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martedì 28 febbraio 2012

Libertà va cercando ch'è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta - Oscar, tappeto rosso e oroscopo a premi senza strascichi.

I film mentali esistono eccome. Però qui mica siamo solo dei maniaci sostenitori del pensiero selvaggio. E poi oggi vorrei essere coerente con ciò che predicavo all'inizio del 2012: semplificazione. Anche se la semplicità e le linee rette talvolta creano attacchi di panico. Accidenti. Riproviamoci, però, a semplificarci la vita: partiamo dalle relazioni. Sì, le relazioni. Anche quelle che non accettano divagazioni, vanno semplificate. Ora, però oroscopo.

Che oggi Charlotte dia spazio ad un po' di attualità. Potrei occuparmi degli stipendi troppo bassi, dei giovani troppo sfigati per non invecchiare prematuramente, del marine che, una volta tornato a casa è stato accolto dal compagno uomo (ohmiodiounmarinescheselafaconunuomo!!!!! Beh?! Libertà va cercando ch'è sì cara come sa chi per lei vita rifuta); ma anche del pino sopravvissuto allo tsunami o rggiungere l'apice dell'interesse imbattendomi in uno sketch di tutto rispetto: il barista che rovescia le birre addosso alla Merkel. I rigori negati però no, via.
Resterei in tema di film, visto che ieri era la notte degli Oscar. Naturalmente parlerò attraverso l'oroscopo perché mantenere un po' di leggerezza quando tutto intorno pesa è un ottimo modo per non gravare sull'umore, nostro e di chi ci sta intorno che magari ci vuole pure un po' di bene e si rattrista quando ci vede rattristati.
Lunedì (si fa per dire) = oroscopo.
Oroscopo di oggi = i premi che ogni segno si merita in base al suo modo di stare al mondo.

ARIETE
Essendo tu uno della categoria "quelli di poche parole e molti fatti", hai l'eccezionale dono della sintesi che manca, per esempio alla Bilancia la quale farebbe bene a venire a ripetizione da te così alzi pure due spicci con i quali riempi un quarto di serbatoio della vespa. Avendo dunque il dono della sintesi, hai vinto l'Oscar del miglior corto, riconoscimento che non è affatto di consolazione, anzi. Sei sempre sotto le luci della ribalta, ma appena appena verso sinistra in modo che le luci delle ribalta non ti accecano. Bravo: sei l'unico che riesce a dire con poche parole quello che gli altri non dicono con molte. E' per questo che il gran consiglio degli scorpioncini ti assegna pure l'oscar per il miglior corto animato. E' sulla fiducia perché: sappiamo che puoi guardare il mondo con gli occhi di un bambino, essere serio facendo il cazzone e farci divertire pure quando non sei in vena. A disegnare, tranquillo, imparerai.
TORO
L'abito non farà il monaco, ma fa il vincitore dell'Oscar migliori costumi. Nel caso specifico te lo sei guadagnato per le seguenti ragioni: i tuoi panni sono sempre appropriati; sobri se se è richiesto il sobrio, eccessivo quando l'eccessivo non affatica lo sguardo altrui; sei pure bravo a far vestire gli altri e, stando accanto a te, anche uno che nella boutique di Versace sceglierebbe l'abito meno interessante, riesce a trovare il buongusto. Inoltre sai portare le cose con una certa malizia, ecco perché portate da te le cose non sono mai come quando le portano gli altri. Insomma, sei uno stiloso, quindi 'sto premio dei costumi spetta a te all'unanimità. Ci tengo a precisare che tu non sei un monaco solo per l'abito ma anche per tutto il resto, solo che oggi si assegnano i premi e tu sei stato menzionato per i costumi quindi non si parlerà del resto. Anzi sì: con tutta probabilità nei prossimi giorni sarai terribilmente attratto da una metà della mela che non ha un filo di gusto estetico. Per dimostrare che gli opposti si attraggono il cosmo ha scelto. Surprise!
GEMELLI
Ti sei fatto bastare una canzone per convincere nell'ordine: 1) la dolce metà della mela a non mollarti per un altro, anzi a desiderare di passare con te il resto dei suoi giorni; 2) il tuo capo a darti un aumento riducendo il numero di ore lavorative; 3) i tuoi ex compagni di classe ad annullare la cena delle elementari perché sarebbe troppo triste parlare dei tempi in cui tutti voi avevate il moccico al naso e il triplo dei capelli; 4) tua madre a non chiamarti di mattina prima che suoni la sveglia per chiederti cosa vuoi a pranzo giovedì quando andrai da lei; 5) il capo-condomino a ridurre le ore di accensione del riscaldamento e aumentare il numero di rose viole nel giardino (rosa viola = incanto). Facendola breve, hai vinto l'oscar per la miglior canzone. Considerando che la canzone in questione fa miracoli, meglio di così non ti poteva andare. Soprattutto tenendo presente che nei prossimi giorni qualcosa che assomiglia al canto delle sirene è ciò che ti servirà per attirare a te le cose e le persone più interessanti e risolutive degli ultimi sei mesi.

CANCRO
So che niente dà più soddisfazione che svegliarsi un minuto prima della sveglia, ma anche vincere l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale non è male. La tua storia funziona bene: è umana, tenera, terrena, non nasconde le debolezze del genere umano, ne fa un punto di forza. Da come agiscono i personaggi si capisce che sbagliare non porta necessariamente a risultati rovinosi, ma insegna a crescere senza perseverare nell'errore. Ridiamo pure per un po', quel tanto che basta per appianare le rughe. Non perdiamo il controllo se guardiamo la tua storia, invece ci facciamo un bicchierino in più e sogniamo un sacco. E sentiamo tutti l'esigenza di chiamarti per aiutarci a venir fuori dagli intoppi che ci impediscono di mettere un punto alla nostra, di sceneggiatura. Quindi? Non ti disperare se il sistema endocrino manda in tilt il metabolismo. Smetterà.
LEONE
Hai vinto. Pure gli altri, certo, però l'Oscar per il miglior film è un'altra cosa. Siamo rimasti tutti a bocca aperta nonostante il soggetto apparentemente banale e poco musicale. Però la storia è piena di odori che non si vedono ma è come se si vedessero da quanto si sentono. Certo, il team di cui ti sei avvalso per la stesura del soggetto è un gran team, ma i meriti vanno a te e al tuo strambo modo di concepire i dialoghi. Noi che ti stiamo ad ascoltare ci chiediamo spesso alla fine di ognuno: "E quindi?" però ti continuiamo ad ascoltare e lo faremmo per ore. Poi non sappiamo mai cosa rispondere perché ci vengono le crisi d'identità e ci sentiamo degli scemi analfabeti che non riescono a mettere due parole in fila. Però siamo tuoi supporters, sostenitori o fan, scegli tu la parola che ti garba di più. Se parli in modo meno elaborato, magari un giorno si fa due chiacchiere alla pari.
VERGINE
Miglior trucco, il tuo. Talmente il migliore che si fa fatica a riconoscerti quando non esci acqua e sapone, cosa che comunque, succede assai raramente. In quei casi ti riconosciamo per l'odore di cassetto della biancheria di baita di montagna e per il modo in cui ci guardi tentando di spogliarci per arrivare al nocciolo. Noi esitiamo perché sei sempre pieno di trucco e quindi ci fidiamo poco, però in questi giorni tu ci dimostrerai che non ti trucchi solo per mascherarti ai nostri occhi, ma lo fai per sentirti più in pace con te stesso. Ora non mettermi il muso: questo è solo un oroscopo. Per farmi perdonare qualora ti avessi offeso, ti offro un bel vestito rosso fuoco da sirena per il red carpet. Che rossetto abbinarvi tu lo sai meglio di me. (Ora goditi la gloria del premio, ma quando ti passa, esci nature: ci piaci quando hai ancora il segno del cuscino sulla guancia).

