Pagine

domenica 29 gennaio 2012

Che colpa ne ho se il cuore è uno zingaro? Io nessuna. E tu sei colpevole o fingi? Fai il test della domenica sera e lo scopri.

Quando uno nasce in un Paese - che a questo punto potrei anche scrivere con la lettera minuscola, ma scriverò comunque con la maiuscola per dimostrare che credo nei miracoli supremi - dove ti insegnano che i buoni quando muoiono vanno in paradiso e i cattivi ardono all'inferno e se ti comporti male la tua coscienza ti perseguiterà più del giudice ultimo al cospetto del quale tutti ci troveremo una volta passati all'altro mondo, anche la strofa di una canzone terra terra può risvegliarti le sensazioni più insane. Aprirti dei buchi neri tipo sabbie mobili che ti fanno perdere l'orientamento, purtroppo. E non la memoria. Dalla quale, anzi, potrebbero emergere ricordi, parole, stati d'animo, segnali di crisi, atti rivoluzionari, piatti in frantumi, tristezza, infelicità, insicurezza, schianti e altri sentimenti passati, bui e distruttitivi che renderanno vano il tuo tentativo di sfidare la gravità. Se poi ti dicono pure che se non preghi nessuno ti aiuta, se non vai a messa gli angeli piangono, se vuoi una cosa e non puoi averla meglio che ci rinunci, se non vedi non credi e gli ultimi saranno i primi, allora è normale che tu pensi: ma perché 'sta roba qua - irrilevante, a dirla tutta e a dirla educatamente - dovrebbe condizionare la mia vita? Capitemi: preferisco in questa piazza, usare un linguaggio diplomatico parlando di quelli che, a suo tempo, una come me l'avrebbero bruciata in fasce. Strega e mancina: perfetta per fare la brace ma a pensarci bene buona pure da mangiare. Anzi no. Hai visto mai che poi il suo dna diabolico passi a noi attraverso le sue carni?

E' la domenica più gelida di gennaio e io non sono incattivita, no. Però mi chiedo cosa di costruttivo ci sia nel famoso senso di colpa alla base della religione di questo Paese. Più che altro la domanda è: perché mai noi dovremmo sentirci uno schifo se commettiamo un errore quando loro se ne stanno incartati d'oro a guardare il mondo che va in rovina e non alzano manco un mignolo per cambiarne le sorti?
Ecco. E perché se io mangio la cioccolata per golosità dovrei sentirmi in colpa? Perché se decido: lo faccio domani, pure, mi ci sento? Se taccio o parlo troppo idem? Ecco, è questo che non mi va giù, ma io non sono blasfema. E' che mi faccio sempre troppo domande. Però oggi ascoltavo la Zanicchi (è stato un caso, in genere faccio uso di altre colonne sonore) che canta "Che colpa ne ho se il cuore uno zingaro e va" e mi si accappona la pelle alla parola colpa. Brutto segno, penso. Sarà mica che ormai sono spacciata? No. E io sì che sono anche scenografica, iperbolica, eccessiva e voi lo dovete sempre tenere presente, però volevo che anche voi vi metteste a riflettere sull'orribilità del senso di colpa.


Perciò vi faccio questo regalo: un test che vi fa scoprire il link tra voi e la colpa delle colpe, ovvero quella di sentirsi colpevoli di cose che non sono una tragedia. Come dicevo, è la domenica più fredda di gennaio e, a meno che voi non ve la siate spassate sulle piste da sci e ora siate attaccati alla botte della grolla, stento ad immaginare qualcosa di più edificante per la vostra anima che rispondere a queste 5 semplicissime domande.


1) Il mio nipotino ha la febbre:
  a) quale bambino non ha la febbre quando l'asilo è un lazzaretto?
  b) lo avevo avvertito di mettersi il cappello, ma lui non ha sentito ragioni: aveva messo il gel e il cappello lo avrebbe spettinato e Sofia, la bionda con le trecce, non lo avrebbe degnato di uno sguardo;
  c) è tutta colpa mia: l'ho baciato e gli ho trasmesso i bacilli australiani che mi hanno attaccato i turisti senza mascherina in metro.

2) Non voglio mica la luna:
  a) voglio te e me sotto la luna;
  b) la canzone del cuore di chi, nel 1986, era solo uno gnomo moccicoso;
  c) ovvio che non la voglio: io non me la merito, la luna.

3) Questo Paese scoppierà:
  a) e si rimetterà in sesto quando sarà guidato da donne forever25. No, non un governo femminista, ma più donne forever25 ai piani alti;
  b) e quelli che ora abusano dell'auto blu andranno in giro in ginocchio sui ceci;
  c) è tutta colpa mia: ho buttato l'alluminio nella differenziata della carta. Datemi subito una lametta.

