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mercoledì 3 settembre 2014

Gatti e destrieri, zitelle e principesse azzurre, subire l'ereditarietà, guardarsi allo specchio dopo la varicella e altre cose strane. Ah! E oroscopo.

Come quando rivedi un amico dopo tanto tempo o ti guardi allo specchio dopo aver avuto la varicella, quando ti ritrovi a tu per tu con la pagina bianca dopo tempo, provi un bel po' di soggezione. Solo all'inizio. Poi ci infili un pensiero. Un altro pensiero ed è fatta. Nel senso che riprendi subito dimestichezza. Succede con la bicicletta, ma non con tutte le cose. Solo con quelle che sapevi fare veramente. Rileggendo il post precedente mi sono resa conto che la fine del 2014 è vicina, il che significa che manca poco a quando dovrò tenere in braccio un gatto. Devo ammettere che non muoio dalla voglia di farlo, così come sono certa che potrei sopravvivere egregiamente anche senza accarezzare felini per tutta la vita. Poi però penso all'emergenza che si presentò nel lontano 1986, anno in cui una gatta nera pensò bene di dare alla luce i suoi ventinove gattini nel giardino della casa al mare del nonno. Io ero con la mamma, la zia N. e la cugina F.  


Doveva essere il primo giorno di vacanza, poi, in un nanosecondo, si trasformò in una ventiquattrore in un bunker. Mia madre, impietrita da quel tappeto di micini neri parcheggiati nell’aiuola, fuggì dentro casa, ci intimò di entrare e ci chiuse dentro finché la vicina non venne a prendersi tutta la famigliola di felini. Solo quando pure l'ultimo pelo di gatto sparì dalla sua vista, potemmo uscire fuori e piantare la nostra tenda degli indiani, luogo storico dove imparammo a fare i palloni con le BigBabol. Solo in seguito ci specializzammo in quelli uno dentro l'altro. Dopo il mio atto di coraggio - prendere in braccio un gatto entro il 2014 - qualora si dovesse ripresentare una situazione del genere, potrei essere io a salvare la mamma dal nemico. Mi farebbe molto onore. Ma sono certa che lei non sarebbe così fiera di me. Dal 1986 a oggi ho capito una cosa: le fobie sono ereditarie. 


Infatti anche mia cugina che ho rivisto sabato al matrimonio del cugino piccolo che col suo sì ci ha onorate della nomina di ultime zitelle della famiglia (non proprio zitelle, ma cugine non sposate, ma se non posso esagerare quando parlo, né quando scrivo, né quando mangio, né quando penso, allora che ci faccio di tutto questo immaginare?) ha confessato di avere il terrore dei gatti. Terrore confermato dal fidanzato della stessa che ha raccontato di scene pietose accadute in un altro continente pieno di gatti che li hanno costretti a rifugiarsi altrove senza vedere ciò per cui erano arrivati fin lì. Tutto questo terrore che sabato mi circondava, mi ha fatto sentire estremamente coraggiosa. Ma posso di più. E prenderò in braccio un gatto. Di quelli d'appartamento. Quelli randagi col cavolo. Vicino a dove abito ce ne sono a decine. Li conosco, ormai: sono perennemente affamati pure se danno loro da mangiare tutti i giorni. Ora che scoperto dov'è la loro mensa - anche se non ho guardato in faccia la nutrice - evito accuratamente quella zona quando sono da sola. Ma tutto questo presto cambierà. Tutto questo parlare di gatti, vedere gattare o trovare ciotole destinate ai gatti per la strada, rimembrare di gatti partoriti nel giardino, mi fa sentire come si sentivano Jessica e Ivano dopo le nozze: strana. Ecco sì, proprio strana. Come se il mondo fosse gatto e io lo dovessi affrontare. 


Tanto anche i matrimoni vanno affrontati con coraggio. Il vestito che indossi molto probabilmente tiene caldo o tiene freddo, è scomodo, stretto, fasciante, ti comprime la cassa toracica e fai fatica a respirare. Almeno questo principio di soffocamento, ti mette in faccia un colorito sano e puoi risparmiare i soldi della lampada. Poi magari hai difficoltà ad andare a fare pipì, ma che c'entra, ti sta benissimo. 