BILANCIA
In questa ultima settimana ti hanno segregato un po' ai margini, ti sembrava che nessuno ti volesse bene, che nessuno avesse voglia di ascoltare i tuoi lamenti, che nessuno si accorgesse di te, dato che nessuno rispondeva se da te interpellato. Insomma, boarderline. Però bravo: non ti sei incattivito, non hai fatto tragedie, non ci hai fatto il malocchio, né hai spifferato i nostri segreti al nostro peggior nemico anche se ne avresti avuto tutte le ragioni. Hai invece contribuito a farci analizzare quanto siamo brutti quando manifestiamo indifferenza verso chi invece ci vuole bene e ci resta accanto mentre il fuori si sbriciola. Charlotte e gli scorpioni sono fieri di te ed è con immenso piacere che ti consegnano la statuina come miglior attore/attrice non protagonista. Ad maiora.
SCORPIONE
La statuina per la miglior colonna sonora va a te. Bravo. Sei appropriato nelle intenzioni e mai fuori luogo. A volte è il corpo ad essere anti-musicale, ma deve essere per il fatto che noi non capiamo il controtempo, ovvero il tempo che segui tu. Ci sono ottime probabilità che tu migliori e questa è una buona notizia. Altra statuina di cui potrai vantarti con i tuoi amici: miglior film straniero. Olé. Bella vittoria che significa: per parlare con quelli che non parlano la tua lingua, la tua lingua è il miglior mezzo in assoluto (purtroppo non è sempre vero il contrario. Evvabbè). Sul tappeto rosso indossa: scarpe tortura (così apprezzerai ogni singolo momento in cui non le avrai addosso) e vestito da principessa femmina ma non volgare. Se sei maschio, questa riga forse non ti interesserà, se ti interessa fatti sentire. Se lo fai con garbo risponderò.
SAGITTARIO
Per il tuo dono innato di ricomporre i pezzi, anche quelli più piccoli ma non insignificanti; per il modo di incastrare i tasselli del tempo e del destino facendo sembrare tutto più bello e più semplice di quello che è; per il modo fluido di incollare i frammenti tra loro incompatibili e per il sorriso sulla bocca con cui fai tutto questo facendo funzionare anche qualcosa che sembrava non lo avrebbe fatto mai, tu hai vinto l'Oscar del montaggio. Ho la sensazione che, entro domenica, non avrai più bisogno di raccogliere briciole e pezzi di cuore, di pane, di futuro dal pavimento, perché tutto prenderà una forma propria. La forma in questione sarà di tuo gradimento e noi siamo felici perché qualcosa di tuo gradimento tu te la meriti davvero. A proposito di forme: chi nasce tondo non può morire quadrato.


CAPRICORNO
Per la capacità che dimostri di rendere eterni momenti, luoghi, parole, situazioni, ricordi, a te va la statuetta della miglior fotografia. Sai dove farci guardare per rendere l'idea; sai quali sono i dettagli che noi dovremmo notare, ce li fai notare e ci fai venire i brividi sulla schiena; sai quand'è il momento di allargare la visuale, così ci fai vedere le stesse cose, da lontano o da vicino in base alla reazione che vuoi provocare in noi (piantarello sincero, lacrime di coccodrillo, nostalgia, felicità che tu esista da qualche parte nel globo anche se non ti lasci accarezzare manco da addomesticato). Ecco, per tutte le ragioni di cui sopra il premio va a te. E al tuo modo adorabile di guardare le cose e di farcele guardare affinché possiamo sapere/sentire di più, più forte, più a lungo. Oggi, domani e, perché no, forever.
ACQUARIO
Per i fuochi d'artificio che sentiamo quando ci fili, per le impennate che fai su due ruote, per le pettinature ardite che ti rendono una mezza mela ambita, per il modo in cui fermi il tempo quando il tempo è da fermare e per come sbatti la porta in faccia ai giorni un po' così, per il tuo modo di far uscire il fumo dalle orecchie quando ti arrabbi ma non lo vuoi dare a vedere, ma ci fai capire comunque che dovremmo tacere invece di sparare minchiate e per il fatto di trasformare il nemico lievito in qualcosa di più amico per tutto il genere umano, ti meriti la statuetta più stratosferica: quella degli effetti speciali. Tu, mai banale Acquario, supererai tutti gli intralci dei prossimi tre giorni con un'apertura alare che tua madre non sapeva di averti fornito.
PESCI
Miglior attore/attrice protagonista. Yeah! Considera che il tuo compleanno non c'entra niente, quindi questo non è un regalo: è proprio un premio alla bravura, alla tua capacità di immedesimarti negli altri mettendo anche le loro scarpe più scomode o più logore, anche quelle strette e killer; per la tua faccia un po' impunita che si plasma alla perfezione in base alle circostanze. Il premio ti spetta anche perché hai imparato a lasciarti andare e ad uscire dal ruolo di perfettino che ti eri cucito addosso non si sa per quale ragione. Le parrucche e le sovrastrutture servono solo per i ruoli estremi (testimone di nozze, Crudelia Demon, vigile urbano e simili), quindi non ti ci abituerai o la tua divina spontaneità sarà meno accogliente e rassicurante per noi.


giovedì 23 febbraio 2012

Cara Mara, rimanerai sempre nel mio cuore e altre frasi non fatte per l'eternità. Oroscopo epistolare.

I giorni un po' così servono sempre. E' un po' come rinascere. E vivere meglio prima che si presenti un nuovo giorno un po' così. Passerà pure lui. Nel frattempo - tra un giorno un po' così e un altro giorno un po' così - si può vivere alla grande, provarci, saltare di palo in frasca, ridere, sbagliare, chiedere scusa, dire ho fatto tardi, ma meglio tardi che mai. Danzare. Testarsi. A tal proposito nei giorni scorsi mi sono prestata a fare il "Test della personalità", che mi è arrivato via mail. Per essere onesti il test in questione fa parte di quel genere di mail che poi vanno rispedite ad altre 150 persone entro le 24 ore successive, sempre che uno non prenda in considerazione l'idea di lasciare 'sta terra prima di quando non sia scritto nel proprio destino. Comunque, un po' per scaramanzia, un po' perché era il test del Dalai Lama, mi sono prestata a scoprire che tipo di personalità io abbia ed è emerso quanto segue.
Nella mia vita secondo il test le priorità sono:

1) Orgoglio
2) famiglia
3) carriera
4) denaro
5) amore.

I vostri commenti a riguardo non sono graditi e comunque non sono per niente d'accordo con il risultato del test. Sono una scorpiona e l'amore alla posizione numero cinque senza manco una medaglietta di bronzo non mi va bene. Lo dimostrerò con l'oroscopo. Sì, oroscopo dell'ultimo giovedì di febbraio 2012. Ed è già il momento dei pesci. 
A dimostrazione del fatto che l'amore conta, vi scrivo una lettera d'amore per uno. Così vi aiuto nel caso in cui abbiate perso le parole, o almeno quelle giuste. (Potete sentirvi i destinatari della lettera, potete invece comportarvi come i mittenti, insomma fate come mi pare: oggi gli scorpioni sono piuttosto affabili. Sarà per il fatto che ancora dormono).

ARIETE
Mi dispiace devo andare: il mio posto è là. Il mio amore si potrebbe svegliare chi lo scalderà. Già, vado, però è stato un piacere conoscerti. Però vado adesso. Perché adesso ho capito tutto. Ho capito dove devo stare, quindi non mi chiedere di aspettare. La torta Sacher cominciata te la lascio così domani quando ti svegli hai qualcosa di dolce da masticare. Se mi chiami infame, ti capisco, ma se me lo ripeti ad oltranza non accetto. Ho avuto le mie ragioni. Resti comunque una persona yeah, ma c'è una persona assaipiùyeah che devo inseguire. Provare, almeno, devo. Nun t'arrabbia.
TORO
Querido/a, ti ringrazio. Se non ci fossi a tu a salvarmi dalla parte più spaventosa di me stesso, sarei nei guai molto più spesso. Invece grazie a te riesco a scamparla, inoltre torno in me, non faccio danni, anzi solo cose positive. Vicino a te profumo di buono e anche il mio sapore migliora come se io fossi un pecorino stagionato la cui bontà si misura con il tempo che passa. Ecco, così ti dico grazie. Non lo faccio quasi mai, ma oggi mi va così. Ti bacio stretto. Ma non ti presso (ormai lo so che il toro lo devo prendere per le corna). 
GEMELLI
Sì, ti amo più del cacio sui maccheroni, più del piumone che mi abbraccia la mattina, più del tè coi biscotti, più delle mie scarpe con le zeppe. E' vero, a volte non riesco ad usare le parole che vorrei, ma oggi ce l'ho fatta. Il merito è tutto tuo: oggi più di ieri, mi hai ispirato. Oggi sarò in balia dell'ispirazione e farò cose bellissime e le dedicherò tutte a te. Ora però, se non ti dispiace, puoi preparare il sughetto per pranzo? Con tutta questa ispirazione non ho tempo per le cose della terra. Giuro che ricambierò con linfa per il tuo cuore. Ti aiuterà a scalare la pianta di fagiolo che ti porterà al cielo a riprenderti i tuoi sogni che gli unicorni ti hanno rubato. Ci vuole solo un po' di immaginazione, lo so che ce l'hai...

