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martedì 31 luglio 2012

Di che odora il muschio? E se fosse maschio avrei solo perso tempo? Dubbi legittimi, parole giuste, London 2012: oroscopo semi-notturno.

Il muschio è un odore ben preciso. Quando annusi per la prima volta una persona e sa di muschio, lei saprà sempre di muschio. E non succede con tutti gli odori, ma con il muschio succede. Quando invece annusi una persona per la prima e non sa di muschio, ma per esempio sa di diquestapersonamipossofidare,losento, oppure sa di rosa, oppure sa di lasciatiabbracciarenonfamale, e poi la annusi di nuovo e sa di muschio ti pare una persona diversa. Cioè la stessa ma diversa.
Chissà perché ci ho pensato, al muschio. Forse perché per un periodo breve e inspiegabile sono stata muschio mio malgrado. Ora sono rosa, o crema, o suabbracciaminontifaròmale, oppure so di harmony o di casa o di mare, di foresta o di sala di danza (ma lo prendo come un complimento). Tutto, vabbé, dipende dal naso che mi annusa.

Il momento del cazzeggio è terminato; la carne è sufficientemente bruciata da farmi alzare dalla pagina bianca (l'odore di bruciato non ci è molto d'ispirazione); le Olimpiadi scordatevele, Scorpioni: nonostante il decoder che possediamo l'antenna è storta quindi niente 100 mt stile; niente ping pong; niente ginnastica artistica. Al massimo ce li possiamo immaginare. (Sto parlando al plurale, figo).


Comunque: perché, scusa non scrivi un libro? Certo, perché no. Mi pare una grande idea. Un bel poliziesco o un saggio sugli scorpioni, o la storia d'amore più lunga della storia, oppure un trattato sui canguri funamboli, sulle mamme morbide, sui problemi dei giovani, sulla saudade o su quel qualcosa che manca e che sempre mancherà, come dice qualcuno. Potrei scrivere La poesia infinita o Il racconto lampo. Se solo trovassi il coraggio di chiudere i cerchi. Puntini di sospensione. Invece sono una frana a chiudere: cerchi, porte, portoni, cancelli, spiragli, storie. Basta, ti stai sbilanciando.


Comincio, poi rifletto, poi mi perdo, poi rifletto, poi scrivo, poi cancello, riscrivo, mi alzo, me ne vado, torno, me ne vado, torno. Torno, ma il cerchio è rimasto aperto. Il che significa che altro vi può ancora entrare - perché gli scorpioni non escludono nessuno, belli e brutti e quel signore - ma poi troppa carne al fuoco, perdipiù nelle mie mani, rischia di fare una finaccia. (E io una finaccia non voglio la faccia nessuno). Finaccia, sì, non ci sono altri termini più adatti. Ecco, i termini adatti, anzi le parole giuste. Esistono? Dove sono? Cosa mangiano? Forse le parole non sono mai completamente giuste né completamente sbagliate: dipende da come le pronunci, le parole. Da come le scrivi, da cosa metti loro vicino, da cosa viene fuori quando le guardi da una certa distanza, se viene fuori una danza o un'entropia cosmica. Io preferisco la danza all'entropia cosmica. Pure fuori metafora. 
Una parola, però. Quindi tacere? No, mai, tacere mai.


Comunque dicevo: bella idea il libro. Solo che forse non ho le parole giuste e manco la risposta alla domanda "Da dove devo cominciare se voglio chiudere un cerchio?".
Però perché no? Marìas, quello di Domani nella battaglia pensa a me, offre due buone motivazioni per fare lo scrittore: ti puoi svegliare quando ti pare, non hai un capo. Ci mediterò di sicuro. Ci mediterò di sicuro ancora. Però per il momento il cerchio è aperto e se qualcuno mi dovesse chiedere perché non scrivi un libro? Risponderò: perché non so chiudere i cerchi, cioè non so ancora chiudere i cerchi. Ma potrei benissimo rispondere come risponderebbe qualcun altro: "Se venisse maschio avresti solo perso tempo".


Si gioca, ovvio. Però alzi la mano chi crede che, in fondo in fondo, per un attimo, io questa cosa non l'abbia pensata davvero. Però se scrivi un libro mica puoi stare a pensare cosa pensano tutti quelli che ti conoscono che lo leggono, no?! Fattene una ragione, c. Piacere a tutti nello stesso momento non si può. E non si può manco in momenti diversi.



 Quindi oroscopo olimpico come se lo immaginerebbe una che non ha la disciplina per fare l'astrologa, ma che gioca perché giocare è bello.


ARIETE
Se i tuffatori entrano in acqua facendo troppi schizzi, prendono un punteggio basso. Le regole impongono che l'entrata in acqua sia indolore per tutti. Per te vale più o meno la stessa regola: poco casino quando arrivi. Della tua presenza ci accorgiamo per cose ben più alte.
TORO
La "cinesina volante" ha 16 anni e nuota più veloce di Phelps. Qualcuno ha detto - l'ho letto su internet - che è stata geneticamente modificata. Ora se sia vero non ne ho idea, però certo a pensare male sempre non si dormono sonni tranquilli. Tu invece avresti proprio bisogno di una settimana di sonni tranquilli.
GEMELLI
Se vuoi le chiappe sode mettiti a giocare a beachvolley. La gravità svanirà e tutto da solo si sosterrà. E' molto probabile che insieme alla gravità svaniranno pure noia, paranoia, ansia da prestazione, incoerenza molesta. Tutto da solo si sosterrà e l'umore un'impennata verticale avrà. Rima baciata (?) un po' stonata ma giustificata.
CANCRO
Che fare l'amore prima di una prestazione fisica olimpica sia nocivo è un mito che è stato sfatato da Ian Shrier. Lui dice che è una minchiata enorme e che non è vero che fare sesso per chi fa sesso e l'amore per chi fa l'amore riduce l'aggressività necessaria per guardare lo sfidante con occhi da mastino e vincerlo. Ecco, anche tu sfata qualche antico mito, Cancro. E non dedicarti solo ad attività ad alto tasso di competitività.

