tu vuoi dire anche se non lo dici e tu sai che io so che tu lo sai che io lo so. Se mi dici e statte zitta così mi puoi baciare di più. Se piangi, se ridi, se sei felice, se accetti, sospiri, dici scusa e io non dico niente.


Poi, certo, il segno zodiacale conta. Ad esempio io sono Scorpione ascendere Gemelli, con Luna in Cancro e Venere in Capricorno. C'è forse un modo per stabilire quale sarebbe il segno/ascendente e tutto il resto perfetto per me? C'è una tabella che mi dice per esempio: il tuo segno ideale è un Acquario ascendente Scorpione, Luna in Scorpione, Venere in Capricorno pure tu, guarda che coincidenza. Solo che non c'è, la tabella. E quindi, in attesa di trovarla o di riceverla in dono, bisogna provare da soli le combinazioni di segni. Una volta raccolti campioni sufficienti per poter emettere un postulato, esso potrà essere considerato attendibile. Almeno da te. Ad esempio: mai più Gemelli con la lingua biforcuta. Niente Vergini imbizzarrite. Ma le Vergini imbizzarrite hanno pur sempre una chance, tutto dipende dalle loro sfumature e dalle sfumature di quelli che incontra e con i quali ha o non ha intenzione di stabilire contatti, congetture, angoli acuti, incanti, attese e ci siamo capiti.


Ora l'unico dubbio che mi assilla ha a che fare con le tartarughe della fiera. Se le avessi comprate, ne avrei comprate due così si sarebbero fatte compagnia e magari amate fino all'eternità. Ma se invece si fossero odiate? Avrei imposto a due esseri viventi una convivenza che nessuno dei due aveva esplicitamente approvato, anche se ci poteva essere una certa percentuale di possibilità che fossero fatti l'uno per l'altra e una buona percentuale che sarebbe finita a una nuova guerra dei Roses. Tra l'una e l'altra possibilità ci sarebbero comunque potute essere diverse combinazioni. Mi piace ma non è il mio tipo. Solo una botta e via. Non ti sposerò mai. Se fossi un gambero, allora sì che mi piaceresti. Ti voglio bene, ma sei un amico, niente di più. Amico speciale, ma non dirlo a G. Dov'è il big bamboo? Seeeee, buonanotte. No, nemmeno se fossi l'unico sulla faccia della terra. Sì, tutta la vita. Scordatelo. Ma sei fuori?! Sei superficiale. Sei troppo vecchio. Sei troppo giovane. Baciami. Dove sei? Mi stupisci di continuo, finirà che mi innamorerò. Dimmi ti prego cosa vedi nei sogni. Non mi mollare mai. Sparisci. Torna. Ma ce l'hai un cuore?! Come hai potuto. Perché sembra tutto così semplice?


Non l'ho comprate, le tartarughe. Il mio film mentale sulla loro affinità mi ha terrorizzato e io non me la sono sentita. Meglio che siano rimaste nella vasca grande della bancarella dove sono tante e si scelgono da sole, senza che la mia mano interceda, né la mano dell'uomo delle tartarughe. L'ho fatto per il loro bene. E per il bene dell'umanità, che resta sempre uno dei motivi di tutto questo oroscopare, non parlerò in termini scientifico/astrologici dell'affinità o del combaciare. Perché se si combacia si combacia, se non si combacia, niente. L'unico modo è provare. Provare e vedere. Dicono che spesso succedano cose assurde, insperate o inaspettate, mutazioni, metamorfosi, magie. I miracoli accadono 3 volte su mille. Ma come lo sai che non sei tu l'altra faccia della mela?


ARIETE
Se avesse il doppio dei suoi anni meno 10 sarebbe perfetto. Ma non ha il doppio dei suoi anni meno dieci. La perfezione non esiste ma ci si può lavorare. Sul cuore dei Pesci non ci saltare con le scarpe: fallo almeno a piedi nudi.
TORO
Tu e la tua mela fate una dolcezza invidiabile. Non lo dite a nessuno o vi diranno che sono tutte stronzate. Basta con l'ossessione del resto del mondo. L'importante è che alla vostra unione miracolosa (e siamo ben oltre l'inizio) ci crediate voi due. Funzionerà. Al più figo delle Olimpiadi fischiano le orecchie di continuo. Smettila.
GEMELLI
Potrebbe avere una doppia personalità, ma d'altronde ce l'hai anche tu. Perché alla metà di mela non vuoi concedere i tuoi stessi privilegi? Fidati e sii affidabile. Ma per una doppietta di corna credo che un paio di scuse non basteranno. Evitala (la doppietta), ma chiedi sempre scusa se hai torto (fili non tuoi).
CANCRO
Se decidi di suonare alla sua porta poi non scappare. Guarda almeno che faccia fa. Lo sguardo di un secondo può aprire le porte dell'infinito. Le probabilità che succeda ogni volta è bassa, ma sappi che il cosmo non c'entra. L'unico che c'entra sei tu. Se ti apre, bene. Se ti apri, pure, bene. Se ti chiudi qualcuno ti aprirà comunque. E non con una spallata o un piede di porco.