CANCRO
Anche se qualcuno dice che tutto l'amore del mondo non ci salverà, io credo che invece lo farà. Vedi, mia fragolina di bosco (o mio zuccherino filato), da quando ho fatto pace con te ho fatto pace anche con  il mio ascendente, con gli scorpioni di Charlotte, con quelli del condominio che mi angosciano con i quiz di Canale5, ho fatto pace con il primario, con il primo della lista e con i principali elementi della mia città con i quali ero in guerra aperta. Ho capito che è tutto merito tuo e, anche se prendere decisioni per l'eternità mi fa abbastanza terrore, penso che per te potrei fare un'eccezione. Ora però, se te ne vai rovini tutto. Dai, vieni qua e dammi un bacino.
LEONE
Finocchietto mio, non ho tempo da perdere dietro a roselline e fiorellini, tu? Bene, siamo d’accordo. Basta con cornicette e trine: nei prossimi giorni restiamo nudi e crudi a prendere la tintarella di luna. Solo così potremo esprimere l’essenza assoluta e vagamente brutale che mormora dentro di noi ma che non riesce ad esprimersi del tutto finché non siamo una cosa sola. Quando siamo una cosa sola arriva pure la fortuna e chissenefrega del lavoro e del posto fisso. Ah! Invecchiare non mi fa paura manco un po'. Ora ti saluto perché sto diventando diabetico.
VERGINE
Premessa: a 15 anni, quando il fidanzato mi mollò desiderai che si facesse prete così non avrei dovuto fare i conti con l'umiliazione da confronto con la prossima fidanzata. Ora sono molto più saggia. "Carissimo, non me ne frego se mi hai lasciato, è ovvio, però se scegli la vita monastica dopo aver condiviso parte della tua vita con me, mi butto dalla finestra senza manco fiatare". "Mia cara, solo il tempo mi ha detto la verità e solo il tempo la dirà anche a te. Non c'è niente di insormontabile in questa vita. Stai serena, fatti due risate, statte zitta più spesso, mangia meno porcherie. L'equilibrio è in arrivo: nel frattempo goditi l'attesa, le sorprese e dimentica le cose che vanno dimenticate tipo me. Amen".
BILANCIA
“Veramente ricco è soltanto colui che possiede il cuore di una persona amata” diceva Greta Garbo. Tu sì che lo sei. Ma allora perché, mia adoratissima pizzettina con la mortadella, ti senti perennemente insoddisfatta? Non credi che sia arrivato il momento di affrontare la questione solo a tu per tu con quella parte di te che sveli agli altri solo sotto tortura? Perché, ciccina bella, non abbandoni il tuo cuore affinché io, passando per caso sotto casa tua non lo trovi e me ne impossessi e me ne prenda cura finché avrò la forza per farlo? Guarda che Luna. Perché, mentre rifletti, non scendi e mi fai ballare un twist? Dai, ti prego, ti prego. 
SCORPIONE
Fammi il favore: abbassa il ronzio del cuore altrimenti non sento bene ciò che mi dice la ragione. Incredibile, no!? Una volta ogni tanto anche io ascolto ciò che ha da dirmi (la ragione). Poi, se Charlotte, gli scorpioni, gli ascendenti, i fidanzati degli scorpioni pensano che siano cose sagge, allora cerco di seguire alla lettera le sue istruzioni. Il problema è che la maggior parte delle volte il ronzio del cuore fa contatto e sento solo quello, ma il problema vero è quando tutto va in cortocircuito. Allora mi chiedevo: ma devo chiedere perdonoperdonoperdono per questo oppure capita anche ad altri? Abbi pazienza, ciccinis, se non so come funziona l'amore: sto studiando il libretto di istruzioni e finché non arrivo alla fine rischio di sbagliare (però tu non mi lasciare).
SAGITTARIO
Cara mamma, quel brutto e cattivo mi ha lasciato perché dice che sono una viziata e polemica. Non è vero: è lui che mi ha fatto diventare così, perché finché stavo con te tu mi trattavi come la principessa sul pisello invece lui mi trattava come se fossi una persona qualunque. A me non bastava, quindi, mamma eccomi qua a chiederti: e adesso? Tu mi dicevi fatti trattare come una principessa, lui non mi trattava come una principessa, io me ne sono andata, però adesso non sono mica tanto sicura di aver fatto bene. Sai che ti dico, mamma? Che io torno lì, da lui: la vita da principessa è noiosa per me. E i vestiti da principessa scomodi. Alle principesse non è concesso sbagliare. E allora che si vive a fare? Comunque, mamma, ti voglio bene.


CAPRICORNO
Tesoruccio, non solo non ho voglia di scriverti una lettera, ma non ho manco voglia di andare ad imbucare quella che C. & ss. hanno scritto per me. Temo di commettere qualche errorino e non un errorino di ortografia o una acca di troppo: ho paura di sbagliare il modo di rapportarmi con te. Se faccio il pasticcino mi dici che sono moscio, se faccio il duro mi dici che sono uomo crudele e senza cuore. Lasciamo stare la lettera: vieni qua, vicino a me. Voglio avvolgerti nella mia sciarpa e farmi avvolgere dal tuo profumo esotico che per me sa sempre di casa. Necessito di contatto, non di parole. Meglio, no?!
ACQUARIO
Carissimo tu, non so più come chiamarti perché da settimane non ti riconosco. Ho provato a fare finta di niente ma non funzionava. Perché mi sento a disagio con te, cosa che prima non succedeva. Sei andato, tornato, inciampato, ti sei rialzato. Ora vorrei sapere quale sarà il giorno in cui ti rilasserai, perché se continui così mi metti in agitazione e stare in agitazione mi spinge alla fuga. Ma io non vorrei scappare da te soprattutto perché non saprei come muovermi in tandem se sono da solo a pedalare. Il mondo è tentatore; alcune mele sembrano buone. Ma questo non è un ultimatum: è il mio modo per dirti che mi manca pedalare tutto il giorno con te. Gli svaghi costano, ma tu sei di più. Tuo Acquario.
PESCI
Cara Mara, rimarrai sempre nel mio cuore in quanto sei la principessa del castello che io, con le mie mani grandi, ho liberato dall'incantesimo. Sarà pure per via del fatto che mi sono tatuato il tuo nome sulla coscia destra, perché ho piantato rose rosse sul terrazzo per farti piacere e perché ho il tuo odore in formato spray da vaporizzare sul cuscino. Ecco cara Mara, per tutte queste ragioni sei e sarai sempre nel mio cuore anche se continuerò per il resto dei miei giorni a rifiutare una scimmia come animale domestico e un piercing all'ombelico come fedina d'amore. Ti supplico (esageriamo): voglimi bene così come sono, così come io voglio bene a te così come sei. Cioè prepotente, un po' invadente, ma talmente cerebralmente magnetica per il mio ascendete che di comune accordo abbiamo deciso che il resto non conta.


venerdì 17 febbraio 2012

Come un soldato dell'89 e altre metamorfosi.

A. - Ciaoooooooooooooooooo! Oddio: sembri un soldato dell'89.
Charlotte e gli scorpioni - Ciaaaaaaaaaaaaaao! Grazie, qualunque cosa tu abbia voluto dire, lo prendo per un complimento.
A. - Veramente, sembri un soldato dell'89.

Charlotte sente il petto gonfiarsi; questo è un complimento: A. mi ha tolto 8 anni. Gli scorpioni però tirano il freno: per una del 2005 uno dell'89 è un vecchio. In realtà voleva dire sembri un soldato della prima guerra mondiale ma la sua testa da 7enne non arriva a pensare tanto indietro nel tempo. La fine degli anni '80 è già una roba da Matusalemme. Calma.

A. - Mio nonno è morto.
C. & ss. - Nooo! Mi dispiace, piccoletta.
A. - E il mio criceto sta male.
C. & ss. - Ossignore: si direbbe che hai Saturno contro. Forse è meglio non uscire questi giorni.
A. - No, il criceto ha mal di pancia, io pure ce l'ho. Però oggi gli abbiamo fatto il brodino. Lui provava a berlo, ma beveva beveva e il brodino restava sempre lì.
C. & ss. - Mica glielo hai messo nel piatto?
A. - Nooooooooo! E' buffo: lui non è capace di mangiare il brodo, io però lo aiutavo.
C. & ss. - Devi avere pazienza con quelli che non sanno fare le cose. Se non sanno fare una cosa non significa che siano stupidi. Comunque brava che ti prendi cura di quelli che non possono prendersi cura di loro stessi. Ma scusa, il nonno è passato in secondo piano di fronte al criceto malaticcio?
A. - Che c'entra. Sono triste, io. Il nonno è andato lontano: in Paradiso.
C. & ss. - Starà bene, in buona compagnia.
A. - Lo so. Ma il criceto invece se ha mal di pancia sulla terra, soffre e basta.

