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martedì 26 giugno 2012

Sotto il segno di Venere: dammi tre parole, te le cucio addosso, vado in Polinesia poi torno. Oroscopo e creatività vincolata.

Loro ti chiedono se ti piace viaggiare, se ti piace fotografare le cose belle che vedi quando viaggi, se ti piace scrivere alla James Cook quello che l'ispirazione ti detta; ti chiedono se sei romantico, se hai una passione per i mari del sud o semplicemente una fissa per quei posti paradisiaci e lontanissimi che sono ancor più lontani se pensi che sono posti da viaggio di nozze e tu non hai pianificato niente del genere per il prossimo lustro. Poi ti dicono: se hai risposto sì a tutte le domande, se sei un romantico che crede che Venere sia il pianeta più caldo e figo dei pianeti (questo l'ho aggiunto io), allora prendi queste cinque parole - ora vi dico quali - scrivi un micro racconto di massimo 1.000 caratteri nel quale spieghi chi sei e perché loro dovrebbero fidarsi di te. Ovvero fai un messaggio promozionale di te stesso. Con quei 1.000 caratteri li devi convincere a scegliere te per: farti spedire in Polinesia francese tra settembre e dicembre 2012. Devi avere nel dna l'istinto da esploratore, essere romantico (già detto), non devi soffrire il mal di mare, devi poterti assentare una settimana dalla vita ordinaria, devi avere l'equilibrio perfetto tra culo e bravura per farti scegliere tra le centinaia di persone che vogliono farsi la stessa vacanza che vuoi farti tu e non solo per riposarti e fare la sirenetta in riva al mare, ma anche per respirare 24 ore su 24 il profumo del Monoi e andare in giro come Eva vestita al massimo di smisurate collane di fiori.

E' una specie di dammi tre parole sole cuore amore, solo che le parole sono: Polinesia francese, inviato per caso, amore, Venere, esploratore. Al massimo puoi scrivere 1.000 battute. Che sono molto poche considerando che devi parlare di te, cosa già di per sé piuttosto difficile, in questo caso ancora più difficile perché magari uno non userebbe parole tipo Polinesia o inviato per caso per descriversi a degli estranei. Ma visto che molto spesso si usano le parole sbagliate, tanto vale farsi dare un aiutino e usare al meglio quelle parole che sono uguali per tutti. Come dire: partiamo alla pari, per davvero. 5 parole, le stesse. Ognuno, poi, quelle parole le incastra come vuole e da quello si capisce un sacco. Insomma, è un esercizio perfetto per maneggiare la creatività vincolata, quella materia utilissima da approfondire sia che tu voglia fare lo scrittore sia che tu voglia fare altro. Ecco. Cosa ci fareste voi con poche parole, poco tempo e poco spazio? Miracoli, scommetto. E se credete di no è solo perché vi sottovalutate.


"Il mio sogno polinesiano: io, inviato per caso in Polinesia francese" è il titolo; gli artefici di tutto questo sono i Turisti/velisti per caso. Dimenticavo: se loro scelgono te, tu puoi scegliere l'altro o l'altra con cui partire. Cioè non solo puoi andare in Paradiso per una settimana, ma puoi anche scegliere con chi andare. Naturalmente ho inviato il mio racconto e spero che venga scelto. Anche se non disdegnerei di andare in Polinesia in quanto scelta come accompagnatrice da colui o colei che sarà scelto come inviato per caso. So benissimo che spargendo la voce non faccio che darmi la zappa sui piedi perché quando i concorrenti aumentano la competizione si fa sanguinosa, ma a me piace così perché sono felice il doppio se faccio a metà. (Quasi sempre, via).


