Pagine

lunedì 21 luglio 2014

Agguati mancati, vespe su vespe, lividi e sobrie o fragorose soddisfazioni. Sono sempre qua. E quando non c'ero, col pensiero c'ero eccome.

Mentre cerco di organizzare il tempo, facendo finta di non ricordare che ho voglia di fumare, penso che oggi rimando tutto il resto e torno un po' forever25. Succede che poi certe cose si inizino a dare per scontate e io lo trovo un dramma. Quell'atteggiamento che porta alle discussioni da dimenticare, alle storie d'amore che diventano di indifferenza, ai buoni propositi che vengono messi da parte. Lo faccio domani. Anzi, dopodomani. Dopodomani, qualche volta, significa tra due settimane, tre mesi, o, nella peggiore delle ipotesi, mai. Attenzione, non ho affatto smesso di essere forever25, a conferma di quanto dichiarato, è possibile controllare nel mio cassetto dell'intimo e scoprire che non c'è ombra di pigiama e, quei due o tre che sembrano tali, sono solo tutine da casa e non li uso per dormire. Questa abitudine del non pigiama allunga la vita. La vita più lunga è utile: a forza di vivere e aspettare e applicarsi e incrociare le dita e fidarsi dell'intuito e conoscere gente probabile, improbabile, decisiva irrilevante; e sognare sempre più forte e sempre più grande; e lavorare tanto (troppo) e giocare un po' meno di prima ma almeno un po' al giorno sì; a forza di leggere, imparare, correggersi; hai più probabilità di riuscire a fare tutte le cose che volevi, vuoi, vorresti, vorrai e di scrivere il romanzo perfetto delle tue primavere.  Anche se, si sa, la perfezione non esiste anche se alcune cose ci assomigliano tanto. Cosa ho fatto in tutto questo tempo:
1) ho pensato a quando avrei potuto scrivere il blog;
2) ho avuto sensi di colpa per non averlo scritto;
3) ho smesso di avere la fifa totale dei gatti. Il che significa che posso stare in una stanza in presenza di un gatto senza pensare continuamente che mi farà un agguato saltandomi in testa;
4) Continuo a non prendere in braccio i gatti, ma ci proverò entro la fine del 2014;
5) Ho fatto un milione di pensieri, ho accumulato sonno, ho letto molti libri e ancora non so dove ho trovato il tempo per farlo;
6) Ho parlato al telefono per 3.000 minuti e promesso che poi torno ai 400 minuti mensili e finiti quelli stop alle telefonate;


7) Ho comprato un auricolare onde evitare che il mio lavoro mi uccida e caricato il telefono con il caricatore a energia solare (Il mio, quello di Uaooo, si trova su Ebay);
8) Ho visto per la prima volta la Reggia di Caserta;
9) Ho rivisto l'Anfiteatro campano a Santa Maria Capua Vetere. Dopo 15 anni era più uguale che diverso. Enorme la tenerezza a ripensare a me che 15 anni prima ero partita con Laura P. e la prof per conquistare il Certamen Capuanum che invece è andato in mano a dei tedeschi che traducevano Cicerone e compagnia senza vocabolario. Ancora è viva dentro di me la frustrazione di fronte a quella abilità che, di mia conoscenza, per me, fino ad allora, aveva solo Santa;
10) Ho visto il saggio di danza da spettatrice, in compenso ho fatto almeno 250.000 passi, 10.000 salti a corda, migliaia di minuti di hula hop e ore e ore di strechting della buonanotte;
11) Mi sono innamorata della mela, di più;