LEONE
Ho scoperto oggi che il badminton, cioè lo sport praticato dalla Lady Marian di Robin Hood è uno sport olimpico dal 1992. Una rivelazione per me che mi sono sentita fuori dal mondo e mi stavo per arrampicare sul tetto a raddrizzare l'antenna e poter accendere la tele. Poi ho pensato che se non c'è qualcuno di cui mi fido a controllare che io non scivoli, avrei troppa paura di scivolare e quindi non mi sono arrampicata. Preparati, Leone: questi giorni devi fidarti di almeno tre persone e devi essere aperto cerebralmente per recepire una cosmica rivelazione.
VERGINE
Il quarto posto è l'amarezza vera. Ma la medaglia d'oro ti mette addosso una responsabilità nei confronti di buona parte del genere umano che è difficile da reggere se uno non è tosto come le chiappe di quelle del beachvolley (vedi TORO). Una cosa a metà strada è quella che ci vuole per te. Non puntare troppo su e non ti sminuire per nessuna ragione. Arriverai nel posto dove devi stare. Tranquillo, non è un limbo e profuma di Eden.
BILANCIA
Che razza di titolo hai dato a questo oroscopo? Ti verrà voglia di chiedermi. In tal caso mi faresti venire voglia di risponderti come risponderebbe una gallina pizzicata. Se me lo chiedi in modo in un altro modo, ti scrivo un trattato su ciò che penso dei titoli. Morale: sincronizzati con il resto del mondo e trova i modi giusti per ottenere le informazioni necessarie a sciogliere dubbi e intrighi, siano essi sentimentali, culinari o cosmici. Tatto è la parola giusta.
SCORPIONE
Perché la Lotta greco-romana si è evoluta in Lotta libera? Perché sì. Mica ci deve essere sempre un perché. Ed è questo non-perché che rende certe cose un po' più fighe di altre, certe altre un po' più ingiuste di altre, certe un po' più strane di altre, certe più pazzesche di altre. Interrogati su questioni di altro tipo, ad esempio come? Quanto? Se le risposte sono: da paura e mai abbastanza ritienila una faccenda incurabile. Io e ss. speriamo in senso buono.

SAGITTARIO
Camille Lacourt è a detta di tutti l'atleta più figo delle Olimpiadi. Posso addirittura dire che sia un'affermazione a furor di popolo, dal momento che ho letto la notizia su tre siti di pettegolezzi (che non frequento regolarmente ma solo ad intervalli temporali imprecisabili) su tre che ho visitato. Sono andata a guardare la foto per curiosità e devo dire che non gli manca niente, comunque già avevo preso la cosa per buona. Se non vuoi andare ai matti, Sagittario, ti conviene prendere a scatola chiusa almeno due dei doni che riceverai questa settimana. Ti va di lusso, se tutto fila liscio: tu non (di)storcere niente.
CAPRICORNO
Il Pentathlon è una roba da supereroi e siccome tu sei di nuovo in forma, potresti pure cimentarti in esso. Ma forse se ti dedicassi ad altro ti riterresti più appagato a livello personale. E poi scusa: sei davvero sicuro che facendo cinque cose invece che una, farai tutte e cinque le cose come ne faresti solo una? Le risposte mah e booooooo non saranno ritenute valide.
ACQUARIO
Massimo rispetto per tutti, ma quelli che fanno il nuoto di fondo secondo me sono dei pazzi da rinchiudere. Eppure proprio quel tipo di resistenza è quella che ti servirebbe per affrontare eventuali temporali estivi in mezzo al mare o cose simili. No, non ci saranno: era così, per dire. Però la resistenza fisica e mentale ti farà comodo comunque. Magari la conservi per il freddo quando, e se mai un giorno, farà freddo da quelle parti.
PESCI
Se la briscola fosse uno sport olimpico mi allenerei dalla mattina alla sera, ma la briscola non è uno sport olimpico. Non è una ragione valida per smettere di giocarci. Giocare è bello non solo quando si vincono le medaglie. E non solo perché si possono vincere le medaglie. Giocare è bello e basta. Quindi dammi retta: gioca che ti passa.


mercoledì 25 luglio 2012

Una preghiera per Circe: lasciaci stare. Oroscopo con anticipo che c'è ma non si vede.

E se c'è chi parte senza dire niente, c'è pure chi parte e domanda ai suoi scorpioni:
a) Come farà la mia povera lavanda in fin di vita a sopravvivere al sole cocente della piazza? 
b) Quanti giorni potrò risultare sopportabile senza scrivere? 
c) Quanto lavoro arretrato mi ritroverò al ritorno?
d) Chi scriverà l'oroscopo per i forever25? Dovranno forse appellarsi a Branko che oltretutto mi scavalca in termini di preparazione in materia essendo iscritto all'albo degli astrologi?
Ecco le risposte:
a) La tua lavanda starà benissimo, basta che la porti da tua madre insieme alla menta, alle petunie, ai fiorellini viola di cui ignori il nome ma sai per certo che non sono violette, insieme allo Spatifillo e alle margherite anch'esse in fin di vita per le stesse ragioni per le quali la lavanda è in fin di vita. Tua madre le rimetterà in forza e quando le riprenderai - sempre che lei non si affezioni troppo alle di cui sopra creature - saranno più splendide di prima. Evvai.
b) Stare qualche giorno senza scrivere non può che farti bene. E poi puoi sempre scrivere romanticamente su un quaderno. Ricordati di scrivere con una calligrafia decente o succederà quello che succede ogni volta. Già.
c) Chissenefrega, tutti hanno diritto ad un po' di riposo retribuito. Quelli che non hanno il riposo retribuito hanno altrettanto diritto al riposo e a sguazzare in acque limpide e a giocare a briscola con giocatori dai 75 anni in su. 
d) Tu. Se non vuoi che i forever25 si appellino a Branko che ne sa molto più di te e risulta anche più convincente in quanto astrologo che pratica legalmente la professione, devi scrivere un oroscopo da far uscire quando non ci sarai (perché sarai a panzetta, sotto la pioggia o il sole non ha importanza).

