Mi dicevano: ‘’Vedrai quanto ti cambia la vita’’. E mi
suonava tanto come una minaccia. Adesso lo capisco, cosa intendevano. In
effetti sì, è cambiata la lunghezza delle notti. È cambiata la percezione e la
gestione del tempo. È cambiato il concetto di pulizia della casa. Mi sono
rassegnata a ritrovare conchigliette e anellini in ogni angolo. Non faccio che
pestare palline e coccodrilli e rischio parecchio ogni volta che mi imbatto in
una macchinina a carica. È cambiato anche il destinatario degli acquisti. Sono
cambiate le preoccupazioni (cioè, alle vecchie se ne sono aggiunte nuove) ed è
cambiato il modo in cui reagisco a un colpo di tosse o a uno starnuto (panico).
È cambiato tutto, soprattutto il modo in cui guardo il mondo. Ora anche per me
i palloncini sono la cosa più emozionante e vederne uno che si sgonfia, una tristezza.
E chissene se vado in giro con le maniche sporche di formaggino: quando tu ti
sporgi per farmi una carezza, è impossibile non prendersela, non importa quanto
siano incollate – e di cosa – le tue manine. È cambiato il mio modo di essere
impaziente. E la parola amore si è illuminata di nuove, prepotenti sfumature. È
cambiato il mio modo di mettermi in discussione: ora lo faccio continuamente,
sperando di essere all’altezza di questo compito difficilissimo che è fare il
genitore. Non smetterei mai di guardarti mentre raggiungi i tuoi piccoli
traguardi, mi commuovi mentre, soldo di cacio, vuoi far diventare il mondo il
posto che dici tu. Farei di tutto per evitare che tu conosca la delusione ma
non sono così invincibile come mi vedi tu anche se, in qualche modo, mi hai
reso tale. Ti amo sopra ogni cosa, ometto mio. Buon primo compleanno. E almeno
100 di questi giorni. Poi, se la notte vuoi dormire, non ci offendiamo. #onelove.