Ho ancora il suo odore in camera, anzi no, ho ancora il suo odore in tutta la casa, me lo sento persino addosso quando esco. Non è un odore totalmente delizioso, ma a me manda ai matti. E' la novità della settimana e mi rende felice. Penso continuamente a quando sarà il momento di rivederlo, rotolarmi su di lui, riposare, sognare, raggomitolarmi, fare l'amore. Ve lo descrivo? Che ve lo chiedo a fare, poi... Sì, lo descrivo. Avreste forse potuto dire di no di fronte a tanto entusiasmo? No, a meno che non siate completamente senza cuore. Ma i senza cuore non credono nel destino e manco nell'oroscopo quindi non starebbero a perdere tempo qui.
Ecco come è fatto: è grande ma anche molto giovane, è bello ma non appariscente; è stato lui a scegliere me, anche se ammetto che, se ne avessi avuto il modo, anche io avrei scelto lui. E' anche molto tosto, non sporca, è irremovibile ma non pretenzioso, sta al posto suo senza rompere le scatole. E' solido, non molto alto, in compenso ha la tartaruga ed è superodotato. Lo amo per tutte le caratteristiche di cui sopra, ma di più perché non fa rumore. Quelli che parlano poco o non cigolano li preferisco. Ci vuole tanto poco per farmi felice. In questo caso è bastato un letto nuovo. Ora sono felice, perché mi sveglio felice e riposata e sono anche serena nell'affrontare le odissee quotidiane perché tanto, quelle odisee, a un certo punto finiscono e io me ne vado a letto. Il letto nuovo. Che sta annientando il mal di schiena e mi garantisce sogni splendenti, quelli che servono quando la realtà è triste o schifosa. Non lo è del tutto, certo, ma per certe cose sì. Comunque io ci dormo su e ogni paturnia si dissolve. L'unico problema dato dalla nuova creatura è che ho perso la capacità di reagire alla sveglia.
Ecco come è fatto: è grande ma anche molto giovane, è bello ma non appariscente; è stato lui a scegliere me, anche se ammetto che, se ne avessi avuto il modo, anche io avrei scelto lui. E' anche molto tosto, non sporca, è irremovibile ma non pretenzioso, sta al posto suo senza rompere le scatole. E' solido, non molto alto, in compenso ha la tartaruga ed è superodotato. Lo amo per tutte le caratteristiche di cui sopra, ma di più perché non fa rumore. Quelli che parlano poco o non cigolano li preferisco. Ci vuole tanto poco per farmi felice. In questo caso è bastato un letto nuovo. Ora sono felice, perché mi sveglio felice e riposata e sono anche serena nell'affrontare le odissee quotidiane perché tanto, quelle odisee, a un certo punto finiscono e io me ne vado a letto. Il letto nuovo. Che sta annientando il mal di schiena e mi garantisce sogni splendenti, quelli che servono quando la realtà è triste o schifosa. Non lo è del tutto, certo, ma per certe cose sì. Comunque io ci dormo su e ogni paturnia si dissolve. L'unico problema dato dalla nuova creatura è che ho perso la capacità di reagire alla sveglia.
Ma un po' di bradipitudine serve sempre. Dà la carica, attenua i segni di corrucciamento sul volto, ti fa risparmiare in creme per il viso, ti ricorda quali sono le cose importanti per te, ovvero le prime cui si sottrae tempo durante le odissee di cui sopra. E' fatto, il letto, con dei pancali di legno, quindi è anche amico, fino a un certo punto, dell'ambiente. E quindi anche io sono un po' equa, solidale e tutte quelle cose belle che vorrei ma. Colui che lo ha costruito pieno di entusiasmo e di amore, lo ha anche decorato con delle scritte romantiche tipo "Non si vede bene che con il cuore" o "L'essenziale è invisibile agli occhi". Insomma è una ciliegina, o un pasticcino, è la punta del cornetto Algida, il tocco di cioccolata più grande della stracciatella, è il boccone del re, una coroncina di fiori eccetera. Insomma, mi piace.