12) Ho ricevuto una puntura di vespa mentre ero in vespa e mi sono sentita molto coraggiosa di fronte alla mia reazione sobria;
13) Ho cambiato il planning per le vacanze e non mi sono arrabbiata ma ho solo storto il naso mi pare il minimo;
14) Ho intervistato gente; ho scritto articoli, comunicati stampa, documenti, oroscopi mensili e settimanali, liste della spesa, illuminazioni che ora vanno "solo" ordinate e rese leggibili; ho pensato che facevo tutto questo troppe ore al giorno eppure continuo a farlo perché mi piace il mio lavoro;
15) Ho sentito la mancanza delle amiche lontane e di quelle che, pur vicine, saranno lontane pure loro prima che io mi sia abituata all'idea;
16) Ho mangiato gli spaghetti coi ricci, mio vero preludio all'estate. Ovviamente con la compagnia giusta.
17) Ho giocato a biglie, racchettoni, saboteur e ho testato il mo equilibrio su un attrezzo della morte: un cilindro con sopra una mini tavola di legno. Lo scopo del gioco è restare in equilibrio mentre la tavola si muove sul cilindro. Me la sono cavata con cinque secondi di equilibrio e un livido di dieci centimetri di diametro sull'esterno della coscia sinistra. La forza di gravità può presentarsi anche molto prepotentemente. In questo caso ho fatto un dramma lievemente maggiore rispetto al punto 12;
18) Ho continuato il Danshari (pulizia di armadi, cassetti, corpi e cervelli);
19) Ho cercato disperatamente cose che erano state eliminate durante il Danshari;
20) Ho desiderato altre scarpe e mi sono messa - troppo poco - nei panni altrui;
21) Ho fatto sogni brutti, sono stata triste, mi sono passate per la mente diverse paranoie; ho ascoltato e parlato, ho cantato, fatto figuracce; mi sono fatta analizzare la calligrafia da un grafologa, mi sono stupita perché ci ha preso in pieno; ho continuato a coltivare idee strambe, ho mancato per ben due volte il bouquet della sposa; ho desiderato di essere altrove. Invece qua, con te, sto bene; ho preso diversi vaffa e li ho contraccambiati; ho iniziato ad amare lo smalto viola che prima odiavo. Non proprio viola, per dirla tutta, ma purple glam cioè viola chiaro. Cambiare idea sui colori degli smalti, mi ha convinto: sono di larghe vedute. Lo dimostra il fatto che, oggi, all'orizzonte, vedo l'isola. Che oggi, come me, sta bene dove sta.




ARIETE
Non serve vincere la lotteria o scalare l’Everest, ci sono volte in cui basta riunire solitudini per stare in equilibrio col mondo. Incluse quelle dei calzini spaiati.
TORO
Io voglio fare la beauty farm in casa, lui capisce e cucina per me. Io poi sono felice e disponibile, lui è felice e stanco. Ma entrambi felici. E’ il risultato che conta, stavolta.
GEMELLI
Tornare nei luoghi dove sei andato da adolescente quando ti sentivi grande e autonomo, può essere uno shock o può essere molto bello. Dipende solo da te.
CANCRO
Certi giorni devi dire sì pure se vorresti dire no. E devi sorridere pure se vorresti piangere. E devi parlare parlare parlare pure se non hai più saliva. Succede solo qualche volta. E comunque è sempre meglio sorridere.



LEONE
Tanto il capiscione di turno lo trovi sempre. Solo che stavolta pure lui dovrà dare ragione a te. La settimana dei miracoli. Questo e altri.
VERGINE
Volevo fare il trattamento alla cheratina, la pedicure, la ceretta e pure un po’ di shopping. Tutto nello stesso pomeriggio. Ma nello stesso pomeriggio non si può fare tutto. L’importante è stilare col cervello la scala delle priorità.
BILANCIA
Quei giorni che hai la sensazione che qualcuno ce l’abbia con te sono semplicemente giorni di paranoie e pensieri sbagliati. Poi finiscono, dici perché?, hai il senso di colpa. No, altre perdite di tempo no. Tutto passa. Troppo in fretta. Godersi l’ora e qui.
SCORPIONE
Le cose che sono importanti per te sono importanti. Quindi, pure hai da fare, se i ritmi forsennati ti divorano, se gli occhi ti si chiudono, dimostra che certe cose e certe persone sono importanti per te. E ricorda: io ho quel che ho donato.



SAGITTARIO
Non è così facile vivere senza ancora aver deciso cosa mettersi al matrimonio di sabato. Eppure qualcuno ce la fa. Su, prendi esempio dai grandi maestri di improvvisazione e adeguati al  non poter fare programmi.
CAPRICORNO
Lo sai benissimo come renderti insopportabile e urticante. E sai pure come essere splendido e irripetibile, così sei quando il mondo ti sorride. Lo fa, il mondo, perché gli sorridi tu, mica per altro. Semplice, la morale della favola.
ACQUARIO
Ora hanno inventato una pasta zero calorie fatta con le radici di un albero. Se anche tu sei dell’idea che gli alberi sono fatti per arrampicarcisi, guardarci i tramonti, far crescere gli uccellini e fungere da ombrellone nei pic-nic, fai in modo che non li abbattano. E tu non privarci di ciò di cui non vorresti essere privato tu.
PESCI
Se vuoi distrarti e non pensare a tutto il resto, non metterti a giocare a Candy Crush, semmai fatti un capitolo di un libro mitico, un cambio degli armadi fuori stagione, o aiutami a lavare la macchina. Ovvero: le alternative sono tante e tutte valide. Prendile in considerazione e lascia che l’estate faccia prendere aria al cervello.