Bene, ognuna delle mie domande ha trovato una risposta - tranne la domanda e), ovvero: Perché i turisti per caso non hanno scelto me per andare in Polinesia? - e la risposta f) Quand'è che facciamo la rivoluzione in Italia perché tutti siamo stufi delle ingiustizie tipo i privilegi di pochi che noi che siamo giovani non avremo mai, visto che a noi che siamo giovani vogliono togliere pure il sacrosanto diritto di sognare? Io pronta sono. Però, please, 'sta rivoluzione non la fate proprio questa settimana. 
Avendo trovato risposta a tutte o quasi le domande, mi metto l'anima in pace. Stacco spine, telefoni, chiudo il rubinetto del gas così mio padre capisce che sono una persona responsabile e con la testa sulle spalle, lascio a casa il diffusore e tutte le scarpe scomode ad eccezione di un paio, rimando la manicure, me ne frego se camminare scalza mi fa venire i piedi come quelli di Mowgli e mi metto a quattro di bastoni o a panzetta, almeno con la testa. Provo a non pensare troppo e forse stavolta ci riesco pure. Ciao. Torno presto. Sempre che poi, per qualche ragione, non decida di fuggire in Sudamerica di punto in bianco. In tal caso, mamma, ti avviserò con un po' di anticipo. 


Ah! Dimenticavo, ho un messaggio per qualcuno. L'ho scritto ieri sera e ora lo recapito così alla diretta interessata. 
Cara Circe, non romperci le palle.
Con gratitudine,
Charlotte e gli scorpioni.

ARIETE
A volte non basta una vita intera per riuscire a capire cosa siamo qui a fare sulla terra, altre volte lo si capisce con mooooooooolta calma. Tu questa settimana avrai la sensazione di avere tutte le risposte che hai sempre cercato. Probabilmente sono solo sensazioni, in effetti. Ma può essere pure che luglio sia il mese delle scoperte arietiche e io non ne fossi stata informata. Mi auguro di non essere stata informata.
TORO
Se credi la tua felicità sia da qualche altra parte, vattela a prendere invece di fare quel muso lì. Devi sudartela un po' altrimenti non è abbastanza pazzesca. Se ti pare troppo lontana, stattene in poltrona, ma scordati di rubare a qualcun altro la sua felicità luccicante e a portata di (tua) mano. Quella sarebbe una rapina. E in tutta probabilità per i ladri di questo tipo, esiste pure l'inferno. Lascialo perdere: non è un posto in cui ti troveresti a tuo agio di questi tempi.
GEMELLI
Se ti comportassi esattamente come la persona che il tuo cane crede tu sia, saresti un eroe più eroico di Superman, un mito di quelli che mi ci attacco il poster in camera (meglio se autografato), un figo pazzesco che James Franco ci siamo capiti. E siccome tu sei la persona che il tuo cane crede tu sia, perché non la smetti di fare il cazzone e ti comporti da essere umano da imitare in tutto e per tutto?
CANCRO
Se ti pare che negli ultimi tempi sei un po' meno succoso del solito, rimpolpati, per favore. Se non ti pare che negli ultimi tempi tu sia meno succoso, rimpolpati lo stesso perché a noi pare di sì. Sì, siamo esseri individuali e talvolta la solitudine è la risposta. Ma non stavolta. Abbraccia qualcuno senza avere paura di essere troppo gelatinoso. A qualcuno la gelatina piace. Scopri a chi. 


LEONE
A quanto pare Circe non la maga, ma il ciclone darà parecchio fastidio per tutta la settimana. Puoi insultarla quanto vuoi ma poco cambierà. Cos'altro nella tua vita sta andando in questo modo? Comportati come con Circe (lasciali fare). In una settimana, anche meno, tutto torna al posto suo. Tu pure. La mente, però, lasciala vagare. E circondati solo di persone con cui ti va di stare, non di persone con le quali credi sia giusto stare. Il giusto, talvolta, è relativo. Stavolta, per esempio.
VERGINE
Mettersi a nudo e dire le cose come stanno non è per niente facile. Ma non dirle è peggio. Io e gli scorpioni ti consigliamo di toglierti di dosso tutte le cose (pensieri, paranoie, persone, situazioni, imbarazzi, pulci) che rendono le tue giornate vagamente amare. Non vale la pena l'amarezza quando la dolcezza e la morbidezza sgomitano per possederti. Dai loro una possibilità per stupirti. Poi stupisciti.
BILANCIA
Parlare d'amore dalla mattina alla sera non fa che svalutare il sentimento e l'intenzione. Forse stai inflazionando un po' il concetto o così a noi sembra. L'amore non si dice, si fa. Non si aspetta, lui ti trova. Non si pretende, si offre. Non si misura, si propaga. E così via. Secondo me ci siamo capiti.
SCORPIONE
Per non ritrovarsi all'una di notte (o a qualunque altra ora) a piegare da soli le lenzuola matrimoniali. Elenca almeno altre 6 buone ragioni per stare in due invece che da soli. Lo so che le risposte le sai, non capisco perché fai finta di non saperle. Una volta che la lista è completa fatti un giro del vicinato e convinci qualche altro scettico che l'amore è meglio in due. 


SAGITTARIO
Qual è il fiume più lungo del mondo? E qual è la montagna più alta? Qual è il paese più meraviglioso per fare l'amore? E quale è la terra più mistica del globo? Ti suggerisco di trovare il tempo per trovare la risposta a queste domande. Ti suggerisco anche di tenere la risposta per te affinchè la bellezza della bellezza soggettiva non sia sottoposta a giudizio universale.
CAPRICORNO
Preparare i pomodori col riso è meno complicato del previsto, così come arrivare alla boa rossa senza bere e perdere a briscola in modo dignitoso. Ecco, Capricorno, se ci sono cose che ti fanno non proprio paura ma soggezione, è bene che tu le prenda di petto ora. Scoprire la verità ora ti farà bene. Urgente: chiediti come mai quella Vergine fa gli occhi a cuore quando ti vede.
ACQUARIO
Sì, ci vuole il riposo. Ci vuole il tempo per andare a trovare la nonna per vedere come sta; ci vuole tempo per prendersi cura di fegato, cuore, contorno occhi. Ci vuole il tempo per dimenticare una fine ingiusta e tempo per fidarsi di un estraneo. Ci vuole tempo pure per tornare in sintonia col mondo dopo un calcio là, dove fa più male. La buona notizia: quel tempo ce l'hai. Vedi che puoi fare.
PESCI
A giugno, appena finita la scuola, mio padre mi diceva che l'estate era già finita. Io mettevo il muso. Poi il tempo volava. E l'estate finiva davvero. Aveva ragione lui? Probabilmente. Ora, comunque, per rilassarmi, evito di guardare l'orologio. Il tempo passa lo stesso ma almeno non so quanto velocemente. Fallo pure tu, di non guardare l'orologio. Funziona. Ci si guadagna in pelle liscia, pensieri felici, anni di vita. Dammi retta per una volta.