ARIETE
Se fossi nato in Polinesia francese ora non seguirei il corso "Intrecciare collane di fiori da indossare per trovare l'amore a prima vista", però tutto sommato questo corso mi piace un sacco: mi fa sentire un esploratore di concetti profondi con i quali penetrare le altrui menti in modo non troppo invasivo. Inoltre le collane che ti insegnano a fare funzionano: io ti ho visto e mi hai inviato per caso su Venere e ora mi pare di essere ancora là, ma ho capito che è solo suggestione. Una roba assai misteriosa ed eccitante, l'amore.
TORO
Venere mi ha fatto diventare un esploratore della verità: finalmente ho capito che per penetrare le profondità del mio cuore non devo attraversare la Polinesia francese, né mentire a me stesso sulla faccenda dell'eternità. Ora che ho capito che l'amore non mi è stato inviato per caso, ma per una ragione ben precisa: fare magie meravigliose. Tipo trasformare il mio odore da mediamente buono in buonissimo. Questa magia è possibile solo in tua presenza. Tutto il resto è gioia. Durerà? Mah.
GEMELLI
Sono stufo, me ne vado. Non so ancora se su Venere o in Polinesia francese, dipende dal clima. Forse su Venere fa un po' troppo caldo, però, certo, farei l'esploratore a tempo pieno sul pianeta dell'amore e magari mi beccherei qualche influsso buono che potrei utilizzare quando tornerò per trovare la dolce metà della mela pure qua dove al momento non è stato individuato niente di interessante. Lo so, devo credere per vedere. E devo sperare che ciò che combacia con me alla perfezione mi sia inviato per caso. Anche se sarebbe più comodo per posta.
CANCRO
Rilassati: sono solo un inviato di Venere. Mi ha mandato per caso e non ho opposto resistenza. Sono un esploratore di pianeti, galassie, bellezza, bontà e sinceramente non lo so nemmeno io perché sto qua con te. Volevo andare in Polinesia, ma non ho abbastanza soldi e mi restano pochi giorni di ferie; sono disarmato quindi non ti farò del male. Non cercherò di manipolarti, né di farti cambiare idea. E' vero: non volevo venire, ma ora che sto qui mi sento così a mio agio che non credo che me ne andrò. Mi porti via con te se te ne vai? Io lo farei.

LEONE
Amore mio, hai mica visto dove ho messo i biglietti per la Polinesia? Ero sicuro che fossero accanto al letto, davanti alla foto di Venere che passa davanti al sole, ma non ci sono. Ho passato il pomeriggio intero a fare l'esploratore per capire se per caso tu non li abbia inviati a tua madre. Spero vivamente tu non lo abbia fatto: ci sono altri modi per togliercela dai piedi per qualche tempo e sacrificare la mia settimana nell'Eden non mi pare la soluzione migliore. E' fuori discussione che si parta con lei. Noi si parte io e te, eventualmente si torna in tre. Ci stai?
VERGINE
Volevo essere quello che scoprì la Polinesia francese e vorrei essere colui che metterà su famiglia su Venere. Penso, però, che se continuo a sperare di cambiare il passato o di fare ipotesi assurde sul futuro, non riuscirò nemmeno ad esplorare un po' di vita, fatta di tempo, silenzio, colpi di scena, cose che accadono quando meno te lo aspetti, tipo essere inviato per caso a ballare un tango con una persona bellissima che danza non già perché conosce i passi, ma perché è l'amore che la fa muovere. E siccome io a questo ballo ci tengo un sacco, scenderò dalle nuvole e mi metterò a camminare qui, su questo sentiero sterrato dove ho idea che ti incontrerò.
BILANCIA
Io sono Venere, sono figlia di un marinaio della Polinesia francese che ora è venuto nel nord del mondo a cercare lavoro come esploratore/guida turistica esperta. Sono una persona assai romantica, l'amore è la mia ossessione in senso buono, nel senso che non potrei fare niente senza di lui. Ora non capisco come mai la mia dolce metà della mela si sia fatta infinocchiare da uno che è stato inviato per caso nel suo locale a portare i fustini di birra. Cavolo. Trovo tutto questo profondamente ingiusto, ma non mi lamento perché quando lei scoprirà che quello là non è dotato (di cose che non si toccano) come me, mi chiederà di perdonarla e io lo farò. E stavolta sarà per sempre. L'amore, dico.
SCORPIONE
Forza! Prendi costumino, ciabatte, occhialetti svedesi e propoli (se per caso ti fosse inviato dal cielo un mal di denti bisogna stare pronti): si va sull'isola dell'amore - no, su Venere ci andiamo nel 2013 e ci aggreghiamo al gruppo di mio zio che fa l'esploratore di posti bollenti - ora andiamo sull'isola dell'amore. E' lontana, sì. Ma che hai fretta? E' bella sì. Ma perché hai ancora dubbi sulla mia affidabilità? Non l'hai capito che sono come un Defender passo lungo nel deserto? No, non ti ci mollo nel deserto, anche se magari qualche volta mi ci fai pensare. Però se mi baci ancora perdo la ragione e pure la paura dei serpenti, l'illusione delle apparenze, la fame. Una figata pazzesca. Come si chiama? Mah.