Charlotte & co. vorrebbero sciogliersi in un pianto a dirotto. Ma di fronte a questo tesorino per modo di dire non ci si possono permettere passi falsi, lo sanno tutti. E' tempo di sfoderare la freddezza del soldato dell'89.

C. & ss. - Cavolo, piccoletta, quanto sei saggia.
A. - Perché mi guardi con quegli occhi?
C. & ss. - Ho solo questi, A., mi dispiace. Cos'hanno che non va?
A. - E' che mi guardi un po' così.
C. & ss. - Ti guardo come ti guarderebbe un soldato dell'89.
A. - Vabbè, però...
C. & ss. - Però cosa?
A. - Mi puoi dare un bacino?
C. & ss. - Certo, aspetta che mi metto le scarpette.
A. - Aspettaaspettaaspettaaspettaaspetta! Che cos'è questa cosa sull'alluce?

A lei non sfugge niente. Le potrei chiedere se mi sono fatta bene la ceretta, se lo smalto secondo lei è da cambiare o posso rimandare la manicure di qualche giorno. Poi le potrei chiedere se mi trova ingrassata o sciupata, se oggi ho più o meno occhiaie di ieri e se devo farmi il trapianto del collo del piede. Potrei. Ma non lo farò perché ho paura di sentire le risposte: oggi tutto, ma non la verità.

C. & ss. - Si chiama callo.
A. - E' come un ossicino in più, ho capito. Lo posso toccare?
C. & ss. - No, ma che me lo chiedi a fare? L'hai già toccato.
A. - Che schifo. Ce l'ha anche mia nonna.
C. & ss. - Che coincidenza. Scommetto che è dell'89 pure lei.
A. - Boooooooooooooooh. Ora lo chiedo a papà.
(C. & ss. - Papà non verrà, come te lo devo dire?)

Charlotte e gli scorpioni hanno paura di A., e questo forse spiega gli occhi un po' così. Questi occhi da soldato dell'89, un po' triste perdipiù, guardano questa creatura divina e, mentre lo fanno, accettano automaticamente l'esistenza del diavolo su questa terra. Cosa riuscirà ancora ad uscire dalla sua bocca? Scappiamo in sala prima di perdere anche l'ultimo briciolo di autostima.
A. - Che c'è?
C. & ss. - Sono in ritardo: devo andare in sala.
A. - Nooooooooooooo, le altre sono tutte qui, resta con me fin quando papà non arriva.

Papà non arriverà, piccola A., arrenditi al fatto che diventerai una bambina che dovrà cavarsela da sola. In questo mondo crudele e ingiusto tu, comunque, te la caverai meglio di me. Non c'è dubbio. Tu non avrai paura di dire la verità; non ti preoccuperai se le tue parole arriveranno come pugnalate in piena pancia quando la tartaruga dorme; tu non farai finta di capire se non hai capito; non dirai sì se pensi no, non abbasserai lo sguardo se qualcuno ti guarderà troppo a lungo. Tu non dirai buono se è cattivo, bello se è brutto, giusto se è sbagliato, sempre se è mai. E i se non saranno un dilemma, mentre i quindi arriveranno da sè.

C. & ss. - Ti sei accorta che ho tolto la giacca mimetica? Sono ancora un soldato?
A. - Ma nooooooooooooooooooooooo. Ora sembri una ballerina bella.
C. & ss. - (Scorpioni, non chiedetele di che anno. Ormai conosciamo la sua idea di tempo ed è controproduttivo - ops controproducente - mettere il dito in una ferita aperta). Sono commossa, tesorina: tuo padre è arrivato. Ciao, piccola A., anche per oggi ti è andata bene.

E, tutto sommato, è andata bene anche a me. Da lunetta che ero, sono diventata un soldato dell'89 e, dopo l'ultima metamorfosi o presunta tale, ero un qualcosa che assomigliava ad una ballerina bella.
Poi mi è andata bene perché: ho capito che la verità non fa venire l'orticaria e che mentire a fin di bene è a fin di bene un par di palle. Ho capito che, se sei triste, sei triste, quindi non dire che sei felice. Che se non ti va, puoi dire no e se ti va ancora puoi dire ancora. E basta.
Ho capito che il valzer degli addii si impara danzando e che prendersi cura di quelli che non si prenderanno cura di te è una medicina. Ho capito che la malinconia ad un certo punto arriva al mare e si perde e che tu ti ritrovi, pure sei un disastro totale, che il tempo stringe e i bilanci trafiggono la tua idea di eternità. Che parlare di cose tristi attutisce la tristezza e che non è colpa tua se un giorno ti svegli e sei un po' così, quindi guardi tutti un po' così. Che le responsabilità vanno prese e i rischi messi in conto. Che le lacrime dietro un sorriso le vede solo la mamma e che lei, alla fine, c'è. Anche se tu sei un impiastro di donna o un aspirante uomo, un potenziale genio o un conclamato scemo. Che stare soli a volte porta bene e che essere superstiziosi porta male. Soprattutto di venerdì 17.
Che senza A. non mi sarei fatta questo viaggio mentale senza colonna sonora e che è un peccato che da grandi si perda la spontaneità. Che se distruggi l'autostima poi la ricostruisci e che distruggere è un punto di partenza più che un punto di vista.

Cara A., quando la mia vita starà per prendere una piega troppo superficiale ti verrò a cercare per fare due chiacchiere. Faremo finta di essere ballerine grandi o soldati in trincea; ad una certa ora faremo merenda e poi prepareremo la merenda per il criceto e vedremo se finalmente ha imparato a mangiare da solo e se anche un criceto può, in questo mondo capovolto, sopravvivere al mal di pancia.
Però i muffin non glieli diamo più, va bene? Papà ha detto che il veterinario è stato categorico.
Con affetto, tua C. & ss. 


lunedì 13 febbraio 2012

Se lo dici con un fiore non sarai travisato. E non prenderai travi in faccia. E San Valentino non c'entra, giuro. Oroscopo.

Parlare crea malintesi. Se le tue parole sono state travisate, in genere ne aggiungi altre per spiegarti meglio e, se ti va bene, la situazione peggiora. Se invece sei sfortunato, degenera. Dipende dalle parole, sì. E dal messaggio che devi trasmettere. A titolo informativo, non sono solo i messaggi infausti o nocivi alla stabilità emotiva e alla salute mentale quelli che vengono travisati. Infatti il problema vero si pone quando vengono travisati anche i messaggi più spontanei e dolci e carini. Io celebro sempre il silenzio come strategia anti-malinteso e credo che il concetto sia stato metabolizzato da tutto il genere umano. Però non si può essere ripetitivi. Può accadere che uno, in barba alla bellezza del silenzio, si voglia esprimere, voglia esternare, ribadire concetti e sottolineare l'importanza di punti chiave. Come farlo, quindi, senza essere crocifissi per aver pronunciato la parola sbagliata? Come fare ora che la neve si sta sciogliendo e quell'essere tutti un po' più umani e tutti un po' più uguali svanirà insieme ai metri cubi di ghiaccio che hanno ricoperto strade, città e i nostri marones?
Su suggerimento degli scorpioni Charlotte consiglia quanto segue: dillo con un fiore. 
L'idea è scaturita dalla lettura de "Il linguaggio segreto dei fiori", primo romanzo di Vanessa Diffenbaugh che, nel giro di pochi mesi, è diventato un caso editoriale. Non parlerò del libro perché, se volete, lo trovate in libreria. Potrebbe piacervi. Ad ogni modo non stiamo qui a vendere libri. Perché se stessimo vendendo libri avrei come minimo qualche banner pubblicitario sulla homepage del blog e potrei dunque, spassionatamente, suggerire in quale libreria andare a comprare il libro. Ma non ve lo dirò per evidenti ragioni.