Borsa. Mica vai al matrimonio con la tracolla o con la shopping bag. Ci vai con la clutch. Ovvero avrai una mano inagibile per tutto il tempo. In compenso con l'altra potrai fare tutto ciò che vuoi, per esempio sventolarti con il libretto della messa, mangiare, tenere il bicchiere. Ma non tutto contemporaneamente. In effetti non capisco ancora a cosa servano le posate all'aperitivo del matrimonio. Possono tornare utili solo se sei uomo o se hai un'ancòra di salvezza, ovvero un tavolo e una sedia sulla quale appoggerai la borsa. Allora la storia sarebbe diversa ma non la racconterò perché sarebbe noiosa. Se per caso devi soffiarti il naso o magari ti commuovi e ti serve un fazzoletto, ti attacchi: nella clutch ci entrano giusto il telefono e dieci euro. Se ce ne metti venti, può darsi che esploda. Se fumi, sei rovinato. E la bomboniera, ti tocca lasciarla lì. A meno che tu non decida di tenerla con l'altra mano. 


Ma il primato della scomodità spetta sempre a loro, le regine indiscusse della festa, quelle per le quali dilapideresti - se ne avessi uno sostanzioso - il conto in banca e con le quali, specie con quelle più sbagliate, è sempre amore al primo sguardo che manco ti avesse fatto l'occhietto Brad Pitt (a proposito, s'è sposato pure lui). Sono loro che comandano alla festa, sono loro che ti dicono dove andare, cosa fare e cosa evitare (non camminare sul prato! voglio andare a casa) e ti intimano di dare loro retta (se provi a ballare, sappi che ti slogherai la caviglia). Però quanto son belle, le scarpe. Io ne indossavo un paio d’oro coi glitter così comode che mi sono venute le vesciche persino sulla pianta del piede. Però non mi hanno annebbiato il cervello, infatti mi ricordo alla perfezione le scarpe di tutte le invitate al matrimonio. Fantastiche, alcune. Per lo più ai piedi di quelle che sono andate via per prime. Ovvero, non le ho invidiate affatto. Se c’è qualcuno che mi porta via dalla festa, quello è il principe. Chissà se dirò lo stesso quando indosserò per la prima volta l’ultimo acquisto iperscomodo, a punta, blu mare. Prometto: se dovessero mettere bocca tra me e la vita, non esiterei, le abbandonerei in mezzo alla piazza e rimarrei scalza ad aspettare che il principe passi da lì, perché è lì, da me che lo ha condotto, per caso o per destino, il suo destriero.


ARIETE
Se gli regali un drone prima di partire per le vacanze, poi non ti lamentare se non ti fila di striscio. Fatti furbo, calcola bene i tempi di azione e le reazioni, tutte. Poi smetti di fare liste e gesti ripetitivi e dedicati solo a ciò che stimola il tuo lato eroico. Pure se piove, divertiti. L’estate è uno stato d’animo, più che una stagione.
TORO
Un giorno tua figlia ti porterà le camicie di lino da lavare e sarà bene che per allora tu abbia imparato come si fa. La bella notizia è che nei prossimi giorni il tuo lato casalingo può andare in ferie. Delle rogne quotidiane se ne riparla tra un po’. Il lato focoso, invece, si sveglia dal letargo. Su, accoglierlo a braccia aperte e farlo lavorare. 
GEMELLI
Alcuni suggerimenti per questa settimana che si preannuncia mistica. Potresti passarla a pensare a dove hai sbagliato, chi è la dolce metà della mela della tua vita, se sei tu a essere troppo complicato o gli altri a essere troppo semplici e, in generale, a farti un sacco di paranoie e mea culpa. Oppure la potresti passare a cercare di cambiare le cose, ad aggiustare ciò che si è rotto, a ri-incollare i cocci. Un po’ come fece Santa Rosa con la brocchetta. Sì, che puoi. 
CANCRO
Il giorno di Santa Rosa di 19 anni fa il nonno se ne andò. Di lui ricordo sempre quando mi portava nella casa dei banditi e mi faceva trovare ogni volta 200 lire per terra per dimostrare che era vero, c’erano passati i banditi. Morale: per ogni pensiero triste, c’è un pensiero felice in agguato. Farsi sorprendere da quest’ultimo. 




