Pagine

giovedì 2 febbraio 2012

Da Ariete a Zoeggeler: l'oroscopo, ovvero il Verbo dell'aerodinamicità con licenza poetica.

Neve vuol dire silenzio e rumori ovattati e colori limati. E bianco. E silenzio ancora. E autorizzazione a mangiare cioccolata e altre robe insane per produrre il calore che il nostro corpo intirizzito non riesce a produrre. Però neve vuol dire pure un'altra cosa: gara internazionale di slittino amatoriale, la prima nonché più importante del centro Italia. La competition in questione avrà luogo venerdì 3 febbraio dalle 18 alle 23 e prevede che ogni partecipante si presenti munito di:
1) slittino industriale o artigianale (in alternativa sono ammessi anche altri supporti che possano sopperire alla funzione di slitta);
2) una busta contenente un dono che vale come quota d'iscrizione.
Non sarà solo una gara di velocità quindi anche quelli lenti hanno una speranza di vincere. Saranno premiati anche gli slittini più creativi. Non credo di avere alcuna chance di vincere in nessuna delle due specialità, anche se nell'arco della giornata ho reperito tutte le informazioni teoriche che basterebbero a spiazzare la concorrenza. Il problema è che sono femmina emotiva e quindi mi lascio sempre soffiare il traguardo. Poco male. Al mondo c'è posto pure per me.

Detto questo, passerei ad elencare le nozioni apprese oggi pomeriggio, ovvero i comandamenti dell'aerodinamicità (con licenza poetica), uno per segno. Poi se proprio siete così affamati di vittoria potete leggerli tutti e, se domani vincerete, mi riconoscerete almeno il merito di aver contribuito al successo. Nel caso in cui non vinciate o nel caso in cui non prendiate parte alla competizione perché non siete in zona; perché a quell'ora vi dovete sorbire le stronzate di Fede; perché avete ospiti a cena; la pressione bassa; la mela in decomposizione o perché avete semplicemente una grande strizza di perdere, i comandamenti dell'aerodinamicità potrete applicarli alla vostra vita ordinaria, se decidiamo di comune accordo di intendere la vita ordinaria come una gara internazionale di slittino amatoriale. Se applicate le leggi dell'aerodinamicità (con licenza poetica) alla vita ordinaria, forse non vincerete nessuna busta premio, però magari taglierete lo stesso qualche traguardo o qualche altra cosa che vi preme tagliare. E' semplice. Basta seguire le istruzioni.
P.s. io sono d'accordo ad intendere la vita come la metafora degli slittini internazionali. In quanto missionaria universale, mi sento il diritto di scegliere per prima su quale slittino montare: io scelgo quello jamaicano.