martedì 17 luglio 2012

Arrivederci, amore ciao. Oroscopo poco nostalgico al profumo di lavanda non per forza per romantici.

Lo fa da sempre. E io non mi ci sono ancora abituata. E a questo punto direi che non mi ci abituerò più. Non per fare la tragica, ma per essere realista, perché delle volte bisogna anche essere realisti. Altrimenti ci si resta delusi. Certo, ora non ci rimango senza fiato come quando ero piccola e mi scioglievo in pianti a dirotto che altro che allagare tutta Roma. Che non capivo perché se ad una persona dici di volere tutto quel bene, potesse venirti naturale di andartene da lei così, di punto in bianco senza dirle ciao, ci vediamo tra un mese, un anno, presto, tardi, un giorno che neanche io so che giorno sarà ma di sicuro quel giorno c'è e io tornerò da te. Tranquilla, torno. E ti voglio bene, te lo ripeto pure se lo sai. Ecco, no. Questo non succedeva. E io mi disperavo perché non capivo il perché ci si potesse comportare in quel modo. Poi è sempre tornata, con un sacco di pacchi, pacchetti, racconti di viaggi sensazionali, consigli, gioie, luminosità, amarezze e delusioni che, per quanto non venissero mai da lei menzionate, io, che la conosco e che giurerei saper leggere nel suo pensiero, capivo che facevano parte del bagaglio con cui era tornata. E forse pure di quello col quale era partita. Poi tornava. E per me era come se fosse stata sempre lì. Ero felice, però. Però stavo sempre col terrore costante che quella stessa faccenda, prima o poi, si sarebbe ripresentata. D'improvviso sarebbe arrivata e mi avrebbe inondato di gioia, d'improvviso se ne sarebbe andata e punto.


Sono arrivata a 30 anni e la storia è la stessa. Oggi ho scoperto che se ne è andata e ho sentito un vuoto, quella tristezza che non so spiegare e che mi scaraventa ancora a dieci, venti anni fa quando mi crollava la terra sotto i piedi e la malinconia mi faceva sentire quanto è inesorabile la forza di gravità e quanto non c'è gelato ipercalorico o paio di scarpe preziose che può tirartene fuori. Anche se un paio di scarpe o un gelato di certo ti migliorano l'umore per quei dieci minuti, non di più.


Quindi Arianna, la zia che va su e giù per il mondo, quella che dipinge quadri magici che si impossessano di te, che prendono vita e ti parlano, è partita. Evvabbè. E' fatta così, come io sono fatta di crema anche se quasi nessuno se ne accorge. Pare che sia andata in Oriente, ma chi lo sa veramente? Quando tornerà mi dirà. In carne ed ossa non c'è qua nei paraggi, ma le tracce di lei sono disseminate ovunque: nella mia casa, nel mio armadio, nella mia testa, nella mia vita. E quello che più mi sconvolge è che nei libri che mi ha lasciato - quelli di Osho, che un giorno mi convincerò a leggere -; negli arnesi da cucina a forma di farfalla che mi ha regalato; nei vestiti da teenager che da lei ho ereditato c'è il suo odore. Che rimane. E non se ne va manco dopo lavaggi ripetuti. Il suo odore persiste. O forse è solo suggestione. Che sia o no allucinazione, il dato di fatto è il seguente: noi siamo legate da un sacco di cose e pure da un sacco di odori buoni che fanno immediatamente posto esotico, bellissimo, lontano, anche se pure noi siamo lontane. Sono odori che fanno casa. Quella casa sulla spiaggia con le tende bianche e la cucina turchese che è situata su un'isola e che un giorno avremo. E quindi non mi preoccupo se se ne è andata e non ha dichiarato "me ne vado", perché ho provato cosa significa dire arrivederci, ci si vede tra 6 mesi. E so che quando te ne vai, seppure carico di aspettative, voglia di scoprire e vedere e sapere i come i perché del globo, lasci un pezzetto di cuore qua e uno là. Perché vuoi essere sicuro che quando tornerai lo ritroverai e sarà ancora lo stesso. Non mi preoccupo anche per un'altra ragione: so che se tutto va come deve andare, quella casa sulla spiaggia con le tende bianche e la cucina turchese un giorno ascolterà i nostri segreti. E se le cose non vanno come avevamo immaginato che andassero, andranno sicuramente meglio. E se andranno meglio è perché ci siamo sottovalutate. E quel giorno capiremo che sottovalutarsi non è saggio, anche se certe volte conviene.


Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. 
Il profumo - P. S.