SAGITTARIO
Sì, siamo lontani anni luce. Siamo lontani come la Polinesia francese è lontana da Venere. Siamo lontani come il concetto di amore è lontano da quello di indifferenza. Siamo lontani quanto un inviato per caso è lontano metaforicamente da un postino per scelta. Siamo lontani mentalmente e pure fisicamente, però siamo entrambi esploratori di cose meravigliose e incomprensibili, tanto più meravigliose quanto più incomprensibili. Cioè siamo strani allo stesso modo. Forse potremmo provare a fare mela insieme, no?!
CAPRICORNO
Avere Venere amica è una garanzia in certi momenti, soprattutto d'estate. Certo la signorina non spicca proprio per affidabilità, ma se ti fasci sempre la testa prima di romperla che gusto c'è a giocare? Comunque, se te la tieni buona ancora per un po', può essere che ritrovi l'amore vero, quello che ti fa toccare la Polinesia con un dito (col pensiero, vabbé). Roba forte. Se ti arriva a domicilio un invito per un colloquio da esploratore in terra d'Africa, sappi che non ti è stato inviato per caso ma per destino. Cogli tutto al volo. Anche la felicità delirante.
ACQUARIO
Non sono certo Venere per parlare d'amore come se fosse un gioco, però nemmeno tu sei una cima per parlare di altitudine, né sei uno particolarmente coraggioso per parlare di gesta da esploratore. Mi sa che su questa terra ci hanno inviato per caso. Mi sa che dovevamo nascere in Polinesia francese e nutrirci di pescetti crudi e sguazzare nell'acqua turchese. Possiamo sempre andarci, comunque, in Polinesia francese. Sì, io e te, un giorno non troppo lontano. Onestamente, però, io mi sento bene come se fossi in Polinesia anche così. No, non ho la febbre: ho te.
PESCI
Il mio amore per te è puro come le acque della Polinesia francese. Certo che è un complimento e non te l'ho inviato per caso per lettera: l'ho fatto perché volevo dirti che con te sarei disposto a diventare stanziale su Venere anche se soffro il caldo in modo imbarazzante. So che tu mi preferiresti se io fossi un esploratore o una giovane marmotta, ma spero che tu mi capisca: voglio stare con te, ma voglio anche stare bene con me stesso. E io gli esploratori col fazzoletto al collo non li ho mai sopportati più di tanto. Ora che sai la verità decidi se prendere o lasciare. Io: prendere te in ogni caso.


martedì 19 giugno 2012

Se c'era un uomo poi, no, non può essere lei. Sinceramente, oroscopo.

A quanto pare il martedì è diventato il giorno buono per scrivere il blog. Mi pare un po' pochino un oroscopo a settimana, ma cerco di farlo bastare. Torneranno i bei tempi in cui gli oroscopi si alternavano ai test di giovinezza, nudità, innamoramento. A proposito, produrrò un bel test entro la fine del mese di giugno, ovvero prima che tutto questo calore faccia andare in ferie buona parte dei neuroni adibiti alla coerenza e alla linearità, caratteristiche essenziali per portare avanti un test e fare in modo che quelli che vi si sottopongono si ritrovino nel risultato. 
Da luglio in poi probabilmente diventerebbe un po' troppo difficile. Entro la fine di giugno, quindi, test. Promesso. La parola che dici è la tua padrona, la parola che non dici è la tua schiava. Ragione più che sufficiente per evitare di parlare troppo. Parlo per me, s'intende. Che faccio fatica a promettere. Ma se prometto poi mantengo. Altrimenti non prometto; può sembrare che io scappi allora, ma non scappo. Resto qui, dove devo andare? Andrei lontano, sì. Ma se andassi adesso, la prenderei come una fuga. E scappare così di punto in bianco dalle cose non ha senso. Soprattutto se poi quelle cose ti piacciono, ma fai vedere che ti piacciono fino ad un certo punto per non lasciare scoperti i punti più vulnerabili che hai. 
Ho pensato molto alle bugie in questi giorni. Forse perché il libro che leggo - La cura dell'acqua pura - ha un sottofondo di bugie che Bogus Trumper dice a se stesso. 
Perché mentire a se stessi? Mah. Eppure lo faccio anch'io. Anche di mentire agli altri, ma poche sono le volte che lo faccio per fini immondi. Un po' di più sono quelle che lo faccio per proteggermi o giustificarmi o evitare di ferire, insomma pronuncio quelle bugie che vengono definite a fin di bene e delle quali ho capito una cosa: a fin di bene un corno. Ne vale la pena? Chi vogliamo fare fesso e perché?
Non è più sana e accogliente la verità anche se a volte brucia come un taglio nel sale come dice Nina?
L'oroscopo che segue è più che altro un suggerimento su come rivolgersi ai potenziali mentirosi che per qualche ragione hanno un peso nella nostra esistenza. 

