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venerdì 16 agosto 2013

I manoscritti non bruciano, i mosaici restano e alcune cose galleggiano. Oroscopo disilluso, sfuso e monouso.


I piani sono fatti apposta per non essere rispettati. Le piante di Fausto e Maria Grazia son tristi quando loro partono, però si riprendono sempre in tempo per il loro ritorno. Molte volte dico cose che non penso ma molto più spesso penso cose che non penso o dimentico quelle consideravo idee geniali. Ora però ho imparato a scrivere tutto così il cervello  è libero di accumulare nuove informazioni. Slittare nelle scala delle priorità altrui mi turba, ma fino a un certo momento, quello in cui anche io stravolgo la mia scala delle priorità. Alzarmi senza prendere il caffè appena apro gli occhi mi fa iniziare la giornata di cattivo umore. Ma oggi, per fortuna, non è successo. Sognare a occhi aperti è troppo comodo, l'ho capito. Per realizzare i desideri bisogna essere in movimento, pronti a catturare il momento in cui la fortuna, il destino, la volontà si uniscono, o si scontrano. Chissene qual è la verità.


 L'importante è acchiappare quel momento, anzi riuscire a capire che si avvicina. E poi c'è un'altra cosa importante: usare tutti i pezzi del puzzle per vedere il risultato. Tutti i pezzetti di tempo, le briciole di adolescenza, gli imprevisti quotidiani, le cose belle, i fiori, i colori, gli incontri, gli insegnamenti, le parole con amore, gli abbracci, i cazziatoni, le chiamate perse, quelle mai fatte, i libri donati, quelli prestati e mai tornati indietro, i motivetti canticchiati sotto la doccia, le calorie di troppo, le lettere accumulate, i calzini spaiati, gli sgarri alla dieta, la pigrizia momentanea, le lavate di capo, gli insulti gratuiti, le ingiustizie subite, i treni persi, le ruote bucate, le vacanze saltate, quelle consumate, gli amori finiti e quelli appena cominciati, i ricordi belli e quelli brutti, le crostate bruciate, le insolazioni, i chilometri percorsi, gli spiccioli del salvadanaio, gli spiccioli di attenzione, le notti in bianco, i giuramenti di sincerità, la verità che fa male ma poi fa bene, i grandi abbandoni, il cactus che si secca (pure lui, come è possibile), il basilico che fiorisce, le api, la grandine, il sole, tu, io, noi, spezzati, ricomposti, interi: sono tutto quello che abbiamo. Sono tutto ciò che compone il nostro mosaico. Ogni pezzetto, ogni brandello, ogni briciola, è funzionale alla nostra storia. Scritta, raccontata, tenuta a mente, vissuta. Sì, la storiella del mosaico serve soprattutto a giustificare anche ciò che sembra ingiusto, quello che ci fa pensare "accidenti, perché proprio a me?". Oggi mi fa comodo così. E comunque, qualunque forma prenda il mosaico, è il nostro. Quindi bello, per una ragione o per un'altra. Tanto non se ne possono chiedere di nuovi, di pezzi. Teniamoci i nostri. Felici dei pezzi che abbiamo. E mai, ma proprio mai, azzardiamoci a giudicare i pezzi che gli altri mettono in bella mostra. Le vite poi finiscono. Ma i mosaici restano. Sono i mosaici il bello de 'sta vita così piena di problemi. E adesso oroscopo disilluso, sfuso e monouso che da un capo all'altro del mondo per niente ti lascerà deluso. 


ARIETE
Se il dilemma è mare o montagna, facci una risata, Ariete. Non è un dramma, affatto. Mare e montagna vanno bene entrambi, l’importante è che tu vada altrove, se qui non sei a tuo agio. Basta anche solo tu ti senta altrove, per capirci. Le cose non vanno mai come speri, ma hai il dono dell’ironia, della fuga mentale e pure quello dell’elasticità, i quali ti salveranno. Se il mondo crolla, spostati. Se uno Scorpione si avvicina, non ti spostare. Per carità. Potrebbe essere amore, di quello che fa rima con cuore.
TORO
So che preferiresti un’isola o una spiaggia con le palme, ma secondo me ti si addice meglio un posto freddo tipo la Siberia. Perché?! Trovandoti in un luogo che ti mette alla prova da capo a piedi, dopo una prima fase di smadonnamenti vari, riuscirai a oltrepassare a testa alta tutte le altre prove che la vita ti riserverà questa settimana. Scordati le comodità e ricordati come si accende un fuoco. Fisico o metafisico. Sì, un fuoco. Anche tu hai bisogno di scaldarti, anche se neghi, neghi e neghi.
GEMELLI
Siamo stati degli idioti. Dal primo all’ultimo. Anche tu ci sopravvalutavi? Anch’io. Ora prova ad andare in Francia, dove ti considerano inferiore per il solo fatto che non hai l’erre moscia. Oppure va’ a Londra, dove, se non hai l’accento British sei uno sfigato. Dopo un crollo verticale dell’autostima, torna a casa. Ti senti meglio? Sì. Bene, ora che hai capito che altrove ti sottovalutano, a casa tua ti senti incredibilmente a casa. O non ti ci senti per niente. In questa remota seconda ipotesi, vuol dire che hai bisogno di bastone, più che di carota. E allora che bastone sia.