ARIETE
Se tra l'odore di porchetta e quello di dolce metà di tua mela, ti pare più piacevole il primo, è evidente che devi fare luce (e magari pulizia) nel tuo cuore. Falla prima che quell'Acquario benpensante/benestante si eclissi dal tuo campo visivo. Se tra i due ti pare più piacevole il secondo è una buona notizia: vuol dire che non hai nulla da temere sul fronte scappatelle estive/tradimenti. Quindi: meno preoccupazioni più ispirazione.
TORO
Il profumo di bosco d'estate, l'odore delle lenzuola fresche di bucato e quello della bellezza degli incontri che ancora devono ancora avvenire sono quelli a cui dare ascolto. Traduzione: sono le cose semplici quelle che ti trasmettono lo splendore che cerchi. Il resto: tutte stronzate. Concentrati su quello che cerchi. Se perdi la strada fai un voto al tuo TomTom o a chi per primo te ne regalerà uno senza che tu lo esiga.
GEMELLI
La puzza di benzina mi fa girar la testa/quando sto su di lei è proprio una gran festa. Quando Jovanotti cantava questi versi si riferiva alla sua moto e forse la sua donna ha sognato che componessi simili sonetti anche per lei. Lo ha fatto dopo. Evidentemente prima non se li meritava o lui non aveva l'ispirazione. Anche tu non pretendere cose che gli altri non possono darti ora. Vivi come se l'estate fosse già agli sgoccioli. E impara a non perderti manco una goccia. No, manco qualche goccia amara. Fossi in te io ci starei.
CANCRO
L'odore di bruciato non significa per forza notizie angoscianti. Potrebbe anche significare che il tuo cuore si sta per incendiare di nuovo come un tempo - che figata, ti rendi conto? - o che stai per rinascere dalle tue ceneri più bello, splendente, affascinante, tollerante di prima. Segui i segnali guardando il bicchiere per come è realmente: mezzo pieno, per questa settimana. Sii pronto a scrivere I love U o a dirlo, se ti viene più facile. Puoi farcela.


LEONE
Non so te, ma io sento odore di crostata di more, di corpi avvinghiati sul divano davanti alla tele, sento odore del mantra non mi chiamate tanto è inutile, oggi non rispondo al telefono a nessuno. Sento odore di casa e di tutte le cose belle che succedono in casa. Per ora non sento odore di bollette, incendi, conti che non tornano. E' il caso che tu ti goda questo momento yeah prima che sia un po' meno yeah. Che la pazienza e Venere non ti abbandonino per l'eternità.
VERGINE
Buono sei quando ti metti il profumo. Solo che quando ti metti il profumo per noi è più difficile riconoscerti. Vuoi farci vagare per ore ed ore ed ore alla ricerca della parte più buona e interessante di te o possiamo contare sul fatto che ti farai trovare al naturale? E quando dico al naturale intendo pure: senza bavaglio, senza collant contenitivi né intimo shaping, senza filtri, senza fidanzati sbagliati, semmai con quelli giusti. Se vuoi, noi ci si rende disponibili per aiutarti a toglierti uno ad uno tutti gli elementi inutili. Più di così si muore. Ma noi siamo ancora troppo giovani, non trovi?
BILANCIA
L'odore di auto nuova mi faceva venire la nausea. Poi ho capito che avevo ereditato questa fissazione da mia madre e non ho più la nausea se un'auto odora di nuovo. Ecco, Bilancia, perché anche tu non ti liberi di certi condizionamenti esterni che non hanno nulla a che vedere con te? Non sei tu, sono loro. Ma noi vogliamo te, non loro. Chiaro? Fatti trovare col sorriso sulla bocca e una gran voglia di baciarci se siamo noi la cosa più baciosa che ti passa per la testa.
SCORPIONE
L'odore dei sogni è delizioso però i sogni non si toccano ed è difficile scoprire come vanno a finire. In più i sogni possono fare paura se non si trasformano in vita terrena e vissuta. E' vero, i sogni non si toccano e chissà come vanno a finire. Tuttavia queste non sono ragioni valide per smettere di vivere in quella dimensione onirica e profumata dove sei a tuo agio come non mai. Attento, comunque, a quello che desideri perché potresti ottenerlo. Se sogni la Batmobile, potresti scoprire di essere Batman. Sei pronto a sapere la verità?


SAGITTARIO
Capisco che ad andare in auto a tutto buco si provi una certa ebbrezza, però se fossi in te, in questo preciso momento storico me la prenderei comoda per le ragioni che seguono: 1) per sentire l'odore del campo di lavanda che trovi per strada; 2) ma prima per accorgersi che c'era un campo di lavanda alla tua sinistra e che aveva un odore delizioso assolutamente da non perdere; 3) che fretta c'era di correre tanto se a correre tanto ti perdi tutti i dettagli più mitici?
CAPRICORNO
Se l'odore di lei (dolce metà della mela) lo senti più adesso che lei non è più da queste parti che prima, forse, a suo tempo, hai peccato un po' di egocentrismo. Accipicchia, che peccato. Vabbè, è andata così. Trai dalle esperienza un po' così quel che serve affinché le prossime siano più fortunate e felici. C'è odore di vento d'amore, di perdono inaspettato, di sincerità convincente, c'è pure odore di cuori che si avvitano e non c'è terzo incomodo che li farà svitare. Dai ad ognuno di questi odori un filo di fiducia in più.
ACQUARIO
Fatti vivo. Perché ti sei chiuso nel tuo delirio di pensieri e non parli con le persone di cui puoi fidarti? Perché hai deciso di non rispondere alle domande, anche a quelle scritte su irresistibili bigliettini a forma di cuore? Perché fai come se niente fosse quando invece tutto è? E' evidente che hai il naso chiuso. Trova un modo per stapparlo o potresti perdere innumerevoli opportunità di felicità stratosferica.
PESCI
L'odore del senso del dovere e quello delle vacanze non sono buoni allo stesso modo. Io e quel Leone innamorato ci chiediamo come mai fai finta di non sentire il secondo. Ma soprattutto ci chiediamo come mai, se vuoi proprio sapere se quella metà della mela ti ama o no, continui a spennare le margherite invece di prendere il coraggio di incrociare quegli occhi che ti trafiggono e chiedere a loro come stanno le cose. Ah! Sei un bel raggruppamento di atomi, non farli invecchiare senza averli fatti vivere come si meritano.


lunedì 9 luglio 2012

Dici no alle paturnie con licenza poetica. Oroscopo morbido a margine di pomeriggio filosofico.