Tulpen - Dovrai pazientare finché la voglia di farti male non mi sarà passata.
Bogus - D'accordo, ci vuole un po' di tempo prima che le ferite si cicatrizzino. E alle cicatrici, poi, bisogna abituarsi. Ma io voglio imparare.
(John Irving - La cura dell'acqua pura)

ARIETE
Non sono mica un pirla, faccio finta di esserlo, però, giusto perché se non facessi così, ti stamperei cinque dita in faccia. La prossima volta che pensi che cadrò di nuovo nei tuoi tranelli, sappi che tu sarai già caduto nel dimenticatoio. Mi dispiace se ti dispiace. Ma manco tanto. L'amore verrà, sì verrà.
TORO
Era vestita di rosso lo so, ma non è Francesca. No, non è Francesca, inutile che insinui. Francesca è roba mia e tu sei un rosicone che me la vuole portare via con l'inganno. Ma io non ci casco. E Francesca me la porto nel taschino, nella testa, nel cuore. E se lei preferisce il letto tuo al mio grande e morbido, alzo le mani. Ma forse non è ancora il momento della resa. Tiè.
GEMELLI
A fin di bene un corno. No, non mi dire che quel vestito mi fa bella se mi fa sembrare un'orca marina. Dimmi che mi fa sembrare un'orca marina, se mi vuoi bene. La verità, se la chiedo a te, la voglio da te, non da altri. E se te la chiedo oggi, è oggi che la voglio, non domani. Mi fido di te. Ancora mi fido di te. Faccio male?

CANCRO
Credi veramente che noi ci beviamo tutte le cavolate della terra? No. Per esempio io, sappilo, credo solo a quello a cui voglio credere. Però ad un tratto arriva il momento in cui cambio idea. Ora è arrivato il tuo, di momento, ed è arrivato perché te la sei andata a cercare. Mi dispiace se ti dispiace, perché so cosa prova chi ha sopravvalutato qualcun altro. Non è la fine del mondo, è l'inizio semmai. Quindi lasciami sbollire un po', poi si fa pace, ok?
LEONE
Non è una fesseria: mi mancano tantissimo un sacco di cose. Le chiacchiere, le scivolate, gli sguardi che dicono ho capito tutto, pure discutere mi manca. Potrei fare un passo e azzardare di dare un nome alle cose, ma in questo momento potrei sbagliarmi. Mi chiedo quand'è che potrei non sbagliarmi. Mica ti voglio mentire, manco sedurre, se è per questo. Solo essere trasparente con chi è trasparente con me, seppure a fatica. No, le mezze verità, no. Possono far peggio di una bugia.
VERGINE
Ti ho detto che so fare la lasagna ai carciofi perché volevo impressionarti. Mica mi aspettavo che mi invitassi a cena chiedendomi di preparartela sul momento. Io non l'ho mai fatta e non comincerò oggi. Non voglio tu sia il primo ad essere avvelenato dai miei esperimenti. E poi, se proprio, ci dobbiamo avvelenare, almeno amiamoci alla follia come Romeo e Giulietta. Oppure andiamo a cena insieme. Mi piaci, tu. Tanto tanto.

BILANCIA
Sei sincero, fin troppo. Tanto che delle volte vorrei metterti un tappo in bocca per frenare ciò che dirai e che potrà essere sconveniente per il mio equilibrio psico-motorio. Però, bravo, pochi hanno il coraggio di essere così diretti. Pochi si prenderebbero un bel vaffa gratuitamente come fai tu. Ti meriti un'infinità di amore e un'immensità di rispetto. Non dilapidare questi patrimoni inestimabili nel giro di una settimana.
SCORPIONE
Non è che non ti dico la verità perché voglio ingannarti: è che non lo so nemmeno io qual è la verità. Capisci bene che così tutto è più difficile. Anche dire sì, anche dire no. Anche dire bye bye, buongiorno, benvenuto, ho il tempo contato. Mica c'è niente di male, o sì? Se credi che sì, c'è qualcosa di male, cerco di farmi perdonare. Ma tu puoi avere ancora un po' di pazienza?
SAGITTARIO
Lo ammetto, ho fatto finta di non vederti perché avevo alcune paturnie che mi rendevano poco socievole e volevo scappare a casa a lavarle via con l'acetone (con l'occasione avrei tolto pure lo smalto). Scusa, non ti volevo ferire, ma mi sa tanto che l'ho fatto. Era per salvaguardare me, gesto di egoismo puro. Posso sperare che l'ammissione dei peccati abbrevi il rito di espiazione? Spero di sì, te ne sarei immensamente grato.