CANCRO
Trasferirsi a Zanzibar non è affatto una cattiva idea. L’unico neo, dici tu, ci sono le maree. Perché, Cancro, devi trovare a tutti i costi l’ago nel pagliaio. Perché, invece dell’ago, non ti metti a cercare qualche tuo ricordo dell’infanzia? Uno di quelli scomodi che, se lo ritrovi, lo aggiusti? Se lo aggiusti risolvi un sacco di situazioni sospese della vita. Ecco, trovalo. Poi, ok, vai a Zanzibar. Se è proprio il color caffellatte piacevole che ti ispira.
LEONE
Arrampichiamoci su per un crepaccio dove non ci sono appigli. Caliamoci giù dai monti più ostili al genere umano, sperimentiamo la gravità e facciamo cose pericolose. Se ricevi un invito del genere, Leone, accettalo. Anche se te la fai addosso, accettalo. Mi sembra arrivato il momento per affrontare i famosi scheletri nell’armadio e i rimpianti. Che probabilmente non diventeranno mai rimorsi. Osare per credere.
VERGINE
Se la tua isola metaforica è te e la metà della mela sdraiati davanti a un caminetto, poco vestiti, con un bicchiere di vino in mano, mi chiedo: perché non ti compri un caminetto ed evadi dal tuo mondo davanti un fuoco, un corpo caldo, un vino forte e un po’ di fantasia? Basta poco per abbandonare questa realtà. Proprio poco. Avanti, abbi coraggio. Di più. In tutto.


BILANCIA
Perché non la Cina? Dove si dorme a 100 metri da dove si lavora e dove, soprattutto, parlano cinese? Impareresti ad annullarti per sopravvivere e a esprimerti a gesti. Ti sembreranno cose superflue ma non lo sono. Che c’entra, al mare si sta meglio, ma vuoi mettere come torni più saggio da una destinazione del genere? Istinto o ragione? Cuore o cervello? La scelta, stavolta, va a te.
SCORPIONE
Ogni punto più sperduto del mondo è perfetto. Basta che parliamo al plurale, facciamo al plurale, ci muoviamo al plurale e così via. Giurami che non sono un tormento, a volte provo un certo spavento ad ammettere quello che sento. No, Scorpione, non ti allarmare, in ciò che pensi non c’è proprio niente di male. Abbi fiducia, per cortesia, questo oroscopo è per te la mia poesia. Non cercare con mille lamenti di fare tutti, ma proprio tutti contenti. Solo qualcuno contento sarà, è la sacrosanta verità. Quel qualcuno, non ci crederai ti assomiglia in tutto come nessuno mai. Vai dove credi, pure in Albania, basta che a casa non lasci la sacca della fantasia.
SAGITTARIO
Hai presente la faccia di Merlino che torna da Honolulu? Ti vogliamo così, Sagittario, possibile che non ci sia alternativa a Honolulu per vederti sereno e contento e abbronzato e innamorato? Perché, almeno con la testa, non ti fai un bel viaggetto in uno di quei posti che ti infondono positività, calma, pensieri che volano? E’ piuttosto urgente, cioè la capacità di sopportazione del resto del mondo nei tuoi  confronti si sta esaurendo. Non ti ci mettere pure tu, piuttosto, prova a semplificarci la vita.




CAPRICORNO
Per quanto un eremo conficcato nel mezzo di un monte roccioso e solitario, sia la tua meta ideale, sono certa che a Ibiza, c’è il rischio che tu ti diverta. Attenzione, non mi travisare: non voglio dire che sei antisociale, dico solo che ti hanno fatto una magia e che ora stare in mezzo alla gente non ti pare follia. Fammi il favore, prova a parlare, anche di quelle cose che ti fanno un po’ male. Vedrai che se dividi il fardello a metà, la soluzione a tutto ti sembrerà un’ovvietà.
ACQUARIO
Ogni luogo è lontano, prima di arrivare. Che questo, Acquario, sia il tuo motto per questa settimane e tutte quelle che ti restano da vivere. Che non ci sia ostacolo che il cuore non possa superare, che non ci sia spina che dal piede non si possa eliminare e che non ci sia ricetta che tu abbia paura di affrontare. E adesso per favore non farmi continuare, anche io come immagini vorrei annusare il mare.
PESCI
Se fossi nato il 29 febbraio, allora sì che capirei quelle crisi di identità tipicamente umane, ma visto che non sei nato il 29 febbraio, perché ti lasci andare a simili baggianate? Tu sei ciò in cui credi fermamente. E non hai motivo di credere fermamente il contrario. Se sei nato il 29 febbraio, sei più unico che raro, ovvero hai meno motivi di noi di lamentarti. In entrambe le ipotesi: le paranoie vanno sempre via quando ormai ti ci eri abituato. Poi: non è mai, dico mai, troppo tardi.


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