Chi me lo ha fatto fare di avere questa malattia che se non scrivo per un paio di giorni sono insopportabile non solo per tutto il resto del genere umano ma anche per me? Chi me lo ha fatto fare di passare tutta la domenica pomeriggio a interrogarmi su faccende impalpabili e sfuggenti dell'esistenza che non hanno risposta, quando potevo darmi alla Settimana Enigmistica e rispondere a domande ben meno alte e definitive alle quali però sarei stata appunto capace di rispondere? Chi me lo ha fatto fare di dare retta più al cuore che al cervello quando avrei dovuto fare esattamente il contrario? Dove stava scritto che il tempo me lo dovevo gestire in modo maldestro invece di trattarlo come un giocoliere tratta le sue palle, ovvero con polso e la determinazione a non far sentire loro il peso della gravità? Chi me lo fa fa' ad avere un sacco di paura di restare nuda e quando dico nuda non intendo senza vestiti? Chi me lo fa fa' di essere così in balia della passione quando se fosse il contrario sarei ufficialmente auto-addomesticata e docile? Perché delle volte non mi sto zitta e scrivo?


Ecco alcune delle domande che hanno trasformato il mio pomeriggio lava-stira-stendi in un lava-stira-stendi filosofico e cerebralmente estenuante. Più che cercare una risposta a domande così - sentendo una terribile nostalgia della piccola A. che mi avrebbe potuto donare suo malgrado alcune perline che mi avrebbero svoltato l'esistenza - ho cercato un comune denominatore e l'ho trovato. Ho capito chi me lo fa fa'. Me lo fa fa' l'amore, inteso come sentimento duro e puro che mi possiede, talvolta mio malgrado. E io che continuo a ripetere agli scorpioni che ci vuole disciplina...
E loro che in effetti stanno facendo progressi. E io che mi imbatto nei puntini di sospensione. Buffa, la realtà.


Me lo fa fare, dicevo, l'amore. Verso le cose impossibili che credo possano avverarsi, verso ciò che mi tiene sveglia la notte; l'amore anche verso ciò che sarei se non fossi così, l'amore verso ciò che sarà se è così che deve essere; l'amore verso ciò che è bello e irraggiungibile e l'amore verso quello che per un pelo stavi per dare per scontato. L'amore verso i perché e il dove, poi quello verso il buio perché alla fine gli occhi si abituano a penetrare pure l'oscurità; amore verso la luce di mezzogiorno che fa vedere tutti ma proprio tutti i difetti. Amore verso i difetti che cerchi di correggere mentre se ne presentano di nuovi e scopri pure di essere un po' come tua madre, un po' come tua nonna, un po' come tua sorella, un po' come tuo padre. Troppo poco come tuo padre.
Amore verso la velocità del brivido della felicità che se durasse anche solo qualche secondo in più ti sembrerebbe una cosa qualunque. Amore verso quei respiri profondi che ti ricuciono i piedi alla terra; amore verso chi ti vuole bene pure quando è difficile farlo; amore verso ciò che sfugge per farsi riacchiappare e amore verso che ciò che sfugge e sai già che è inutile riprovarci. Amore verso ciò che è stato, verso ciò che è, verso ciò che ti fa piangere e poi ridere e poi piangere e poi ridere. Amore verso i pensieri ricorrenti, i sogni premonitori, gli oroscopi empatici, le persone spontanee, gli amici che ti sfogliano e leggono pure quando fuori c'è il cartello non disturbare. Amore verso ciò che è vincolante in senso buono e pure ciò che è vincolante in quell'altro senso, perché alla fine un modo per divincolarti lo trovi, se lo vuoi trovare. Me lo fa fare l'amore per le idee che via via diventano sempre meno confuse; la consapevolezza che crederci te lo farà vedere; l'amore che se lo canti ti passa e pure se lo balli, ti passa. Il silenzio, il rumore, la paura dell'ambizione, la bellezza di saper dire mi dispiace. L'amore per ciò che è complicato, perché un giorno troverai la chiave per renderlo semplice. Amore verso ciò che si vede, ciò che non si vede, ciò che non si può dire e ciò che sarebbe meglio non tacere. Amore verso le linee che diventano cerchi e le cattive idee che si rivelano quelle col miglior finale. Amore verso ciò che non si capisce e ciò che un giorno, forse, lo capirai. E non sarà ancora tardi, per fortuna.


Me lo fa fare l'amore verso chi mi dice che così non si fa, se a una persona vuoi bene. Che sì, tu vuoi bene a quella persona, anche se non lo sai dire nello stesso suo linguaggio. E quindi me lo fa fa' pure l'amore per le lingue diverse che si imparano a conoscere dopo tanti o pochi tentativi di comprendersi usando regole diverse.
Tutto questo e molto altro che ho dimenticato è ciò che mi fa fare quello che spesso mi fa chiedere "Chi me lo ha fatto fa'?". Certe volte è bene che io me ne ricordi le ragioni perché dare le cose per scontate mi fa perdere la memoria a lungo termine. E non voglio pensare a cosa accadrebbe se mi facesse perdere pure la strada.


ARIETE
No, non te lo ha fatto fare tua madre, sei tu che l'hai voluto. Ora lascia perdere i capri espiatori e vatti a prendere quello che nemmeno tua madre può offrirti. Parola magica della settimana: supercalifragilistichespiralidoso. Da ripetere vorticosamente fino allo svenimento. Funziona.
TORO
Sei approdato in paese (leggi in senso metaforico, per cortesia) dove nessuno parla la tua lingua. No, fanno solo finta di non capirla: ti stanno studiando, per il momento. Ti fregeranno di ciò che ti meriti a breve. Non avere fretta è la parola magica della settimana, anzi, realisticamente parlando, è la parola dell'anno. 
GEMELLI
E' la quinta volta che ci provi, ma niente. Chi te lo fa fare di cercare di rapinare il cuore della tua antica metà di mela per trafugare il suo interesse verso altra, nuova, metà di mela? Non ne vale affatto la pena di manipolare gli altrui cuori. Pensa a occuparti del tuo come fosse un lattante indifeso. Parola della settimana, ovvero mantra da canticchiare sotto la doccia: tutto scorre. 
CANCRO
Non è strano che tu ti chieda chi te lo ha fatto fare, è strano, però, che tu te lo chieda dal momento che la risposta la sai già. Te lo fa fare, ti ricordo, il fatto che sai che non tutte le storie che cominciano in un modo finiscono nello stesso modo. Certe storie, tipo la tua, non finiscono, solo cambiano. E cambiare è sintomo di maturità, non di vecchiaia. Mantra della settimana: escifeliceescifeliceescifelice.