CAPRICORNO
Ti penso, ma quanto ti penso? Troppo. Anche se mi incarti sempre nelle tue mezze verità e se mi illudi che sarà per sempre amore finché morte non ci separi, io ti penso, pur sapendo che non dovrei e che prima che diventiamo entrambi cenere, una bella stangona di 20 anni ci separerà. Perché non ammetti  che di tanto in tanto guardi anche le altrui morbidezze? Mica c'è niente di male, siamo umani. Sia tu che io. Io lo faccio (guardare altre morbidezze), ma so che niente sarà mai bello come te. E' semplice, vedi?
ACQUARIO
Sì, non mi sono comportata proprio bene bene con te. Ti ho illuso, dirai tu. No, ti risponderò. Sì, mi hai illuso. No. Sì. E va bene, ti ho illuso, ma ero convinta che fosse esattamente come me lo immaginavo, quel sentimento nuevo. Invece no. Mi ha fatto scappare di nuovo. Mica ce l'hai ancora con me? Si fa pace e ci si chiarisce? E il lavoro, questo sconosciuto, che sia lui ad aspettare, per una volta. Mi credi?
PESCI
Scherzare sì, ma fino ad un certo punto: questo. Che stiamo facendo? Perché se sei stufo non me lo dici e basta? Perché devo ingoiare sempre tutti i rospi? Non mi piacciono 'sti rospi, che tu lo sappia una volta per tutte. Sto per arrivare al punto di indigestione. Datti una regolata. Oppure bye bye. A tempo indeterminato.


martedì 12 giugno 2012

J'aime ça: leoni, paradossi e storie da non ignorare. Madonna che oroscopo!

L'arrivo di un'amica dalla lontana Valmadrera è l'occasione per andare a visitare tutte quelle cose che ho sempre sotto gli occhi, ma, proprio perché ce le ho sempre sotto gli occhi, non ho mai avuto fretta di andare a vedere o fotografare. Perché a Viterbo ci sono le mura? Come mai Dante Alighieri era a conoscenza dell'esistenza del Bullicame? Che temperatura raggiunge l'acqua? (Tu piuttosto, perché non hai portato il costume così magari la potevamo andare a testare, l'acqua?); perché il simbolo di Viterbo è una pecora? (Falso, quello che sta in cima alla chiesa di Piazza del Gesù non è una pecora, ma un leone malconcio, un leone sul quale l'effetto dell'acqua è stato deleterio dal momento che ora somiglia più ad un ovino che al re della foresta); di chi sono le case che stanno all'interno del giardino all'italiana di Villa Lante a Bagnaia e perché sono chiuse? Quanti pesci ci sono dentro la fontana? Già. 
Ma perché, Anna Newman Scattegatte Masciadri, mi fai tutte queste domande - ho pensato - e perché, Anna, mentre arrivavi col treno della speranza non hai studiato un po' di storia del capoluogo della Tuscia invece di leggere la Gazzetta dello Sport? In realtà avrei voluto poter rispondere alle domande, ma non sono stata in grado, tuttavia non ho cercato di mascherare la mia impreparazione sotto storie approssimative e inventate. Ho detto che non lo sapevo ma che lo avremmo scoperto presto. Però ho pensato che è abbastanza grave non sapere la storia del posto in cui si abita e magari sapere quella di Roma, dell'impero austro-ungarico o di quello cinese (si fa per dire: nemmeno questo è il mio caso). Della mia città so solo poche cose: fu una città dei papi e durante uno dei conclavi la popolazione insorse perché i cardinali non uscivano più dal Palazzo indecisi come erano nella scelta del futuro papa. So che il leone e la palma sono i simbolo della città, che Santa Rosa ha fatto diversi miracoli e magari un giorno farà pure quello di farmi studiare la storia, che - ho stabilito facendo un excursus nella memoria - per colpa della urticante L., non ho mai amato veramente. Perché le storie si possono sì romanzare, ma non sempre le storie si possono inventare. E quelle che non si inventano, ma si vivono, anche solo di riflesso, molto spesso sono le più indimenticabili. 


ARIETE
Trova l'intruso. In ciò che vedi, nel tuo letto, nel frigorifero, sul sedile posteriore della macchina, nella tua testa, nelle 16 ore di veglia. Una volta trovato l'intruso, non prenderlo a calci, ma eliminalo da dove ingombra e mandalo via con le buone. Oppure trovagli un'altra collocazione. Magari se cambia aria migliora. Come te, d'altronde.

TORO
Nemico all'orizzonte: tagliare la corda. Bel coraggio, complimenti. Dai, si scherza, Toro: infatti il coraggio è appena tornato, quindi ora non hai più scuse plasibili per non affrontare il mostro finale. Daje che lo batti e te la cavi con due cerotti. Se mi chiedi di continuo "Che cosa sei, che cosa sei, che sei?", ti rispondo "non cambio mai, non cambio mai, non cambio mai". Prendere o lasciare. 