LEONE
Mangiare il cocomero prima di andare a letto comporta che a una certa ora tocca alzarsi per far pipì. Sbattimento. Però se il cocomero la sera ti piace, allora mangialo senza pensare alle conseguenze. Questa estate il cosmo ti vuole bene e non ti farà pentire di nulla di quello che fai. Detto questo, scongiura il rischio di rimpianti e dacci dentro coi piaceri. Sia quelli che si toccano che quelli che non si toccano.
VERGINE
Sarà che i fichi (frutti) li adori, sarà che sei pappa e ciccia con la dolce metà della mela, fatto è che stranamente ti gira bene, non rispondi sempre picche, riesci a pronunciare la parola scusa. Poi: al lavoro si accorgono che ti hanno sottovalutato e cominciano a venerarti come Santa Rosa. Hai visto? Bastava credere per vedere.
BILANCIA
Ora hanno detto che fare colazione o non farla, è la stessa cosa. Non so tu, ma io sono dell’idea che una bella briosche con la marmellata di visciole e albicocche accompagnata da un tazzone di caffè, danno grinta e buonumore che manco il gratta e vinci a 4 zeri. Dunque, per far filare liscia la settimana, fai le cose che ti fanno stare bene, pensa pensieri nuovi, non pensare che a Santa Rosa (e anche prima e dopo) ti pesteranno i piedi, sperimenta qualcosa di mai sperimentato e pensa che dagli errori molto spesso s’impara. Per dire, lo champagne è nato in maniera casuale grazie a un errore nel processo di vinificazione. Non so se mi spiego. 
SCORPIONE
Poi un bel giorno ti arriva un sms da tua madre che si era sempre opposta alla tecnologia telefonica. E tu incredulo capisci che le cose, anche quelle più difficili, possono succedere. E che le montagne più spigolose si possono scalare. E tutto quello che di bello non ti aspetti più, accade. Coraggio. E che l’amore sia con te. Forever.


SAGITTARIO
Pure Brad e Angelina si sono sposati. Ci hanno messo un bel po’ ma poi hanno detto sì. E non che prima non si amassero. Ma ora hanno deciso che lo faranno nella gioia e nel dolore etc. Proprio quando i gossippari avevano perso la speranza, loro zac. Della serie: si può aspettare anche invano, ma il più delle volte arriva ciò che si aspettava. Stavolta quel qualcosa arriverà dopo i fuochi. Sempre meglio che mai. 
CAPRICORNO
Tutto s’impara. Anche a gestire un’arnia su un terrazzo. In Australia, per esempio, addomesticano api a tutto spiano. Ben 70 tetti, a Melbourne, producono miele. Geni, dici tu. Mica solo loro, anche tu puoi avere un’idea mitica, basta che smetti di lamentarti, ti concentrati su sogni concreti, hai fiducia in te e nel destino. Per motivarti prova a meditare 5 minuti al giorno e stimoli la concentrazione, per non mollare ricorda che Santa Rosa fa miracoli. Il resto è superfluo. Dolce metà della mela e mamma, invece, importanti. Presto, dimostrarlo. 
ACQUARIO
Ci sono momenti della vita in cui bisogna fare squadra anche con i nemici, o almeno bisogna fare in modo che non si accenda la miccia della discordia. Dai, cercate di essere tutti un sentimento. Basta una sola settimana e poi ognuno per i fatti suoi. Ricorda: l’obiettivo questa volta è più importante. E l’abitudine ad accettare i difetti altrui può stimolare pensieri universali di pace. Non vuoi provare come ci si sente a essere un guru? Non è poi così difficile.
PESCI
Fare sempre quello che gli altri credono sia giusto per te è molto sciocco, specie in un momento come questo in cui le circostanze e le ispirazioni ti guidano verso l’ignoto e verso ciò che non si sa come va a finire ma se pensi positivo va a finire bene. Non credi sia giunto il momento di andare dove dici tu, con chi vuoi tu, all’ora che vuoi tu? Sì, dai. L’amore è un po’ dolce, un di fuoco. Tu delizioso sempre. Evviva! 



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