LEONE
Lunga lista "chi me lo fa fare?" del leone è indicatore di sua spiccata capacità di mettere in discussione sue decisioni discutibili e/o improbabili. La domanda è puramente retorica perché Leone deve provarle, le cose, tutte. Lo deve fare prima di scegliere. Grande intelligenza di leone soprattutto in questo periodo fa di lui un guerriero valoroso e indulgente. E' la persona perfetta da avere intorno, purché lui si faccia avvicinare. Parola magica della settimana: stand by me.
VERGINE
Chi te lo ha fatto fare di sbrigarti tanto quando te la potevi pure prendere comoda? La tua inconscia consapevolezza che prendersela comoda è solo il mantra della domenica. E poi il tempo è relativo. E tu sai come impiegare il tuo relativamente alle cose che te ne fanno perdere la concezione. Parola magica della settimana: dammi solo un minuto.
BILANCIA
Sognare che un giorno sarai il presidente del regno della bellezza giusta, della tolleranza assoluta e dell'empatia tra esseri viventi con un numero di bulbi piliferi variabile da zero a infinito, ne vale la pena. Ricordatelo quando qualcuno ride di te sotto i baffi. In realtà quel qualcuno sta mascherando l'invidia per non avere il tuo stesso mitico sogno. Mantra magico della settimana: I believe in human beings.
SCORPIONE
Ma chi me lo fa fare a faticare tanto per fare le cose che mi piacciono, a inseguirle insistentemente e a crederci fermamente pure quando non si fanno acchiappare e tantomeno toccare? E' il tuo debole per quelle cose belle in modo imbarazzante, per quelle cose morbide in modo insopportabile, per quelle cose che sono assurde eppure non potrebbero essere che così. La fortuna non è cieca e comunque non c'entra. La determinazione sì. E lei, infatti, è la parola magica.


SAGITTARIO
Chi me lo fa fare a non ammettere che io non sono fatto per la monotonia e la stanzialità, anzi sono fatto per le sorprese che ti cambiano la giornata e il nomadismo del pensiero che ti porta l'ispirazione? Il fatto che tu te lo chieda è uguale a 100 punti per te. Avanti, puoi rompere ciò che ti rompe e puoi pure far combaciare la tua vita con ciò che la tua vita vuole (com)baciare. Parola della settimana: fatalità.
CAPRICORNO
Chi te lo fa fare di avere paura delle onde quando puoi imparare a surfarle? Bravo, nessuno. Allora perché non cominci subito? Il primo passo sarà quello che segnerà la svolta. Fatti ogni tanto un esame del sangue, ma più spesso un esame di coscienza. Mantra magico della settimana da ripetere appena sveglio e col sorriso: se c'è rimedio perché te la prendi? E se non c'è rimedio perché te la prendi?
ACQUARIO
Chi te lo ha fatto fare di mangiare le caramelle senza sbucciarle? Te lo ha fatto fare il fatto che erano belle anzi bellissime. E te lo ha fatto fare pure il fatto che in fondo in fondo lo sapevi pure tu che erano troppo belle per essere semplicemente buone. Ne varrà la pena, comunque. Quando non darai loro un centesimo di fiducia, loro ti stupiranno. Parola magica della settimana: vai così che è una figata perché una storia così non c'è mai stata. Sì, Jovanotti, perché?!
PESCI
Chi me lo fa fare a credere che l'amore non corrisposto possa diventare corrisposto prima che finisca l'estate? Ecco cosa te lo fa fare: la consapevolezza che in amore e in terra le cose magiche accadono davvero se hai l'accortezza di non mettere paletti alla provvidenza. Mantra definitivo della settimana: sono predisposto al lieto fine e all'incipit che già dalle prime righe si capisce che la storia funzionerà.


martedì 3 luglio 2012

Che anno è, che giorno è? E soprattutto: a che ora finisce la pena dell'alma? Test psico-temporale (mah!)

Originariamente lo volevo chiamare semplicemente "Che anno è, che giorno è", poi ho deciso di aggiungere qualche dettaglio, dato che all'improvviso, mentre domavo i capelli con il pettine (operazione riuscita=miracolo), mi è venuto in mente uno scampolo di conversazione di ieri sera con amico Cancro, che disse dal nulla: "Ho la pena dell'alma". E io, senza proferire verbo onde non sminuire l'intensità del problema, prontamente pensai: "A che ora finirà?"
E quindi - siccome qui si gioca, perché questa è la funzione ultima di questo blog (giocare per alleggerire) - ho deciso di fare un test che abbia come punti di partenza: il concetto di tempo, la pena dell'alma, la quale non si bene cosa sia, sebbene ognuno sappia benissimo che forma abbia la propria. Oltretutto è un bel po' di tempo che non scrivo un test e non vorrei perdere l'abitudine, come dire la capacità di seguire processi logici. Inoltre è notte e quasi tutti dormono e io sono sveglia per scelta imposta dalla lentezza cui non riesco, a volte mio malgrado, a rinunciare. Sì, lenta e sveglia alle 04.11 di un lunedì normale, bendisposta verso tastiera/mondo/genere umano; rilassata, ispirata e pure un po' abbronzata - che non è variabile irrilevante - col venticello del paradosso che mi seduce, che dovevo fa'? Un test, naturalmente.


Test = gioco. Perché, come dicevo prima, ci sono dei posti in cui è bello giocare. Anzi in cui è più bello giocare. A me in questo posto piace un sacco giocare. Perciò dichiaro apertamente che questa non è la mia stanza dell'oroscopo, né quella delle riunioni di condominio con le stelle. Non è la stanza dei bottoni, la stanza in cui specchiarmi, non è la stanza dove amoreggio tra le righe con gli Scorpioni, gli Acquari e i Leoni. Non è la stanza dove dico alla Bilancia tutto quello che penso di lei; né quella dove continuo a spronare i Pesci a tirare fuori le unghie; non è la stanza dove mando a dire le cose ad un Toro smemorato o perseguito le Vergini. Non mi sembra nemmeno il luogo opportuno per darle "che se le ricorda" ai Gemelli (anche perché poverini non sono tutti uguali e non tutti se le meritano con la stessa frequenza e la stessa intensità); non è la stanza dei pettegolezzi con l'Ariete, né quella dell'empatia con i Sagittari. E' un posto come un altro per giocare, ma per me non è tanto un posto come un altro, perché non in tutti i posti mi sento a casa come qui.


