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lunedì 13 febbraio 2012

Se lo dici con un fiore non sarai travisato. E non prenderai travi in faccia. E San Valentino non c'entra, giuro. Oroscopo.

Parlare crea malintesi. Se le tue parole sono state travisate, in genere ne aggiungi altre per spiegarti meglio e, se ti va bene, la situazione peggiora. Se invece sei sfortunato, degenera. Dipende dalle parole, sì. E dal messaggio che devi trasmettere. A titolo informativo, non sono solo i messaggi infausti o nocivi alla stabilità emotiva e alla salute mentale quelli che vengono travisati. Infatti il problema vero si pone quando vengono travisati anche i messaggi più spontanei e dolci e carini. Io celebro sempre il silenzio come strategia anti-malinteso e credo che il concetto sia stato metabolizzato da tutto il genere umano. Però non si può essere ripetitivi. Può accadere che uno, in barba alla bellezza del silenzio, si voglia esprimere, voglia esternare, ribadire concetti e sottolineare l'importanza di punti chiave. Come farlo, quindi, senza essere crocifissi per aver pronunciato la parola sbagliata? Come fare ora che la neve si sta sciogliendo e quell'essere tutti un po' più umani e tutti un po' più uguali svanirà insieme ai metri cubi di ghiaccio che hanno ricoperto strade, città e i nostri marones?
Su suggerimento degli scorpioni Charlotte consiglia quanto segue: dillo con un fiore. 
L'idea è scaturita dalla lettura de "Il linguaggio segreto dei fiori", primo romanzo di Vanessa Diffenbaugh che, nel giro di pochi mesi, è diventato un caso editoriale. Non parlerò del libro perché, se volete, lo trovate in libreria. Potrebbe piacervi. Ad ogni modo non stiamo qui a vendere libri. Perché se stessimo vendendo libri avrei come minimo qualche banner pubblicitario sulla homepage del blog e potrei dunque, spassionatamente, suggerire in quale libreria andare a comprare il libro. Ma non ve lo dirò per evidenti ragioni.

Ecco i vantaggi di dirlo con un fiore:
1) fai felice quello che riceve il fiore perché probabilmente è ignaro del messaggio di cui il fiore si fa portatore (in pochi conoscono il linguaggio dei fiori);
2) le tue intenzioni non possono essere travisate, perché ogni fiore vuol dire una cosa sola e, anche se ne vuole dire più di una, sono tutte molto vicine tra loro;
3) prendi due piccioni con una fava visto che è San Valentino. Dunque, se ti piace celebrare la festa che mercifica l'amore trasformandolo in una dimostrazione di affetto che si misura in baci di cioccolata e mutande con i cuori, con un fiore fai di sicuro un figurone. Se invece non te ne frega niente di San Valentino, perché credi che l'amore e i baci di labbra non possano essere confinati ad un solo giorno dell'anno, puoi comunque regalare un fiore, perché regalare un fiore è un gesto carino e romantico. E fa sciogliere chi lo riceve. Se tutti regaliamo un fiore magari pure la neve si scioglie. Ma non dite a mia sorella che sto cercando di corrompervi a commettere questo atto brutale perché A. (pesci) ovvero mia sorella, non me lo perdonerebbe mai. 
In assenza di Arianna che avrebbe sicuramente fatto un servizio fotografico ben più degno della mia selezione, dovrete accontentarvi della mia selezione. Vi anticipo dunque un giacinto viola che, nel linguaggio dei fiori sta per: perdonatemi, vi prego. 

ARIETE
Se regali un cespo di lattuga dichiari apertamente la tua freddezza di cuore, quella che vorresti ma non puoi. Non ti stupire se ti rispondono con una lavanda che è roba che il tuo cassetto della biancheria gradirà, ma forse tu meno ora che sai che significa diffidenza. Fatti conoscere per quello che sei e dona un po' di menta piperita, cioè calore di sentimenti e ti pioveranno dal cielo rametti d'alloro. Che come puoi immaginare significano gloria e successo. E' quello che vuoi? Già. 
TORO
Stai attento (rododendro): la festosità (prezzemolo) che manifesto quando ti incontro senza appuntamento è più volubile (rapunzia) di quanto credi. Ma se giuri che tra me e te non si metterà mai in mezzo un albero di giuda (tradimento, che te lo dico a fare), allora sei il benvenuto (glicine) nel mio mondo incantato e pure in quello terreno, ovvero quello dei problemi che non saranno mai insormontabili se noi due siamo uno. Toro, maestro di vita. Un filo sdolcinato, ma non diabetico. 
GEMELLI
Scendi (polemonio azzurro) dal tetto, per favore. Non fare gesti inconsulti (e non spalare la neve addosso ai passanti ché se li uccidi sono cavoli amari). Non vengo a cercarti per questioni di carità (rapa): tu solo al mondo mi fai tornare alla spensieratezza dell'infanzia (primula comune) e curi tutti i miei patemi di cuore (mirtillo), anche quelli che mi infliggi tu stesso. Smettila, comunque, di infliggermi patemi o te ne pentirai amaramente (non c'è un fiore per questo: faglielo leggere tra le righe).