LEONE
Il doppio mento non è sexy in generale. Ma può diventare sexy se lo si guarda con gli occhi dell'ammore. E' solo per dire che faresti bene a non dire mai mai. Perché c'è sempre una possibilità che quel mai diventi qualche altra cosa. Il doppio mento è relativo, il tempo è relativo, il gusto è relativo, la sinfonia che suoni quando sei in love è bella. Oggettivamente.
VERGINE
Essere felici il doppio se si fa a metà. Dimezzare le preoccupazioni o fregarsene. Raddoppiare il numero di ombelicoli, dimezzare i pasti e raddoppiare le ore di sonno sono alcuni dei sintomi che misurano l'amore che c'è. Se la parola amore ti fa paura/soggezione puoi chiamarlo in un altro modo. L'assegnazione dei nomi arbitraria è concessa. E tra qualche giorno capirai cosa intendo dire.

BILANCIA
Se avessi detto il doppio delle parole ci avrei capito senz'altro qualcosa in più. Ma non l'ho fatto. Resto nel dubbio: avrà capito cosa intendevo dire? Cosa pensa delle dipendenze, delle dimensioni, dei programmi, di mangiare in bianco di tanto in tanto? Mah. Se hai troppa paura di deludere quelle aspettative, è buona notizia. Se credi di non essere abbastanza pure. Ora lavora sull'autostima.
SCORPIONE
Se ci pensassi la metà sarebbe troppo facile. Troppo poco viscerale. Troppo ingiustamente normale. Arrenditi. Il cuore è uno zingaro. Pure se delle volte pesa il doppio. Punto. Seguilo. Scoprilo. Toccalo. Lascia che qualche coraggioso scopra il tuo. Non lo legare. Abbi pazienza. E' zingaro. Speriamo assomigli al Roux di Chocolat, almeno per intensità e prestanza. Poi anche tu giuragli sincerità.


SAGITTARIO
L'approccio non convenzionale (mi piaci-ti chiedo il numero di telefono-andiamo a prendere un caffè-andiamo a cena-ci baciamo-xxxxxxxxx) non è l'unico possibile. Ci sono tanti altri modi per arrivare dritti al centro del cuore in un nanosecondo. In questi giorni puoi facilmente scoprire quali sono gli altri. Non vivere di sola suggestione ma pure di vita vera, rotoletto de panza, difetti tollerabili, verso di leone che a tutti sembra ruggito ma solo tu sai che sta dicendo "baciami ancora".
CAPRICORNO
Se un calzino spaiato incontra un altro calzino spaiato dopo anni e anni è come se due pesci rossi si rincontrano nell'oceano dopo essere stati nella stessa boccia sulla libreria a leggere sempre gli stessi titoli degli stessi libri. Qualcuno c'è rimasto secco. Ma tu sei forte e sopravviverai. Meglio di no con un altro Capricorno. Ma con la coda dei Pesci c'è da divertirsi. 
ACQUARIO
Se ti va di portargli il caffè a letto non sei da ricovero, anche se tutti dicono il contrario. Se dai sempre l'impressione che ti si scuocia la pasta quando le sei lontano, ugualmente non sei da ricovero. E' bello e quindi goditelo. E quando le farfalle escono dal tuo stomaco, facci sapere se si possono addomesticare o non c'è verso. Toro bello, ma Scorpione di più.
PESCI
Se lei è alta due volte te non significa che non sia quella giusta. Avvicinala, quindi. Magari la prima volta fallo quando è senza tacchi. Poi sollevala dai suoi sbalzi di umore, dalle ossessioni delle sue manie e lei solleverà te molto più su di tre metri sopra il cielo. Se cade a causa tua, dalle la mano. Se non te ne curi, lasciala lì. Qualcun altro lo farà al posto tuo.