Test psico-temporale quando c'è pena dell'alma.

1) Scusa, che ore sono?
  a) le 04.13 di lunedì 2 luglio 2012
  b) non oso immaginare
  c) il tempo è un concetto troppo relativo per essere misurato.
2) Con che frequenza soffri di paturnie improvvise?*
  a) ogni circa 23 giorni
  b) ma chi ti ha dato il via libera per scrivere queste stronzate?
  c) non specificato. Arrivano quando decidono di arrivare, in genere mi struggo ma solo per un po': ormai so che questa fase coincide con quella in cui risalirò il fiume controcorrente.
3) Se la metà della mela è vicina:
  a) lo capisco perché l'aspirapolvere è in funzione dalle 15 alle 16.30
  b) mi tocca guarda' Maria De Filippi e controllo morbosamente l'orologio in attesa che finisca il programma. Temo però che al suo termine, la metà della mela voglia fare commenti sui tronisti: quelli sono gli unici momenti in cui spero il tempo si dia una mossa
  c) il tempo svanisce e la pelle diventa morbida come le chiappette di un 3enne.
4) Che cos'è il tempo?
  a) tu sei una malata di mente
  b) è un carnefice che fa raggrinzire la pelle
  c) è la mia croce e non so stare al suo ritmo ma un giorno imparerò.
5) Quante tempo sacrifichi a cercare le risposte invece di passarlo a cercare le domande giuste?
  a) Tutte le domande hanno una risposta, pure le domande sbagliate
  b) E quali sarebbero le domande giuste?
  c) Da come hai formulato la domanda la risposta giusta sembrerebbe troppo. Ma io non credo effettivamente che sia troppo. Però penso che tu abbia ragione a dire tra le righe che dovrei passare più tempo a cercare le domande giuste. Per il momento provo a pormene di intelligenti, spero un giorno di scoprire che erano pure giuste.

* Se hai risposto C alla domanda 2, vai comunque avanti col test ovvero dammi un'altra chance.


MAGGIORANZA DI A - Tempestoso e tempista in senso poco metaforico. 
Se perdiamo l'orientamento temporale e tu sei nei paraggi, siamo in una botte di ferro. Tu però non ti senti in una botte di ferro pur avendo un controllo morboso di tempo e varie. Mettitelo in testa: il tempo passa, ma non è che lo devi pedinare per vedere cosa fa mentre ci lascia un po' più vecchi, un po' più saggi, un po' più cinici, un po' più sospettosi. Non lo pedinare quindi, anzi, prova a stare al suo ritmo senza che lui diventi la tua malattia. Per quanto il tuo sogno più grande sarebbe possedere un orologio con 6 lancette invece che 3, sei profondamente attratto da quelli che del tempo non è che se ne fregano - esso esiste pure per loro - ma provano a goderselo. E qualche volta ci riescono pure. Coraggiosi, pensi di loro. Perché anche tu non ti fai un po' di coraggio, esci dalla scientificità di una cosa che è meno scientifica di quel che credi e te lo godi? Pena dell'alma: qualcuno ci nasce e punto. Qualcuno pensa che io blateri. Tu non la temi, anzi la mortifichi ogni circa 23 giorni. Forse non è il trattamento che si merita: dimentichi che bisogna toccare il fondo per poter poi toccare le stelle.

MAGGIORANZA DI B - Bianconiglio. Essere realisti è una cosa, vedere sempre il peggio è un vizio che ti devi togliere. Sì, delle persone, molte, non ti puoi fidare, ma di altre cose puoi fidarti di sicuro. Del tuo intuito, per esempio, poi anche dell'istinto (ma con moderazione) e del tempo che porta via il presente e lo trasforma in memoria. E' vero che passando e lasciando vuoti e quesiti lui ti ha fatto diventare un cinico, però non devi odiarlo solo perché scorre così come natura ordinò che lui facesse. Quindi datti una regolata altrimenti starti intorno diventa insopportabile pure se hai un odore delizioso, un sapore che non ne parliamo e restiamo abbagliati quando i tuoi occhi penetrano i nostri occhi e il nostro pensiero. Prenditi il lusso di sapere che ora è facendo finta che non lo sai, non avere paura del poi, pensa semmai al come e al perché. La pena dell'alma esiste, ma spesso si presenta sotto mentite spoglie. Tu, se ti impegni, puoi riconoscere le spoglie in questione con largo anticipo. Impegnati. 

MAGGIORANZA DI C - Saltatempo che ti passa. Il giorno e l'ora saranno pure dettagli irrilevanti, ma ogni tanto chiediti "che anno è?" tanto per essere sicuro che non te ne sei persi (anni) per strada. Ché poi dopo cercare di recuperarli è inutile come cercare di convincere la dolce metà della mela che aver annusato un'altra mezza mela era solo per esorcizzare la solitudine. Sai bene che queste sono tutte stronzate e non ci crede nessuno, a meno che quel qualcuno non decida di crederti d'ufficio. Comunque il tempo non ti fa ammalare, ma delle volte accade il contrario: tu fai ammalare lui. Succede quando credi di avere un sacco di tempo da sprecare, altrettanto tempo per cincischiare e pure tempo per farti perdonare degli errori commessi. E lui, il tempo, soffre, meglio si contorce dall'amarezza. Sicuramente il tempo è tanto, però perché aspettare che arrivi il momento giusto quando il momento giusto è già questo? Sono tutte cose di cui sei maestro, ma non le dire in giro se poi non le sai mettere in pratica. Pena dell'alma: tappa obbligata per la tua trasformazione continua da bruco in farfalla, ovvero non sei autorizzato a lamentartene. Ogni tanto, comunque, controllare l'ora ti tornerà utile: saprai finalmente a che ora finisce la pena dell'alma.