Ecco i vantaggi di dirlo con un fiore:
1) fai felice quello che riceve il fiore perché probabilmente è ignaro del messaggio di cui il fiore si fa portatore (in pochi conoscono il linguaggio dei fiori);
2) le tue intenzioni non possono essere travisate, perché ogni fiore vuol dire una cosa sola e, anche se ne vuole dire più di una, sono tutte molto vicine tra loro;
3) prendi due piccioni con una fava visto che è San Valentino. Dunque, se ti piace celebrare la festa che mercifica l'amore trasformandolo in una dimostrazione di affetto che si misura in baci di cioccolata e mutande con i cuori, con un fiore fai di sicuro un figurone. Se invece non te ne frega niente di San Valentino, perché credi che l'amore e i baci di labbra non possano essere confinati ad un solo giorno dell'anno, puoi comunque regalare un fiore, perché regalare un fiore è un gesto carino e romantico. E fa sciogliere chi lo riceve. Se tutti regaliamo un fiore magari pure la neve si scioglie. Ma non dite a mia sorella che sto cercando di corrompervi a commettere questo atto brutale perché A. (pesci) ovvero mia sorella, non me lo perdonerebbe mai. 
In assenza di Arianna che avrebbe sicuramente fatto un servizio fotografico ben più degno della mia selezione, dovrete accontentarvi della mia selezione. Vi anticipo dunque un giacinto viola che, nel linguaggio dei fiori sta per: perdonatemi, vi prego. 

ARIETE
Se regali un cespo di lattuga dichiari apertamente la tua freddezza di cuore, quella che vorresti ma non puoi. Non ti stupire se ti rispondono con una lavanda che è roba che il tuo cassetto della biancheria gradirà, ma forse tu meno ora che sai che significa diffidenza. Fatti conoscere per quello che sei e dona un po' di menta piperita, cioè calore di sentimenti e ti pioveranno dal cielo rametti d'alloro. Che come puoi immaginare significano gloria e successo. E' quello che vuoi? Già. 
TORO
Stai attento (rododendro): la festosità (prezzemolo) che manifesto quando ti incontro senza appuntamento è più volubile (rapunzia) di quanto credi. Ma se giuri che tra me e te non si metterà mai in mezzo un albero di giuda (tradimento, che te lo dico a fare), allora sei il benvenuto (glicine) nel mio mondo incantato e pure in quello terreno, ovvero quello dei problemi che non saranno mai insormontabili se noi due siamo uno. Toro, maestro di vita. Un filo sdolcinato, ma non diabetico. 
GEMELLI
Scendi (polemonio azzurro) dal tetto, per favore. Non fare gesti inconsulti (e non spalare la neve addosso ai passanti ché se li uccidi sono cavoli amari). Non vengo a cercarti per questioni di carità (rapa): tu solo al mondo mi fai tornare alla spensieratezza dell'infanzia (primula comune) e curi tutti i miei patemi di cuore (mirtillo), anche quelli che mi infliggi tu stesso. Smettila, comunque, di infliggermi patemi o te ne pentirai amaramente (non c'è un fiore per questo: faglielo leggere tra le righe).

Painting by Arianna Caroli
CANCRO
Lasciamo stare rabbia e invidia (peonia e mora) per un po'. Te lo dico sinceramente: ho fiducia (passiflora) che non mi farai tuo prigioniero (fiore di pesco), ma anzi so che mi lascerai libero di commettere gli errori che mi servono per capire che il mio cuore più il tuo cuore fanno un cuore puro. So pure che mi salverai da me stesso qualora ne dovessi avere bisogno, ma questo te lo dico a parole visto che il fioraio già mi sta maledicendo per i salti mortali che gli sto facendo fare per dirti queste cose con i fiori invece che con un bigliettino rosa vicino alla tazzina del caffè.
LEONE
Ti consiglio (rabarbaro) di procurarti un bel vaso spazioso all'interno del quale dovrai inserire un centinaio di rose di tonalità che vanno dal rosso (amore) al rosso scuro (bellezza inconsapevole). A quel punto sarà difficile non montarsi la testa, ma tu rimarrai discreto (fiore di limone) e ti tratterrai. Tratterrai anche un secchio di lacrime (enula campana): rappresenterebbero la gioia di chi ha finalmente la prova che questa non è una passione fragile ed effimera (azalea) ma un bel cactus, che, chi l'avrebbe mai detto, vuol dire amore appassionato. Ora cosa aspetti a stringerti a lui/lei (veccia) sulle note di una colonna sonora che ammalia (avena comune)?
VERGINE
Sono innocente (margherita) e di certo se mi continui a trattare come uno stupido (melograno) smetterò di avere voglia di dimostrartelo con tutte le mie energie da mattina a sera. Non oggi, comunque: oggi riproverò (liatride) perché la tua delicata bellezza (ibisco) mi fa dimenticare le desolazioni (anemone) a cui è soggetto in questo mondo narciso uno che è un vero cavaliere (come me) anche se non ha il cavallo ma tanta galanteria (aconito). Se nessuno ti regala niente, fatti mandare dalla mamma un mazzo di amarillidi che sono il tuo modo di dire al mondo: io sono fiero di essere vergine.


BILANCIA
Con l'incantesimo (amamelide) che mi ha fatto non riesco più a capire se la tua purezza è pari alla tua bellezza (fiore d'arancio) o se è solo bellezza noncurante (trachelio). Ultimamente mi sembra più la seconda, ma sono certo che mi sbaglio dato che ho alzato un po' troppo il gomito e ho finito per perdermi tra le paranoie. Non per questo sei autorizzato a pensare che io sia di valore modesto (viola): infatti sono di valore inestimabile e te lo dimostrerò quando smetterò di fare lo stupido (melograno) e mi ingegnerò (geranio edera) per dirti con un fiore che il tuo fascino è radioso. Ranuncolo. Ora sì che sei mia. 
SCORPIONE
Anche se ti servirebbe un po' di lungimiranza cioè un bel po' di agrifoglio, con tutta probabilità riceverai una camelia (il mio destino è nelle tue mani). Ti sentirai caricato di eccessiva responsabilità e manderai il mittente dal fioraio a cambiare il suo dono con una dafne (non ti vorrei in nessun altro modo). Se ti regalano invece un amaranto perché ti augurano l'immortalità rispondi chiaramente con una composizione di pioppo bianco e vischio, a significare che ti ci vuole tempo prima di superare tutti gli ostacoli. Ma che poi li superi e nel frattempo apprezzi di essere circondato da persone così deliziose. Per dirlo devi trovare un gelsomino di notte (solanum jasminoides). Di fronte a una rosa viola (incanto) tutti i tuoi sforzi diventeranno vani, ma tanto le rose viola sono rare e quindi...
SAGITTARIO
La tua bellezza capricciosa (scarpetta di Venere) mi ha scocciato. Io voglio rose balsamine, cioè, volendo dirla come mangio, semplicità. Basta pippe mentali. A me non basta che mi pensi (trifoglio), io voglio che lasci le tue false ricchezze (girasole) e le tue superstizioni (iperico), perché è tutta una fesseria quelli dei gatti neri che portano sfiga. Sarò di certo di buonumore (stella alpina) quando implorerò "nontiscordardime", perché già so che non mi dimenticherai per una ragione suprema: noi due abbiamo tutto il potenziale per essere una bella fragola (perfezione) e un giorno riusciremo pure a dimostrarlo a noi stessi.

CAPRICORNO
Per me sei come un vino da meditazione (abutilon): quando sono con te mi sento io, quello vero. Non l'io perfetto (ananas) per il quale mi spaccio quando sto con gli altri. I dolori (aloe) se ne vanno, e smetto addirittura di essere misantropo (cardo campestre) e presuntuoso (bocca di leone). Quando sto con te sto così bene che mi capita di pensare: seppellitemi tra le bellezze della natura (caco), la beltà assoluta io l'ho sperimentata già. Il concetto è chiaro, Capricorno: ora non esagerare. Accetta però un'angelica da Charlotte. Vuol dire ispirazione.
ACQUARIO
Tra il rimorso (lampone) e l'immaginazione (lupino) scelgo l'immaginazione. All'indiscrezione (fiore di mandorlo) preferisco il rossore (maggiorana) di cui si colora la mia pelle quando ti vedo arrivare bello/a così come sei (ibisco). E' naturale che io mi senta forever25 (croco) quando ti ho vicino anche se tu sei perplesso/a (damigella). Comunque non mi arrendo, anzi ti darò una stella alpina, ovvero la dimostrazione del mio nobile coraggio e capirai che il mio sentimento è puro (stella di Betlemme). Sarà allora che io e te - dopo le mie proverbiali faticate - potremo finalmente metterci in attività (timo). Ce ne vuole di pazienza nella vita. Sì, assai.
PESCI
Questo amore segreto (acacia) non può più essere taciuto. Prendi l'iniziativa, Pesci con: a) una lettera d'amore; b) un agapanto che vuol dire la stessa cosa. Se credi che non la/lo convincerai, rassicurala/o: non voglio un figlio (frassinella) entro il 2012 (sarebbe anche un bimbo prematuro), mi basta che tu non mi sia più indifferente (iberide), anzi sarei felice se mi garantissi piaceri duraturi (cicerchia a foglie larghe) e nuovi inizi (narciso). Se vuoi centrare il bersaglio, lascia perdere il punto dei piaceri duraturi. Verranno di conseguenza, se son rose, ovvio.



giovedì 9 febbraio 2012

Metti una sera a cena (e oggi nel carrello). L'oroscopo che ti nutre nelle emergenze.