ARIETE
Mettiti abiti aderenti, molto aderenti. Più sono aderenti più l'aria ti scivola addosso. Si spera che scivoli pure tutto il resto, ma questo più che un pronostico è un sentito augurio da me che ho riscoperto il valore dell'Ariete. Parlando di slittino, l'abito aderente ti rende aerodinamico quindi vincente. Parlando di vita ordinaria, l'abito aderente tende a non farti nascondere sotto strati di tessuto, idee, pensieri che ti tengono lontano da noi e dal resto del mondo. Lo fai per scelta, vabbè. Però ora scegli in modo diverso. Anche cose che non ti saresti mai sognato di scegliere. Sei tra i favoriti per il taglio del nastro. I pesci non li trascurare, però. E non fare l'esibizionista come Michelle Obama che ha fatto in diretta 25 flessioni. Puah! Tu falle 125 e non dirlo a nessuno. Confrontati a voce alta col tuo santo in paradiso: Rocky Balboa.
TORO
Assumi la posizione a uovo. Essendo queste le leggi dell'aerodinamicità, hanno tutte le stesso scopo: rendere aerodinamici. Fai di te un bell'uovo e buttati a kamikaze giù per la pista. No, Toro, gli occhi non li devi chiudere: li devi tenere aperti altrimenti non vedi dove vai. Invece guardare dove vai è molto importante sia in un contesto (pista) che nell'altro (vita ordinaria). Mettiti una maschera anti-vento, quello sì, così non ti lacrimano gli occhi e, se ti lacrimano, nessuno se ne accorge e di conseguenza non scopre qual è il tuo tallone d'Achille. I giorni di gelo saranno mitici e, pure se non vinci, chissene: i giorni di gelo li passi nella parte più calda del cuore di chi vuoi tu. E non ci importa se è mela, pera, banana, purché non ti accontenti del primo frutto che capita. Al tuo santo in paradiso - lo scoiattolo dell'era glaciale - offri una ghianda da mangiare in solitudine e avrai il suo aiuto incondizionato forever.
GEMELLI
Tieni le braccia tese lungo il corpo. E le spalle ben salde. Qualcuno dei partecipanti sarà invidioso del tuo slittino mitico e cercherà in tutti i modi di fregartelo. Ma tu ti sdraierai sul tuo slittino, le braccia tese lungo il corpo, le spalle solide, e partirai con scatto felino prima che lui ti si avvicini. Ecco, sì, sei molto agile. Veloce non saprei, ma agile sì e pure di cervello. E questa è una garanzia sia nella gara che nella gara metaforica. Insomma, qualche medaglia te la prendi e nessun premio di consolazione. Se nella tua testa sono in troppi a parlare, chiama pure gli scorpioni a domare l'anarchia. La mela è più buona a primavera e, se vuoi scoprire se c'è qualcosa sotto, fatti due chiacchiere con Montalbano, tuo santo in paradiso.
CANCRO
Fatti tre shot di Jagermeister così sei più disinibito. I concorrenti, almeno, non li guardi con gli occhi di Bambi che si imbatte nel cacciatore, ma con quelli di Ivan Drago che dichiara: "ti spiezzo in due". Te lo dico subito ché non voglio illuderti: non hai molte speranze di vincere, sei troppo pigro. Ma già il fatto che tu ti prenda la briga di chiamare l'ascensore, caricare la slitta (o la valigia per un lungo viaggio) in macchina e presentarti ai nastri di partenza, fa di te un eroe. Se ci bevi un paio di Jager può essere pure che monti sulla slitta e ti fai una discesa. Poi se ci prendi gusto e la neve si scioglie dopo un paio di giorni pensi: perché assecondo la pigrizia invece di auto-fomentare l'entusiasmo? La situazione si ribalterà misteriosamente prima del disgelo universale. Ti consiglio conversazioni intime appena sveglio col tuo santo in paradiso: Drugo.


LEONE
Il segreto è nella spinta. La tua è ottima, soprattutto di braccia. Poi c'è pure la spinta del pensiero che non è da sottovalutare. Il problema tuo è solo uno: tu vuoi vincere. A costo pure di essere non proprio onesto. Niente doping, please: hai quello che ti basta per sbaragliare la concorrenza ed entrare nel Guinness dei primati. Questo parlando di gara su slitta. Parlando di gara metaforica, entri comunque nel Guinness dei primati ma per faccende per te meno gloriose tipo: l'uomo che più velocemente distruggeva trattori, o la donna che più velocemente ti faceva il lavaggio del cervello. Ma tu puoi dimostrare che non è così. Comunque adesso non ci pensare. Adesso pensa solo alla gara su slitta e parla con quel figaccione del tuo santo in paradiso, ovvero Oliver Hutton. 
VERGINE
Se vuoi concorrere in modo dignitoso e rischiare di portare a casa l'intero montepremi, dovrai prendere una bella busta della spazzatura, mettertici sopra a pancia in sotto, stringere i denti e andare in modalità punkabbestia. In questi giorni hai molte più probabilità di riuscire nella competizione slitta e nella competizione metaforica, affidandoti a nessun tipo di legge in particolare. Il merito non è solo tuo, quindi non ti montare la testa. Il merito è del cosmo che è schierato per una volta dalla tua: beeeella! Dimenticavo il comandamento dell'aerodinamicità: do' cojo cojo (trad. dove coglio coglio). Te lo conferma pure Rocco Siffredi, ovvero il tuo santo in paradiso.
BILANCIA
Che fortuna: il tuo santo in paradiso è la Cuccarini e anche se tu non ne sarai entusiasta, è una bel colpo. Innanzitutto lei ti ricorda che la notte vola quindi per stasera vattene a letto, altrimenti domani sei troppo stanco alla gara e allora per te non c'è storia. Invece la storia tu puoi farla, perché sei in forma e perché hai portanza, si chiama così. Cosa significa ce lo dimostri in tutte le piste che solcherai nei prossimi giorni. In primo luogo accontentandoti del secondo posto invece che del primo che cederai, grazie al tuo buon cuore, ad uno che ha proprio bisogno di vincere per non mollare. Accontentarsi non significa prendersi lo scarto, lo giuro sul kuduro che non è una parolaccia, ma un ballo. Ballo che farai a fine gara quando, sporco e impresentabile, ti libererai dell'ansia da prestazione. Santo in paradiso: già detto.
SCORPIONE
Butta via i freni. Perché se ce li hai poi li tiri. E' ovvio che in certi momenti tu te la faccia sotto. E in quei casi che fai in genere? Tiri il freno. Ma visto che da questo momento lo butterai, tu il freno non tirerai. Nè durante la competition di domani, nè in altre occasioni di vita ordinaria che richiederebbero un'inchiodata. Charlotte e gli scorpioni hanno deciso così. E così sia. Se qualcuno ti taglia la strada sei pregato di non tagliargli la gola, ma di avere i riflessi ben pronti per non lasciare che la sua traiettoria rovini i tuoi piani. Fatta eccezione per la sottoscritta - che al massimo può gareggiare nella specialità lo slittino più ultraterreno - potresti salire sul podio. Ma non ci salirai se la concentrazione perderai o se al nervosismo cederai. Due chiacchiere senza peli sulla lingua col tuo santo in paradiso prima della gara potrebbero essere decisive, quindi non temere di scocciarlo e chiama Bob.