Painting by Arianna Caroli
CANCRO
Lasciamo stare rabbia e invidia (peonia e mora) per un po'. Te lo dico sinceramente: ho fiducia (passiflora) che non mi farai tuo prigioniero (fiore di pesco), ma anzi so che mi lascerai libero di commettere gli errori che mi servono per capire che il mio cuore più il tuo cuore fanno un cuore puro. So pure che mi salverai da me stesso qualora ne dovessi avere bisogno, ma questo te lo dico a parole visto che il fioraio già mi sta maledicendo per i salti mortali che gli sto facendo fare per dirti queste cose con i fiori invece che con un bigliettino rosa vicino alla tazzina del caffè.
LEONE
Ti consiglio (rabarbaro) di procurarti un bel vaso spazioso all'interno del quale dovrai inserire un centinaio di rose di tonalità che vanno dal rosso (amore) al rosso scuro (bellezza inconsapevole). A quel punto sarà difficile non montarsi la testa, ma tu rimarrai discreto (fiore di limone) e ti tratterrai. Tratterrai anche un secchio di lacrime (enula campana): rappresenterebbero la gioia di chi ha finalmente la prova che questa non è una passione fragile ed effimera (azalea) ma un bel cactus, che, chi l'avrebbe mai detto, vuol dire amore appassionato. Ora cosa aspetti a stringerti a lui/lei (veccia) sulle note di una colonna sonora che ammalia (avena comune)?
VERGINE
Sono innocente (margherita) e di certo se mi continui a trattare come uno stupido (melograno) smetterò di avere voglia di dimostrartelo con tutte le mie energie da mattina a sera. Non oggi, comunque: oggi riproverò (liatride) perché la tua delicata bellezza (ibisco) mi fa dimenticare le desolazioni (anemone) a cui è soggetto in questo mondo narciso uno che è un vero cavaliere (come me) anche se non ha il cavallo ma tanta galanteria (aconito). Se nessuno ti regala niente, fatti mandare dalla mamma un mazzo di amarillidi che sono il tuo modo di dire al mondo: io sono fiero di essere vergine.


BILANCIA
Con l'incantesimo (amamelide) che mi ha fatto non riesco più a capire se la tua purezza è pari alla tua bellezza (fiore d'arancio) o se è solo bellezza noncurante (trachelio). Ultimamente mi sembra più la seconda, ma sono certo che mi sbaglio dato che ho alzato un po' troppo il gomito e ho finito per perdermi tra le paranoie. Non per questo sei autorizzato a pensare che io sia di valore modesto (viola): infatti sono di valore inestimabile e te lo dimostrerò quando smetterò di fare lo stupido (melograno) e mi ingegnerò (geranio edera) per dirti con un fiore che il tuo fascino è radioso. Ranuncolo. Ora sì che sei mia. 
SCORPIONE
Anche se ti servirebbe un po' di lungimiranza cioè un bel po' di agrifoglio, con tutta probabilità riceverai una camelia (il mio destino è nelle tue mani). Ti sentirai caricato di eccessiva responsabilità e manderai il mittente dal fioraio a cambiare il suo dono con una dafne (non ti vorrei in nessun altro modo). Se ti regalano invece un amaranto perché ti augurano l'immortalità rispondi chiaramente con una composizione di pioppo bianco e vischio, a significare che ti ci vuole tempo prima di superare tutti gli ostacoli. Ma che poi li superi e nel frattempo apprezzi di essere circondato da persone così deliziose. Per dirlo devi trovare un gelsomino di notte (solanum jasminoides). Di fronte a una rosa viola (incanto) tutti i tuoi sforzi diventeranno vani, ma tanto le rose viola sono rare e quindi...
SAGITTARIO
La tua bellezza capricciosa (scarpetta di Venere) mi ha scocciato. Io voglio rose balsamine, cioè, volendo dirla come mangio, semplicità. Basta pippe mentali. A me non basta che mi pensi (trifoglio), io voglio che lasci le tue false ricchezze (girasole) e le tue superstizioni (iperico), perché è tutta una fesseria quelli dei gatti neri che portano sfiga. Sarò di certo di buonumore (stella alpina) quando implorerò "nontiscordardime", perché già so che non mi dimenticherai per una ragione suprema: noi due abbiamo tutto il potenziale per essere una bella fragola (perfezione) e un giorno riusciremo pure a dimostrarlo a noi stessi.