Ed è bello, standoci sopra, pensare che non è un coso che esce in stock dalla fabbrica, ma che è l'unico e il solo. E' il tempo che hai dedicato alla tua rosa che la rende speciale, ecco, quella roba lì. Sono una rosellina. Dunque sono felice. Per il letto, per i nuovi progetti, per aver fatto in un solo pomeriggio uno strudel e decine di ciambelline al vino che, con il loro odore hanno cancellato l'odore di antitarme del letto. Nessuno è perfetto, ne abbiamo tutti le prove. Adesso sembra che anche tutta la casa sia nuova, che l'amore sia più grande, che sia stato fatto un passo ulteriore verso l'isola. Sembra che l'atmosfera sia più calda e mi pare pure che a casa ci sia il camino. Ora è più bello leggere, è più bello scrivere, è più bello cucinare, è più bello essere principessa o governante, dipende dal giorno. Ora non è un problema avere la finestra sopra al punto di ritrovo di tutti gli sbarbatelli di Viterbo e provincia che fanno discorsi improbabili sul numero di conquiste fatte o le buche prese il sabato precedente. Ora non mi arrabbio a morte se ricevo una chiamata al minuto mentre cerco di concentrarmi e scrivere cose sensate. Ora resto serena pure se perdo il filo o mi sfugge un'idea geniale. Non mi vengono attacchi isterici nemmeno se vedo un errore di ortografia o se ho a che fare con gente urticante, dalla quale, comunque, cerco di tenermi lontana non essendo io Madre Teresa o Gesù, ma stimando entrambi moltissssssssimo. Penso che questo post senza oroscopo sia un ringraziamento adeguato per colui, M., scorpione, che il letto lo ha fatto con il suo tempo, la sua pazienza e le sue grandi mani da manovale. Per me, rosellina. A volte un po' scorbutica, a tratti incoerente e troppo spesso coi piedi per aria. Nessuno è perfetto (vedi sopra), ma è bello quando ci si sente migliori a vicenda, in una mela.
Ed è bello, standoci sopra, pensare che non è un coso che esce in stock dalla fabbrica, ma che è l'unico e il solo. E' il tempo che hai dedicato alla tua rosa che la rende speciale, ecco, quella roba lì. Sono una rosellina. Dunque sono felice. Per il letto, per i nuovi progetti, per aver fatto in un solo pomeriggio uno strudel e decine di ciambelline al vino che, con il loro odore hanno cancellato l'odore di antitarme del letto. Nessuno è perfetto, ne abbiamo tutti le prove. Adesso sembra che anche tutta la casa sia nuova, che l'amore sia più grande, che sia stato fatto un passo ulteriore verso l'isola. Sembra che l'atmosfera sia più calda e mi pare pure che a casa ci sia il camino. Ora è più bello leggere, è più bello scrivere, è più bello cucinare, è più bello essere principessa o governante, dipende dal giorno. Ora non è un problema avere la finestra sopra al punto di ritrovo di tutti gli sbarbatelli di Viterbo e provincia che fanno discorsi improbabili sul numero di conquiste fatte o le buche prese il sabato precedente. Ora non mi arrabbio a morte se ricevo una chiamata al minuto mentre cerco di concentrarmi e scrivere cose sensate. Ora resto serena pure se perdo il filo o mi sfugge un'idea geniale. Non mi vengono attacchi isterici nemmeno se vedo un errore di ortografia o se ho a che fare con gente urticante, dalla quale, comunque, cerco di tenermi lontana non essendo io Madre Teresa o Gesù, ma stimando entrambi moltissssssssimo. Penso che questo post senza oroscopo sia un ringraziamento adeguato per colui, M., scorpione, che il letto lo ha fatto con il suo tempo, la sua pazienza e le sue grandi mani da manovale. Per me, rosellina. A volte un po' scorbutica, a tratti incoerente e troppo spesso coi piedi per aria. Nessuno è perfetto (vedi sopra), ma è bello quando ci si sente migliori a vicenda, in una mela.
P.S. Quando dico che sono felice, non mi prendete completamente in parola. Vorrei che molte cose, nella mia vita, fossero diverse. Vorrei essere più stabile e avere più equilibrio. Vorrei che il vento non portasse via ogni mio nuovo proposito; che ci fosse più giustizia sulla terra, che chi si è laureato sognando di fare un lavoro avesse la possibilità e le opportunità per farlo; vorrei che arrivare a fine mese, in generale, non fosse una scommessa; vorrei che ci fossero certezze, vorrei che una cosa a cui tengo tanto ricevesse un finanziamento importante così che smettesse di sopravvivere e incominciasse a vivere come si merita; vorrei che tutti coloro che credono tanto in qualcosa e che dedicano tempo a qualcosa o che ci perdono capelli e ore di sonno, non si sentissero degli idioti che prendono in faccia ogni treno.
Vorrei che le bollette non arrivassero e che tutti i soldi potessero essere inseriti nel salvadanaio per il giro del mondo. Vorrei non dover passare l'aspirapolvere tanto spesso e che i piccioni sparissero dal mio quartiere. Vorrei che le persone comprassero più libri, vorrei un teatro vero a Viterbo; vorrei più poesia. Vorrei saper fare la crostata di ricotta come quella di Ambrosia e non dover pensare a che ore sono. Vorrei che non fosse troppo tardi; vorrei avere la disciplina per scrivere tutti i giorni una paginetta. Vorrei che lo spettro dei peli superflui scomparisse e vorrei poter lavare i capelli senza shampoo come dice Lorrain Massey senza che essi diventino un nido impenetrabile a qualunque tipo di spazzola. Vorrei non dover desiderare che il tempo passi, a volte; vorrei essere gentile pure con chi non lo è. Per il resto sono felice. E lo sarei ancora di più se ora Geppetto, mi costruisse pure una bella scarpiera. Chi s'accontenta gode. Chi?
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