GEMELLI
Le campane che suonano non sono per forza una rottura di scatole che ti fa venire un principio d'infarto ogni volta. Le campane che suonano potrebbero, anzi, essere un segno che può avere diversi significati: 1) sveglia!!!!!!!!; 2) è ora di cambiare colonna sonora; 3) è ora di andare a dormire; 4) è ora di dare un bacio a chi vuoi tu, anche se non hai la garanzia che ti sarà restituito con la stessa enfasi.

CANCRO
Devi essere minuzioso come gli architetti che hanno progettato il giardino all'italiana di Villa Lante a Bagnaia (Vt) se vuoi arrivare al dunque. E' un'impresa tostissima, tanto più se sei già rilassato per le vacanze che vengono. Però questo è. Ci vuole precisione, anche se l'imprecisione è più affascinante. Amore molto. E, bella per te, bidirezionale.

LEONE
Perché? No, se dai un pugno a quella faccia di bronzo, non lo scalfisci nemmeno, in compenso ti fai un livido sulla mano che ti serve di più. Niente violenza, dunque, né fisica, né verbale, né violenza col pensiero. Ci vuole lo stile Gandhi per una settimana. Se ti viene più facile entrare nel personaggio, ti consiglio di adottare il suo stesso abbigliamento.

VERGINE
Va bene: sei più grande, più alto, con uno stacco di cosce più interessante, con un qi più alto però, scusa, chi ti crede di essere? Cioè non fare lo stronzetto almeno con quelli che ti hanno dimostrato almeno una volta che ti vogliono bene, ok? Anche tu, poi stai meglio, se non cerchi di mantenere perennemente quell'atteggiamento che ti fa assomigliare tanto - pure se sei uomo - alla principessa sul pisello. Vogliamo spontaneità, ecco la verità. In rima.

BILANCIA
Lei e il suo Bimby non farebbero simili miracoli se non fossero insieme. Anche tu in questo periodo puoi vantare di un metaforico Bimby fedele che ti fa fare tutto meglio e prima e tu fai fare tutto meglio e prima a lui. Insomma un'accoppiata epica. State vicini, ora più che mai. Però baciatevi ed eventualmente riproducetevi solo se siete entrambi in carne ed ossa. No promiscuità, dice la luna.

SCORPIONE
Non ho ben capito se siamo in presenza di un paradosso amorevole o di un amore paradossale. Comunque il panorama che si vede da lassù è fantastico, la vista non è offuscata, ti pare di sentire il rumore del mare anche se sei in montagna, la temperatura è perfetta e i passerottini che canticchiano la mattina non sono molesti come i piccioni. Quindi che ti importa di sapere se è un remo, un paradosso, un treno, un'allucinazione? Finché ti è confortevole, resta, poi, magari, vai. Correre qualche rischio devi. Infrangere troppe regole no.

SAGITTARIO
Non è vero che non ti desidera e che non ti guarda più con gli stessi occhi. Sei tu che ti sei fissato e faresti bene a fartela passare, oppure ciò che temi si avvererà. Non succederà, comunque, però datti una tranquillizzata e non temere di sederti dietro e farti scarrozzare da qualcuno che ti vuole bene. Di quel qualcuno ti puoi fidare. Anche quando non ci sarà il cavalletto a reggere il vostro peso. L'estate per te è una stagione mentale. E tra un po' pure materiale.

CAPRICORNO
Ma dove sarà mai l'obelisco con su scritta la famosa frase di Dante che sulla cartina era segnata essere proprio qui? Fuochino, fuochino. Dunque perché Capricorno non alzi la testa, poi ti giri, il tutto dopo aver aperto gli occhi? Non vuoi vedere la verità? Peccato. Lei nasconde segreti meravigliosi e sorprendenti novità. Soprattutto sul fronte dell'amour. Chiedi la rivincita, non complottare vendetta.

ACQUARIO
La parola della settimana è coordinazione. Da intendere in tanti modi: la coordinazione di muoversi insieme (tu e la metà della mela) creando figure bellissime, la coordinazione di bocca e cervello, la coordinazione di intenzioni e parole. Sì, ci vuole un po' di pratica per essere coordinati, ma alla fine ci si riesce. Anche se si crede di essere imbranati e goffi. Smentite in arrivo, soprattutto per te.

PESCI
Ma siamo in salita o in discesa? Se non te ne accorgi, Pesci, è buon segno. Soprattutto quando scoprirai che siamo in salita. Non te ne sei accorto, quindi vuol dire che non stai faticando tanto. Sei forte, sì, a forza di andare in palestra ti è venuto il fiato. E un po' ci hai fatto pure il callo, quindi vai alla grande. Discesa dietro l'angolo. Divertente e liberatoria. Assaporala e non la sciupare. Il tempo si contrae, non sciupare manco lui.

martedì 5 giugno 2012

Te lo leggo negli occhi e non me lo lego al dito. Oroscopo lunatico e Venere sopra il sole.