CAPRICORNO
Per me sei come un vino da meditazione (abutilon): quando sono con te mi sento io, quello vero. Non l'io perfetto (ananas) per il quale mi spaccio quando sto con gli altri. I dolori (aloe) se ne vanno, e smetto addirittura di essere misantropo (cardo campestre) e presuntuoso (bocca di leone). Quando sto con te sto così bene che mi capita di pensare: seppellitemi tra le bellezze della natura (caco), la beltà assoluta io l'ho sperimentata già. Il concetto è chiaro, Capricorno: ora non esagerare. Accetta però un'angelica da Charlotte. Vuol dire ispirazione.
ACQUARIO
Tra il rimorso (lampone) e l'immaginazione (lupino) scelgo l'immaginazione. All'indiscrezione (fiore di mandorlo) preferisco il rossore (maggiorana) di cui si colora la mia pelle quando ti vedo arrivare bello/a così come sei (ibisco). E' naturale che io mi senta forever25 (croco) quando ti ho vicino anche se tu sei perplesso/a (damigella). Comunque non mi arrendo, anzi ti darò una stella alpina, ovvero la dimostrazione del mio nobile coraggio e capirai che il mio sentimento è puro (stella di Betlemme). Sarà allora che io e te - dopo le mie proverbiali faticate - potremo finalmente metterci in attività (timo). Ce ne vuole di pazienza nella vita. Sì, assai.
PESCI
Questo amore segreto (acacia) non può più essere taciuto. Prendi l'iniziativa, Pesci con: a) una lettera d'amore; b) un agapanto che vuol dire la stessa cosa. Se credi che non la/lo convincerai, rassicurala/o: non voglio un figlio (frassinella) entro il 2012 (sarebbe anche un bimbo prematuro), mi basta che tu non mi sia più indifferente (iberide), anzi sarei felice se mi garantissi piaceri duraturi (cicerchia a foglie larghe) e nuovi inizi (narciso). Se vuoi centrare il bersaglio, lascia perdere il punto dei piaceri duraturi. Verranno di conseguenza, se son rose, ovvio.



7 commenti:

  1. sono a parma e mercoledi faccio una birra all'ibisco,le stagioni continuano a susseguirsi

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  2. ...con questo gelo avrei avuto bisogno dell'abbraccio caldo, dolce e sensuale della vaniglia invece .... tu proponi equazioni rosa uguale amore , giglio uguale purezza !!!!! sono scesa dal tetto .....ciao, come al solito seiironica, essenziale, divertente gemelli

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  3. se sei un acquario che preferisce far nuotare i suoi pesci nella birra, allora quella della birra bella d'ibisco non è una coincidenza. le stagioni continuano a susseguirsi. porta a charlotte e agli scorpioni un po' di birra bella e lei cercherà di fare incantesimi per fermare il tempo.

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  4. Gemelli, pensare troppo fa male. non dirlo agli scorpioni poi... scendi dal tetto e mettiti al caldo con un abbraccio alla vaniglia e un bacio di labbra.

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  5. ......che inguardabile san remo senza neanche un fiore ! non parliamo poi dei contenuti ....ciao gemelli

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  6. Io infatti non l'ho guardato. Però, Gemelli, i fiori li hai avuti da me, no?! Stasera cambia canale. Oppure guarda la luna. è ispirazione e bellezza. ;) bonjour, c.

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  7. .....che inguardabile san remo senza neanche un fiore.....per non parlare poi dei contenuti ! ciao gemelli

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