SAGITTARIO
Tieni salda la tartaruga. Cioè addominali forti. In pista ti vogliono così. Non quel rammollito che sei stato fino all'altro ieri. Tosto. Che non vuol dire per forza fisicato: di quello a noi non importa. Tenere forte la tartaruga vuol dire pure tenere la pancia ed evitare che sia lei a condurti sui sentieri del destino. Quando si parla del destino la faccio sempre fuori dal vasino ma tu mi perdonerai. Insomma, ti ci vuole strategia. Se vuoi vincere non ti devi basare solo sulle botte di culo. Tantomeno in questi giorni gelati. Dell'amore non ne parlerei qui, anche perché è assai fuori luogo e magari l'argomento è troppo urticante per te. Dedicati al resto, ecco. Il tuo santo in paradiso non è tutto ciccia e brufoli, anzi è un figo pazzesco. Chi è decidilo da solo. Vedi? La vita non è poi così crudele.
CAPRICORNO
Bere moltissima acqua. Questo non è precisamente un principio di aerodinamicità: è una furbizia per far pesare di più lo slittino e per farti prendere velocità ora che di veloce hai solo il pensiero. Il quale - pensiero - vaga da una paranoia all'altra cercando la paranoia più solida su cui costruire un film mentale da taglio delle vene. Sbagli, Capricorno. E te lo dico anche se so che pure le parole di una missionaria universale con scorpioni a carico, non serviranno più di tanto a farti cambiare atteggiamento. Però senti a me: se bevi molta acqua prima della gara, lo slittino è più veloce e tu sei più pulito dentro. Vinci, pò esse, e i cattivi diventano buoni e i brutti diventano belli. E tu ci dai un taglio una buona volta con tutta la negatività di Saturno contro (intervento da astrologa vera), perché contro, oramai, hai solo la parte oscura di te. Parla col tuo santo in paradiso ovvero uno che la sa lunga: D'Artagnan (o altro moschettiere a tua scelta). Se parli troppo, però, ti disidrati. Taci, delle volte.
ACQUARIO
Abbatti la resistenza (dell'aria o dei concorrenti). Per abbattere la resistenza dei concorrenti, guardali in modo ammiccante così da lasciarli intendere cose che loro vorrebbero intendere. Esempi: vieni a cena con me? Andiamo in Jamaica prima dei 65? Facciamo una mela? Vieni a fare un giro sulla Speedster? Ecco, così li confondi e abbatti le barriere (e la resistenza). Non è che io ti inviti ad ingannarli, ti invito, ripeto, a confonderli, visto che non sei riuscito finora a convincerli, forse perché, a mio modesto parere, non eri convinto manco tu. Ma da ora, per ragioni a noi ignote, tu sarai convinto e allora ce la farai. Sappi che se vorrai vincere la gara non dovrai puntare sulla velocità bensì sulla creatività. Per abbattere la resistenza dell'aria e altre info sull'aerodinamica appellati al tuo santo in paradiso: Armin Zoeggeler.
PESCI
Sinceramente hai poche speranze di vincere il torneo di slittini, quindi se fossi in te me ne starei a casa a preparare un migliaio di ravioli con la ricotta (dolci o salati scegli tu) da mettere nella busta famosa e portare a fine gara come premio di consolazione a quelli che perdono. Quelli che vincono si gongoleranno sugli allori e manco si accorgeranno che tutti gli altri si leccano le dita alla faccia loro. Coccolando quelli che domani sera usciranno stravolti e sconfitti dalla competizione, ti guadagnerai uno spazio decisivo nel loro cuore. E quelli che hanno vinto capiranno che si perdono quando non si accorgono di te. Il tuo santo in paradiso: Antonella Clerici.


Nessun commento:

Posta un commento