Pensavo che a quest'ora sarebbe stata solo un ricordo. Col cavolo. La neve resiste. Ghiaccia, non molla manco un po'. Lasciamo stare il freddo. Che uno all'inizio sì che è felice, però ad una certa basta. Su questo, a parte qualche fomentatissimo, siamo tutti d'accordo. Sono d'accordo anche io che oramai ho le gomme da neve e con la mia scaldapizzette col cambio automatico sarei pronta ad affrontare qualunque sentiero innevato. E comunque preferisco andare a piedi, sempre per la faccenda universale number one: essere forever25. Mi limito ad usare la scaldapizzette per fare un chilometro al massimo e andare: 1) a lezione di danza ora che finalmente la ruspa ha sgomberato la strada e si può parcheggiare la macchina in un luogo che non sia il centro della carreggiata;
2) in centro la sera, quando ho voglia di uscire, perché ritornare a casa di notte col buio e il ghiaccio è un pensiero troppo amaro;
3) all'ipermercato, perché poi con i pacchetti, il vento, la neve e il ghiaccio la passeggiata cambia nome in lavori forzati.


Fermiamoci al punto 3, ovvero al punto di partenza per l'oroscopo di oggi.
All'ipermercato, signora mia, bisogna andarci e bisogna farlo prima di venerdì quando nevicherà di nuovo, almeno da queste parti e allora saranno cavoli amari. Certo, perché da noi la neve è emergenza umanitaria, non inverno, quindi quando c'è emergenza la prima cosa a cui si pensa è: nutrirsi.
Perciò all'ipermercato i carrelli straripano di prodotti che in genere si acquistano in tempo di guerra: fagioli, tonno e altra roba in scatola. Cioccolata fino ad esaurimento scorte. Vino. Rosso, please, ché fa sangue. Lo so perché oggi ero all'ipermercato. Dovevo solo comprare gnocchi e brie e noci per fare una sporchissima ma buonissima ricetta. Ero con S. (cancro) e avevamo solo un cestino semivuoto alquanto fuori luogo se paragonato ai carrelli con rimorchio che erano in coda davanti a noi alle casse.
Mentre aspettavo che la signora davanti a me finisse di litigare col marito che aveva aperto una confezione da 4 di caffè perché ne voleva solo una - e la cassiera diceva che no, questo non si vende singolarmente e lei a lui: "Vedi, te lo avevo detto che non si poteva aprire la confezione" e lui: "Ma io non l'ho aperta, l'ho trovata così"; e la cassiera: "Prendete il pacco da 4 che è conveniente e poi con questa neve non si sa mai"; e lui: "Va bene, la vado a prendere, mi scusi, io l'ho trovata così" e lei alla cassiera: "Mente. Lo scusi tanto, a lui non si può chiedere niente" (però di pagare il conto della spesa sì) - ho riflettutto sul fatto che, visto che venerdì arinevica e arinevica pure se noi ne abbiamo le palle piene di questo clima siberiano in coincidenza del week-end, faremmo bene a mettere un paio di cose nel paniere.
Sotto nel dettaglio trovate i prodotti che ognuno di voi non si dovrebbe far mancare in questa emergenza universale che nemmeno io che sono magica aspirante astrologa posso a questo punto addomesticare.
ARIETE
I biscotti della fortuna con il messaggio di Confucio; vino analcolico, birra analcolica, Campari analcolico e così via. Hai alzato troppo il gomito ultimamente e adesso ti devi ripulire. Il motivo dell'analcolico è che sei poco responsabile e non vorrei che tu facessi cose di cui ti pentirai, tipo tagliare funi che invece ti saranno utili per risalire. Vabbé, tanto niente alcolici e quindi testa sulle spalle. Cos'altro nel paniere? Un asciugacapelli silenzioso, un'ispirazione sottovuoto da consumare prima di domenica, pile per la torcia frontale e "Il diario di Adamo ed Eva" per capire come funzionano uomini e donne (non l'ignobile programma).
TORO
Termometro: la temperatura corporea si sta alzando e non desidererai abbassarla con la tachi visto che non è febbre; un'agendina per segnare tutti gli sbalzi di temperatura e trovare finalmente il responsabile (speriamo che sia un figo degno di te); calcolatrice per far quadrare i conti; teglia a forma di cuore; specchio a forma di stella, teiera a forma di ape, qualcosa da mangiare perché, pure se sei innamorato pazzo, ad un certo punto ti verrà fame e tessera delle terme perché, anche se tu e la metà della mela state bene bene se vicini vicini, ad un certo punto vi verrà voglia di uscire senza però rinunciare al calore. Da evitare: tuta acetata e discorsi riguardo a fedi e fedine.
GEMELLI
Mele rosse, verdi, gialle per fare lo strudel con la crema calda che è supremo e da offrire a: amici gentili che se non ci fossero loro la tua vita sarebbe un inferno; altri esseri umani attraenti che in qualche modo potrebbero farti cambiare atteggiamento verso l'amore; la vicina di casa troppo vecchia per uscire e prendere iniziative anche se l'iniziativa non le manca quando ti bussa con il bastone sulla parete per farti abbassare il volume dello stereo; nipotini della signora, tuoi o di Charlotte. Anestetico per cavalli nell'eventualità in cui tu scivoli sul lastrone di ghiaccio che hai appena fuori della porta di casa; calamite estive per il frigo; vassoio colazione letto che qualcuno preparerà per te con il sorriso sulla bocca. Sì, ti vuole bene anche se non lo dimostra fuori dalle lenzuola.
CANCRO
Veramente la gara di slittino era la settimana scorsa, ma se proprio ti svegli ora, vada per lo slittino nel carrello; se lo rompi, sono problemi tuoi. Un digestivo strong per amarezze varie o semplicemente per mandare giù una cena troppo forte per te che in fondo sei delicato. Una buona notizia da un Leone, la serie completa della tua fiction preferita da guardare sotto il plaid nuovo di pacca (anche lui da inserie nel carrello); farina con lievito incorporato; le parole giuste per mandare a quel paese chi vuoi tu senza mandarlo a quel paese apertamente; fogli bianchi da riempire di cose creative quando hai finito di vedere l'ultima puntata della fiction; lucido per mele già buone; filo interdentale per eliminare i residui se mangi la mela con la buccia.
LEONE
Cavi e oggetti vari per la manutenzione di persone, relazioni, elettrodomestici; uno spazio tutto per te per fare ciò che vuoi senza invadere gli altrui territori; proteine vegetali e qualcuno che abbia la pazienza di preparartele (il qualcuno non si può comprare); un paio d'ore di sonno in più a notte; contagocce per dosare i silenzi troppo lunghi; colonne sonore adeguate alle circostanze; tisana che ti fa cedere alla tentazione del divano e ti impedisce di dire sì ad ogni richiesta/scocciatura che arrivi da fuori le mura di casa; breve fuga clandestina; spiegazioni mai avute; punti per ogni buona azione che fai senza pretendere che qualcuno ti dica grazie.
VERGINE
Pinzette per eliminare le schegge residuo dell'ultimo combattimento con il tuo ascendente e le sue frecce di legno (uomo di una volta); disinfettante per ripulire le ferite sempre inflitte dalla stesso; calma. Non ti accanire, non serve, prendi la vita per quello che è: un caos di emozioni indomabili e momenti felici, tristi, superflui, definitivi, indimenticabili. Se metti nel paniere sali profumati e rilassanti e ci fai un pediluvio pomeridiano, resti in piedi in mezzo alla bufera, la quale bufera passerà prima del disgelo. Un vestito da casa diverso dalla camicia da notte del nonno; rosmarino e altre erbe aromatiche. Puoi fumarle, friggerle o farci elisir d'amore. Somministrali, poi, alla persona giusta. Ce n'è una tra le cento che ti circondano. Ci auguriamo che lo scorpione ti ceda un cucchiaino del fiuto da segugio che ha messo nel carrello. Se glielo chiedi con le cattive non lo farà, inginocchiati al suo cospetto e sarai accontentato.