Nell'ultima settimana mi hanno detto che sono una (grande) stronza, prepotente, egocentrica e che ho un ego smisurato. Poi mi hanno detto che vivo in un mondo irreale e che ho un concetto surreale della scrittura, che sono perfettina e che perfettina non era da intendere come una critica, ma nemmeno come un complimento. Mi hanno detto che devo fare certe cose anche se non mi va di farle e che se non le farò me ne pentirò amaramente molto prima che Venere passi di nuovo davanti al sole, ovvero fra 105 anni. A parte alcune delle affermazioni di cui sopra che sono state emesse dalla stessa bocca, le altre provengono da bocche diverse. Vorrei convincermi del fatto che non me ne importa, ma sarei disonesta.


E non saprei più a quale dito legarmi la parola disonesta visto che le altre paroline hanno già occupato tutte le dita di mani e piedi. Ho capito che non me le voglio legare al dito, le cose. Provo a farle scivolare e sciolgo. Ci sarà una ragione o tutti parlano a vanvera? No. C'è una ragione. Anche laddove non la vogliamo vedere. Oggi guardiamola bene, non la snobbiamo.
Dopotutto, si cresce senza invecchiare anche riflettendo ognuno sul proprio comportamento, quello che troppo spesso giustifichiamo. Perché ognuno di noi crede che il mondo finisca dove finiscono i propri contorni. Anche se sappiamo tutti molto bene che non è così. Ma pure se lo sappiamo è più forte di noi: prima noi, poi il resto. Perché l'egoismo ce lo insegnano da quando puzziamo di latte, cioè nel momento in cui non ci insegnano come reagire ad un torto, ma come difenderci da un torto ancora prima di essere stati attaccati. Sempre sulla difensiva. Sempre seduti sulle spine. Scomode, signora mia.

Questo post potrebbe rivelarsi una pippa spaventosa se non la finirò presto, quindi la finirò presto. Già mi è passata, pure questa paturnia, ma tanto poi ne arriva un'altra. E comunque spero che, dopo tutta questa premessa che mi auguro non sia fatta di sole chiacchiere ma anche di qualche proposito che verrà messo in pratica entro la fine della giornata, quando mi diranno di nuovo che inseguo il nulla e che dovrei riflettere su quali cose contano veramente del futuro, non me la prenderò tanto come quando mi dicono che della vita io non posso parlare, perché io non ci ho capito un BIP.

Certo che me la prendo, certo che mi si gonfiano le vene del collo e quelle del cervello. Certo che sbrocco, sbatto i piedi e impreco, finché la Rosina non mi suona per portarmi le ciligie per fare colazione. Me la ero presa assai, perché so che sì, io della vita non ci capisco niente, ma chi è che ci capisce qualcosa? Imposta, improvvisa, abbagliante, troppo lunga, troppo corta, entusiasmante, fatta di balli e destinazioni, scale instabili e sguardi scivolosi, discese tortuose e palpitazioni morbide, lacrime e pagine e domande e dubbi e attese, sospensioni, fiori che sbocciano e fiori che appassiscono. Odori ed estranei, mamme e nonne, uomini e donne, maschi, femmine, incertezze, errori e cerotti, tentazioni e promesse da mantenere e parole padrone e sogni che guai se li infrangi e treni in faccia, ma pure isole felici che nessuno può inquinare.
Ma forse Rosina qualcosa ci ha capito. Lei che si preoccupa se vede che i fiori non li innaffio, mi suona. E mi porta le ciliegie. Come a dire: vabbé le cose passano come le ciliegie finiscono una dopo l'altra. E i cerchi si chiudono. Facciamo in modo che i processi naturali non diventino torture, sennò campa' diventa un tormento, invece non lo è.
Ti perdono se mi hai ferito, tu perdona me se io ho ferito te. Sciogliamo i muscoli del collo, sleghiamoci i torti dalle dita. Vedrai, Charlotte, non fa male.