4) Cena con i compagni delle elementari. Ho bevuto come una spugna per venire fuori dalla seguente situazione imbarazzante: mi sono seduto ad un altro tavolo perché non li avevo riconosciuti, mi sembravano troppo vecchi per essere miei coetanei: 
  a) Oggi e domani faccio la depurazione con i centrifugati di salute e erbe dell'Himalaya;
  b) è tutta colpa loro che mi versavano il vino in continuazione. Ora capisco come mai dimostrino tutti questi anni in più (l'alcol invecchia);
  c) sono un fallito che non conosce il significato della parola auto-controllo. Datemi un'altra lametta. E subito.

5) Non ti amo più, baby:
  a) Sei proprio sicuro? Non sai che ti perdi. E comunque, se ti sei fatto una ragione tu, me ne farò una pure io. Una ragione sì, meglio con la tartaruga;
  b) prenditi il mio dito medio;
  c) l'ho fatta scappare, non mi posso perdonare. L'ultima lametta: il test è finito. E io sono dissanguato, chiamate il 118 (ho buttato il telefono dalla finestra perché uno come me si merita per sempre la solitudine).


MAGGIORANZA DI A
Chissene in senso buono. Non è che te ne freghi, anzi sei bravo, perché non te ne freghi. Ma capisci quando puoi fare qualcosa e quando meno. Bravo, l'ho già detto, sì. Però se non è colpa tua e non è manco colpa degli altri, allora con chi ce la dobbiamo prendere se succede qualcosa di poco piacevole? Ma è semplice: con le merdine colpevoli (Maggioranza di C). Non è un bello scherzo soprattutto per quelli là che stanno proprio sul ciglio del burrone aspettando che l'angelo di turno dia loro un colpo d'ala. Ok, basta infierire. Allora: le cose vanno come devono andare e a quanto pare questo lo sai meglio di me. Tu riesci spesso a fartene una ragione, quando non ci riesci fai finta di farlo riempiendo la tua vita di attività, divagazioni, pensieri, trekking, training, trip e varie, così eviti di pensarci. Insomma, ci sai fare e ti conosci. Se posso, ecco suggerimenti da missionaria universale: scappare in un posto bello devi, scappare dalla responsabilità non devi, scappare dalla verità non puoi. Ascoltare le bugie quando conosci la verità è il tuo karma. Sei proprio un ciccino adorabile. Ora dimmi: dov'è la tua mela?


MAGGIORANZA DI B
Baciamo le mani. No, che nessuno si avvicini a te e dica che tu hai tamponato quella macchina perché è quella macchina che si è fatta tamponare. E che non si dica che sei tu lo stronzo se hai fatto mela con una mezza pera perché i tuoi gesti sono il risultato dell'abbandono e della solitudine a cui ti ha costretto la tua ex metà della mela. Se bevi troppo è perché gli altri ti obbligano e se spendi troppo in scarpe e gel per i capelli è perché sono i bisogni che la società ti ha creato. Cioè, in pratica, tu sei una vittima. Però non lo fai con cattiveria: ti viene naturale sfuggire alla verità, alla responsabilità, all'assurdità e ad un'altra parola a tua scelta che faccia rima con le precedenti. Sei pienamente d'accordo con Oscar Wilde quando dice, come la foto, che ogni santo ha un passato e ogni peccatore ha un futuro. Sensi di colpa nella tua esistenza non se ne vedono e questo è bene; è male, invece, quando credi che per stare più su degli altri tu debba tarpare certe ali che hanno più sprint delle tue per questioni di Dna. Gli scorpioni credono che tu non debba trattare gli altri con sufficienza. Io dico che potresti amare incondizionatamente più spesso e meno persone alla volta.



MAGGIORANZA DI C
Merdina colpevole. Sei messo abbastanza male. Comunque grazie, io pensavo di essere spacciata, ma guardando te ho capito che sto a cavallo (e pure che la Zanicchi cantava così tanto per). C'è poco da scherzare: fai subito qualcosa per quelle ferite che ti autoimponi o manco il 118 potrà aiutarti. Per non parlare del fatto che se vuoi diventare centenario senza oltrepassare i 25 questo non è il sistema. Perché diavolo pensi che le colpe di ogni faccenda orripilante del globo siano le tue? Manco in clausura la pensano così. In più in clausura fanno delle marmellate buonissime e sono dei miti a fare i ricami. Io mi auguro che in clausura preghino un po' pure per te. La terapia d'urto che gli scorpioni ti assegnano è la seguente: shopping fino ad esaurimento desideri, baciare uno sconosciuto che ti piaccia (non uno di quei cessi che credi di meritare), meditazione su quanto flagellarti sia inutile, un dolcetto buono quando credi che sia colpa tua se al mondo ci siano troppi obesi, leggere bene il libretto di istruzioni della raccolta differenziata. Fare qualcosa di buono per qualcuno che non se la passa proprio bene invece di auto-commiserarti pensando che sei il peggior peccatore del mondo che dunque, quanto è vero che esiste la giustizia divina, si merita di accollarsi ogni responsabilità.

Nessun commento:

Posta un commento