BILANCIA
Togli subito dal carrello il veleno per scorpioni: ti sembra questo il momento di infierire su delle creature che senza la coda velenosa sarebbero innocue? Metti invece una bustina di miglio per gli uccellini che si sono ritrovati a digiuno da una settimana. Sì, metti roba che dimostri al cosmo quanto non sei malintenzionato verso il prossimo, soprattutto quello che non può ricambiare. Un biglietto per un concerto mitico, una maschera buffa da indossare quando sei sconsolato, uova per fare i maltagliati se non hai niente da fare; un fiore di amaranto da regalare a qualcuno che vuoi che resti immortale. Non fingere di capire se non capisci. 
SCORPIONE
Orologio a cucù per svegliarti da un sogno senza traumi degenerativi; liquirizia artificiale per alzare la pressione ma farlo in modo dolce; sintetizzatore per dire con poche parole ciò che in genere dici con molte; guanti che ti permettano di usare il telefono con touch screen senza rischiare l'amputazione degli arti; bustina monodose di senso del dovere; pacco formato famiglia di tempismo e altro pacco formato famiglia di fiuto da segugio per non precipitare nelle buche nascoste sotto la neve. Vitamina C in formato diverso dal formato punch al mandarino. Togli dal carrello la fretta e i gratta e vinci: per vincere non hai bisogno di grattare.
SAGITTARIO
Metti nel carrello: poche aspettative verso il prossimo del tuo stesso sesso e molte verso il prossimo di sesso diverso. Metti un po' di colori così magari ti metti a dipingere prati fioriti che un giorno di maggio ci faranno felici; metti una parola carina verso qualcuno che in genere ignori appena sveglio; una rivista di gossip, una radice di zenzero e una bustina di lievito per dolci per far crescere al caldo le cose che vorresti far crescere ma che non crescono senza una spintarella artificiale. Vai forte.

CAPRICORNO
Confezione di tortellini, salvia, parmigiano. Immaginerai per farci cosa. Poi: un libro di quelli che non ti riesci più a staccare da lui, ma non di quelli scientifici e noiosi che ti leggi di solito: ci vuole un romanzo  e un cerchio che si chiuda e ti faccia venire giù pure qualche lacrimuccia, di quelle che hai soffocato nascondendoti sotto una corazza dura come il pane di nove settimane e mezzo. Padella di ceramica per le gioie della vita, carta igienica qualora le gioie della vita non siano di gradimento per il tuo intestino, roba a forma di cuore per ricordarti che anche tu ne hai uno, diluente per delusioni, colla per riincollare i pezzi.
ACQUARIO
Tappi per le orecchie per non sentire le rotture di palle di tua madre e quelle della mela che è sempre meno dolce. Zucchero di canna per cospargere la mela e provare a farla tornare succosa come un tempo; coltello affilato per sbucciare la mela e mettere lo zucchero pure in profondità (così sei sicuro che le hai provate tutte). Se tutto questo non funzionerà e la mela resterà acida, no problem: puoi sempre unirla alla cannella e al vino che avrai messo nel carrello per fare un vin brulè e brindare con chi ti vuole bene a chi ti vuole male. Una ricarica del telefono per chiamare Charlotte se hai problemi con la ricetta del vin brulè e una corda per farti trainare da un Toro quando non hai voglia di premere l'acceleratore e vorresti solo schiacciare rewind.
PESCI
Caffè, tè, biscotti, ortaggi equi e solidali così almeno sai che in qualche modo hai contribuito a costruire un mondo migliore. Presine per non scottarti quando tocchi roba bollente. Presine meno appariscenti per toccare roba che sembra fredda e invece è bollente. Nonostante la neve, il rischio che ti bruci è elevato, ma con le presine hai speranza di non danneggiare organi importanti. Mollette per tapparti il naso e non sentire la puzza di bruciato di qualche pesce che si brucerà (sì, a qualcuno toccherà, ma non a te, tranquillo); il manuale per decifrare il comportamento di un Ariete e un altro per imparare come dimenticare un errore banale che solo un pesce fuor d'acqua può commettere.

giovedì 2 febbraio 2012

Da Ariete a Zoeggeler: l'oroscopo, ovvero il Verbo dell'aerodinamicità con licenza poetica.

Neve vuol dire silenzio e rumori ovattati e colori limati. E bianco. E silenzio ancora. E autorizzazione a mangiare cioccolata e altre robe insane per produrre il calore che il nostro corpo intirizzito non riesce a produrre. Però neve vuol dire pure un'altra cosa: gara internazionale di slittino amatoriale, la prima nonché più importante del centro Italia. La competition in questione avrà luogo venerdì 3 febbraio dalle 18 alle 23 e prevede che ogni partecipante si presenti munito di:
1) slittino industriale o artigianale (in alternativa sono ammessi anche altri supporti che possano sopperire alla funzione di slitta);
2) una busta contenente un dono che vale come quota d'iscrizione.
Non sarà solo una gara di velocità quindi anche quelli lenti hanno una speranza di vincere. Saranno premiati anche gli slittini più creativi. Non credo di avere alcuna chance di vincere in nessuna delle due specialità, anche se nell'arco della giornata ho reperito tutte le informazioni teoriche che basterebbero a spiazzare la concorrenza. Il problema è che sono femmina emotiva e quindi mi lascio sempre soffiare il traguardo. Poco male. Al mondo c'è posto pure per me.

Detto questo, passerei ad elencare le nozioni apprese oggi pomeriggio, ovvero i comandamenti dell'aerodinamicità (con licenza poetica), uno per segno. Poi se proprio siete così affamati di vittoria potete leggerli tutti e, se domani vincerete, mi riconoscerete almeno il merito di aver contribuito al successo. Nel caso in cui non vinciate o nel caso in cui non prendiate parte alla competizione perché non siete in zona; perché a quell'ora vi dovete sorbire le stronzate di Fede; perché avete ospiti a cena; la pressione bassa; la mela in decomposizione o perché avete semplicemente una grande strizza di perdere, i comandamenti dell'aerodinamicità potrete applicarli alla vostra vita ordinaria, se decidiamo di comune accordo di intendere la vita ordinaria come una gara internazionale di slittino amatoriale. Se applicate le leggi dell'aerodinamicità (con licenza poetica) alla vita ordinaria, forse non vincerete nessuna busta premio, però magari taglierete lo stesso qualche traguardo o qualche altra cosa che vi preme tagliare. E' semplice. Basta seguire le istruzioni.
P.s. io sono d'accordo ad intendere la vita come la metafora degli slittini internazionali. In quanto missionaria universale, mi sento il diritto di scegliere per prima su quale slittino montare: io scelgo quello jamaicano.

ARIETE
Mettiti abiti aderenti, molto aderenti. Più sono aderenti più l'aria ti scivola addosso. Si spera che scivoli pure tutto il resto, ma questo più che un pronostico è un sentito augurio da me che ho riscoperto il valore dell'Ariete. Parlando di slittino, l'abito aderente ti rende aerodinamico quindi vincente. Parlando di vita ordinaria, l'abito aderente tende a non farti nascondere sotto strati di tessuto, idee, pensieri che ti tengono lontano da noi e dal resto del mondo. Lo fai per scelta, vabbè. Però ora scegli in modo diverso. Anche cose che non ti saresti mai sognato di scegliere. Sei tra i favoriti per il taglio del nastro. I pesci non li trascurare, però. E non fare l'esibizionista come Michelle Obama che ha fatto in diretta 25 flessioni. Puah! Tu falle 125 e non dirlo a nessuno. Confrontati a voce alta col tuo santo in paradiso: Rocky Balboa.
TORO
Assumi la posizione a uovo. Essendo queste le leggi dell'aerodinamicità, hanno tutte le stesso scopo: rendere aerodinamici. Fai di te un bell'uovo e buttati a kamikaze giù per la pista. No, Toro, gli occhi non li devi chiudere: li devi tenere aperti altrimenti non vedi dove vai. Invece guardare dove vai è molto importante sia in un contesto (pista) che nell'altro (vita ordinaria). Mettiti una maschera anti-vento, quello sì, così non ti lacrimano gli occhi e, se ti lacrimano, nessuno se ne accorge e di conseguenza non scopre qual è il tuo tallone d'Achille. I giorni di gelo saranno mitici e, pure se non vinci, chissene: i giorni di gelo li passi nella parte più calda del cuore di chi vuoi tu. E non ci importa se è mela, pera, banana, purché non ti accontenti del primo frutto che capita. Al tuo santo in paradiso - lo scoiattolo dell'era glaciale - offri una ghianda da mangiare in solitudine e avrai il suo aiuto incondizionato forever.
GEMELLI
Tieni le braccia tese lungo il corpo. E le spalle ben salde. Qualcuno dei partecipanti sarà invidioso del tuo slittino mitico e cercherà in tutti i modi di fregartelo. Ma tu ti sdraierai sul tuo slittino, le braccia tese lungo il corpo, le spalle solide, e partirai con scatto felino prima che lui ti si avvicini. Ecco, sì, sei molto agile. Veloce non saprei, ma agile sì e pure di cervello. E questa è una garanzia sia nella gara che nella gara metaforica. Insomma, qualche medaglia te la prendi e nessun premio di consolazione. Se nella tua testa sono in troppi a parlare, chiama pure gli scorpioni a domare l'anarchia. La mela è più buona a primavera e, se vuoi scoprire se c'è qualcosa sotto, fatti due chiacchiere con Montalbano, tuo santo in paradiso.
CANCRO
Fatti tre shot di Jagermeister così sei più disinibito. I concorrenti, almeno, non li guardi con gli occhi di Bambi che si imbatte nel cacciatore, ma con quelli di Ivan Drago che dichiara: "ti spiezzo in due". Te lo dico subito ché non voglio illuderti: non hai molte speranze di vincere, sei troppo pigro. Ma già il fatto che tu ti prenda la briga di chiamare l'ascensore, caricare la slitta (o la valigia per un lungo viaggio) in macchina e presentarti ai nastri di partenza, fa di te un eroe. Se ci bevi un paio di Jager può essere pure che monti sulla slitta e ti fai una discesa. Poi se ci prendi gusto e la neve si scioglie dopo un paio di giorni pensi: perché assecondo la pigrizia invece di auto-fomentare l'entusiasmo? La situazione si ribalterà misteriosamente prima del disgelo universale. Ti consiglio conversazioni intime appena sveglio col tuo santo in paradiso: Drugo.