ARIETE
Nun te temo. Ma nemmeno te amo. Avrai voglia di ripeterlo a loop finché il diretto interessato non capirà che non scherzi, ma che anzi sei serissimo. Capirà, prima o poi, lui. Nel frattempo cosa è che tu vorresti chiarire ma non si chiarisce? Lavora su quello e, se abbracci qualcuno, fallo senza pretendere in cambio la stessa stretta. Fai pace con il fegato: s'è fatta l'ora.
TORO
Sciogli le trecce ai cavalli, ma ricordati di allacciarti le scarpe: il terreno è fertile ma scivoloso. Se prendi le misure sin dall'inizio non inciampi. Se inciampi non è una tragedia: non fa male. E qualcuno di disinteressato ma papabile ti raccoglie, poi chissà. Pensaci bene.
GEMELLI
Al dito medio hai ancora legato quel no che ti ha trafitto il cuore. Ora basta: sciogli tutto ciò che è legato al dito medio che - se alzato al momento giusto - può servirti per rispondere alle parole di chi ti vuole male. Poca gente, comunque. Malfidato sei. Amore a prima vista con un Pesce o altro segno d'acqua imbambolato. Imbambolato, ma non scemo.
CANCRO
Allah è grande ma lega il tuo cammello: non si mai. Anche tu che sei sciolto da fare invidia pure se non ti riesci a toccare i piedi con le mani, per questa settimana dovresti metterti in modalità sospetto giusto quel tanto che basta per non farmi mettere i piedi in testa. Stai rilassato, comunque, e goditi questo periodo che sarà bello e morbido come tante domeniche messe in fila.

LEONE
Sciogli le articolazioni delle dita e componi quel numero di telefono tondo tondo. Aspetta, no. Non chiamare, se credi che i tempi non siano ancora maturi, ma, se sono maturi, non aspettare ancora. Accumulare parole e pensieri e attese non è che faccia proprio bene. A meno che non hai la capacità di trasformare in bellezza e virtù tutto quello che l'accumulare comporta. L'amore non è bello se non è litigarello e il lavoro può aspettare.
VERGINE
M'ama o non m'ama? Non lo sai perché non lo chiedi. Quindi chiedi e saprai. Magari se chiedi ti sarà pure dato ciò che cerchi. Se butti il cuore oltre l'ostacolo e sciogli il nodo in gola, tutto succederà da sè. E andrà a finire meglio di come finì tra Romeo e Giulietta. Basta con le tragedie. E pure col vittimismo.
BILANCIA
Se di tanto in tanto non ti fai una passeggiata ti verrà un c..o così. Che non è il massimo per l'estate, però può anche significare metaforicamente una bella botta di fortuna. Segui l'istinto per capire la verità. Metti il naso fuori casa: talvolta aiuta a ripulire il cervello dai pensieri stagnanti.
SCORPIONE
Nun t'arrabbia'. Se la prima telefonata che ricevi ti rovina la giornata. Se le giornate durano troppo poco, se ti provocano. Sciogli tutta questa roba urticante dalla tue dita e trasformala in qualcosa di bello e gradevole per te e gli altri. L'amore cos'è? Boh. Comunque non è un guaio, anzi è una distrazione che si insinua tra i minuti e che può diventare droga. Fai attenzione agli effetti collaterali, ma non farti da loro spaventare. E un piede in due scarpe mai. Molte domeniche in arrivo.

SAGITTARIO
Ti immagini che palle il cielo sempre senza nuvole? Non apprezzeremmo mai quei giorni azzurri azzurri dove la cosa più saggia da fare è andare a fare l'amore al mare (o andare al mare e basta, ma ci ho messo un po' di romanticismo sennò 'sto post era una tragedia). Ecco. Quali altre cose della tua vita sono belle in virtù anche del loro profilo bruttino? Ce n'è, ce n'è. Ma se ti sciogli dal palo dell'ansia da prestazione cui ti sei auto-relegato, forse lo capisci prima. E lo capisci una volta per tutte.
CAPRICORNO
Sciogli dal dito quella roba: non ti hanno fatto del male di proposito. E' successo e basta. Può essere che ti vengano ad implorare perdono, adesso. Non dire ormai è tardi se invece non è tardi. Accetta le altrui scuse perché è male stare con le robe in sospeso. Poi, però, anche per te è tempo di pace. E' tempo di amore e di leggere nel pensiero come facevi una volta, tanti anni fa.
ACQUARIO
Sciogliere il rottweiler per fargli azzannare le chiappe di chi ti vuole fregare la principessa non è la strategia giusta. Il cane scioglilo per farlo giocare con l'erba e le farfalle, non per fini personali violenti. Se la principessa se ne vuole andare, non legarla ché non serve. Chiedile perché, accetta le sue ragioni anche se male articolate, liberala. Magari torna. Magari invece scopri che la fanciulla della porta accanto è molto più simpatica, molto più fantasiosa e ha delle grazie molto più sode. Morale: non sempre cambiare significa passare dalla padella alla brace.
PESCI
Faccio la filosofa visto che mi hanno detto che sono presuntuosa, ma sopra non lo avevo scritto e ti dico quanto segue: sciogliti alla vita. Sei rigido. Sei sospettoso. Sei intimorito. Ma da che poi? Pensa meno e divertiti di più. Ma non fare il cazzone più di quanto le circostanze richiedano. Amore a tutto buco.