LEONE
Il segreto è nella spinta. La tua è ottima, soprattutto di braccia. Poi c'è pure la spinta del pensiero che non è da sottovalutare. Il problema tuo è solo uno: tu vuoi vincere. A costo pure di essere non proprio onesto. Niente doping, please: hai quello che ti basta per sbaragliare la concorrenza ed entrare nel Guinness dei primati. Questo parlando di gara su slitta. Parlando di gara metaforica, entri comunque nel Guinness dei primati ma per faccende per te meno gloriose tipo: l'uomo che più velocemente distruggeva trattori, o la donna che più velocemente ti faceva il lavaggio del cervello. Ma tu puoi dimostrare che non è così. Comunque adesso non ci pensare. Adesso pensa solo alla gara su slitta e parla con quel figaccione del tuo santo in paradiso, ovvero Oliver Hutton. 
VERGINE
Se vuoi concorrere in modo dignitoso e rischiare di portare a casa l'intero montepremi, dovrai prendere una bella busta della spazzatura, mettertici sopra a pancia in sotto, stringere i denti e andare in modalità punkabbestia. In questi giorni hai molte più probabilità di riuscire nella competizione slitta e nella competizione metaforica, affidandoti a nessun tipo di legge in particolare. Il merito non è solo tuo, quindi non ti montare la testa. Il merito è del cosmo che è schierato per una volta dalla tua: beeeella! Dimenticavo il comandamento dell'aerodinamicità: do' cojo cojo (trad. dove coglio coglio). Te lo conferma pure Rocco Siffredi, ovvero il tuo santo in paradiso.
BILANCIA
Che fortuna: il tuo santo in paradiso è la Cuccarini e anche se tu non ne sarai entusiasta, è una bel colpo. Innanzitutto lei ti ricorda che la notte vola quindi per stasera vattene a letto, altrimenti domani sei troppo stanco alla gara e allora per te non c'è storia. Invece la storia tu puoi farla, perché sei in forma e perché hai portanza, si chiama così. Cosa significa ce lo dimostri in tutte le piste che solcherai nei prossimi giorni. In primo luogo accontentandoti del secondo posto invece che del primo che cederai, grazie al tuo buon cuore, ad uno che ha proprio bisogno di vincere per non mollare. Accontentarsi non significa prendersi lo scarto, lo giuro sul kuduro che non è una parolaccia, ma un ballo. Ballo che farai a fine gara quando, sporco e impresentabile, ti libererai dell'ansia da prestazione. Santo in paradiso: già detto.
SCORPIONE
Butta via i freni. Perché se ce li hai poi li tiri. E' ovvio che in certi momenti tu te la faccia sotto. E in quei casi che fai in genere? Tiri il freno. Ma visto che da questo momento lo butterai, tu il freno non tirerai. Nè durante la competition di domani, nè in altre occasioni di vita ordinaria che richiederebbero un'inchiodata. Charlotte e gli scorpioni hanno deciso così. E così sia. Se qualcuno ti taglia la strada sei pregato di non tagliargli la gola, ma di avere i riflessi ben pronti per non lasciare che la sua traiettoria rovini i tuoi piani. Fatta eccezione per la sottoscritta - che al massimo può gareggiare nella specialità lo slittino più ultraterreno - potresti salire sul podio. Ma non ci salirai se la concentrazione perderai o se al nervosismo cederai. Due chiacchiere senza peli sulla lingua col tuo santo in paradiso prima della gara potrebbero essere decisive, quindi non temere di scocciarlo e chiama Bob.


SAGITTARIO
Tieni salda la tartaruga. Cioè addominali forti. In pista ti vogliono così. Non quel rammollito che sei stato fino all'altro ieri. Tosto. Che non vuol dire per forza fisicato: di quello a noi non importa. Tenere forte la tartaruga vuol dire pure tenere la pancia ed evitare che sia lei a condurti sui sentieri del destino. Quando si parla del destino la faccio sempre fuori dal vasino ma tu mi perdonerai. Insomma, ti ci vuole strategia. Se vuoi vincere non ti devi basare solo sulle botte di culo. Tantomeno in questi giorni gelati. Dell'amore non ne parlerei qui, anche perché è assai fuori luogo e magari l'argomento è troppo urticante per te. Dedicati al resto, ecco. Il tuo santo in paradiso non è tutto ciccia e brufoli, anzi è un figo pazzesco. Chi è decidilo da solo. Vedi? La vita non è poi così crudele.
CAPRICORNO
Bere moltissima acqua. Questo non è precisamente un principio di aerodinamicità: è una furbizia per far pesare di più lo slittino e per farti prendere velocità ora che di veloce hai solo il pensiero. Il quale - pensiero - vaga da una paranoia all'altra cercando la paranoia più solida su cui costruire un film mentale da taglio delle vene. Sbagli, Capricorno. E te lo dico anche se so che pure le parole di una missionaria universale con scorpioni a carico, non serviranno più di tanto a farti cambiare atteggiamento. Però senti a me: se bevi molta acqua prima della gara, lo slittino è più veloce e tu sei più pulito dentro. Vinci, pò esse, e i cattivi diventano buoni e i brutti diventano belli. E tu ci dai un taglio una buona volta con tutta la negatività di Saturno contro (intervento da astrologa vera), perché contro, oramai, hai solo la parte oscura di te. Parla col tuo santo in paradiso ovvero uno che la sa lunga: D'Artagnan (o altro moschettiere a tua scelta). Se parli troppo, però, ti disidrati. Taci, delle volte.
ACQUARIO
Abbatti la resistenza (dell'aria o dei concorrenti). Per abbattere la resistenza dei concorrenti, guardali in modo ammiccante così da lasciarli intendere cose che loro vorrebbero intendere. Esempi: vieni a cena con me? Andiamo in Jamaica prima dei 65? Facciamo una mela? Vieni a fare un giro sulla Speedster? Ecco, così li confondi e abbatti le barriere (e la resistenza). Non è che io ti inviti ad ingannarli, ti invito, ripeto, a confonderli, visto che non sei riuscito finora a convincerli, forse perché, a mio modesto parere, non eri convinto manco tu. Ma da ora, per ragioni a noi ignote, tu sarai convinto e allora ce la farai. Sappi che se vorrai vincere la gara non dovrai puntare sulla velocità bensì sulla creatività. Per abbattere la resistenza dell'aria e altre info sull'aerodinamica appellati al tuo santo in paradiso: Armin Zoeggeler.
PESCI
Sinceramente hai poche speranze di vincere il torneo di slittini, quindi se fossi in te me ne starei a casa a preparare un migliaio di ravioli con la ricotta (dolci o salati scegli tu) da mettere nella busta famosa e portare a fine gara come premio di consolazione a quelli che perdono. Quelli che vincono si gongoleranno sugli allori e manco si accorgeranno che tutti gli altri si leccano le dita alla faccia loro. Coccolando quelli che domani sera usciranno stravolti e sconfitti dalla competizione, ti guadagnerai uno spazio decisivo nel loro cuore. E quelli che hanno vinto capiranno che si perdono quando non si accorgono di te. Il tuo santo in paradiso: Antonella Clerici.