Che cosa c'è?
Niente, sono solo un po' stanchina. Cioè non mi reggono le gambe e non mi reggono nemmeno le braccia. E per fortuna che la lezione serviva ad aumentare la vitalità. Comunque nel complesso mi sento bene. E' chiaro che non rifarei immediatamente la stessa lezione ma magari domani sì. Yoga. Kundalini. Quello di quelli vestiti di bianco con turbante che cantano un sacco e fanno il respiro di fuoco. E' una sintesi superficiale, sintetizzata con superficialità, non perché io stia prendendo sotto gamba il misticismo cosmico dello yoga, ma proprio perché sto entrando nel vivo dell'essere una femmina fatta di dieci corpi dei quali solo il quinto percepisce ed è percepito dagli altri. Cerco di barcamenarmi. E di non complicarmi troppo la vita. E in questo secondo tentativo fallisco sempre. Ma so che, nonostante tutto, troverò l'isola, sempre che io non l'abbia già trovata.
Oggi, nella posizione dell'arciere, nella quale siamo rimasti per 5 minuti che alle braccia e ai glutei sono sembrati circa 89, il nostro guru (con la minuscola, perché è bene mantenere l'anonimato di chi non sa di essere nominato - con rima non voluta) ci ha detto che la fatica c'è ma che è la mente che ci dice smettila, è troppo faticoso, non ce la fai. Perciò la mente va domata. E i nostri limiti vanno superati. A quanto pare è tutta una roba di testa. Dunque questa nostra testa: ci innalzerà verso l'infinito o ci porterà nel buio più buio dell'universo? La prima, grazie.
La mia mente non si è lasciata facilmente addomesticare durante l'esercizio numero 6 - il più faticoso della storia - che consisteva semplicemente nello stare nella posizione del celibe (ginocchia piegate all'indietro e coccige che tocca terra facendo su e giù) a fare il respiro di fuoco. Sono partita con un grande sprint e a grande velocità e per poco non ci rimango forever. Avrei voluto aprire gli occhi e vomitare la bile, ma sono rimasta ad occhi chiusi a fare l'esercizio con molta meno enfasi dell'inizio.
Riuscivo a continuare solo perché il guru diceva: tutto passa. Come il tempo. Come il tempo, passa pure la fatica. Superate i vostri limiti. Non smettete di respirare. Lui parla e a me viene da sorridere, anche se a denti stretti e con la lingua sul palato non è tanto facile. Penso che quando dirà che l'esercizio è finito lo vorrò abbracciare. Non so se più perché mi ha incitato a continuare o perché ha deciso di mettere un punto a questa tortura. Poi l'esercizio è finito, il guru non si è scomposto e mi è sorto il dubbio che non sia apparso provato come noi perché mentre noi morivano da celibi, lui cantava i mantra. Ma non posso essere sicura del fatto che non abbia fatto l'esercizio perché sono rimaste ad occhi chiusi come lui ci aveva ordinato di fare.
Comunque. Con la posizione del celibe ce l'ho fatta. Ce la faccio pure con tutto il resto.
Mente domata. Ora mi chiedo: come si fa a domare la mente quando non ci sei tu, guru? Me lo chiedo solo mentalmente perché ti immagini a chiedere una cosa del genere davanti a chi queste cose le sa da sempre, essendo una conoscenza di questo tipo il proprio karma? Ci rifletto. E mi rendo conto che il pensiero non lo abbandono quanto dovrei. Che penso pure quando faccio yoga. E mi domando come si faccia a liberare la mente da tuttopropriotutto quando non si è Siddharta né si ha intenzione di diventare Siddharta.
Comunque lo yoga mi piace. Mi allontana da me avvicinandomi a me che, voglio specificare, non mi sento affatto una femmina zen, semmai una femmina che cerca di rimanere stabile nella precarietà della stabilità.
Lo yoga, dicevo, mi piace. Però devo essere sincera: avrei preferito iscrivermi ad un corso di rock'n' roll acrobatico ma nella mia città non esiste. Mi sto applicando per cercare un maestro che venga a Viterbo il sabato mattina (se ci sono interessati, fatevi avanti) ad insegnare a noi otto volenterosi l'arte del volo e soprattutto quella dell'atterraggio, perché a volare son capaci tutti, è ad atterrare impreparati che ci si fa male. Quindi è ad atterrare che bisogna prepararsi.
Dicevo, volevo e voglio ancora studiare il rock'n'roll acrobatico e, in attesa che il maestro si materializzi, mi sono messa a fare lo yoga. Non come ripiego, sia chiaro. Così, perché mi sentivo pronta ad essere più consapevole del fatto che oltre al corpo (mai potevo immaginare fossero 10 come dicono loro) c'è anche la mente e che vanno di pari passo al ritmo del respiro. Sembra tutta una cosa fricchettona ma non lo è. E io sono una piuttosto scettica. Quello che mi importa dopo 'sta lezione yoga è che ora mi sento molto bene. E anche il primo e secondo chakra (ano e organi genitali, non c'è niente da ridere sono solo il primo e secondo chakra) si sentono molto bene.
L'unico che si lamenta è il quinto corpo: dice che non è appagato dal pranzo zen che è consistito in numero 2 uova sode e numero 1 finocchio consumato in piedi alle 16.30. Più tardi verrà premiato, ma a lui non posso confessarlo o si adagerà sugli allori, cosa che non va fatta mai. Bisogna stare con le chiappe strette (quasi) sempre, soprattutto quando ci si rende conto che la realizzazione di certi desideri dipende più dal tempo passato con le chiappe strette che da quello passato ad adagiarsi sugli allori. Quindi. Quindi adesso io scrivo con le chiappe strette. Perché ho capito che dipende molto più da me che dagli altri. Qualunque cosa. Successivamente, entro la fine della giornata - mamma, stai tranquilla - accontenterò anche il quinto corpo con una cena da seduti. Lo accontenterò, il quinto corpo, perché gli voglio bene, essendo il quinto corpo quello che, tra tutti e dieci, mi dà le più infinite soddisfazioni in tutti i sensi. Magari semplicemente perché i sensi degli altri nove corpi non ho ancora imparato ad usarli. O magari perché credo che chi ti soddisfa, chi ti appaga, chi ti rispetta, chi ti ispira fiducia, chi ti ispira e basta e pure chi ti ama vada a sua volta soddisfatto, appagato, ispirato, amato in tutti i sensi. Saggezza zen. E pensare che sono solo alla quarta lezione.
Ora non lo so se è lo yoga o se sono io; se sono i baci, la pazienza, l'aspettativa, il dire sì, l'energia di certi risvegli o il buonumore di certe colazioni; non lo so se è l'amore o il resto, ma penso che, di tanto in tanto, non ci sia niente di male a sentirsi così in pace col mondo e con tutti i suoi abitanti, in due parole, a sentirsi sull'isola. L'oroscopo, quindi, dirà bene a tutti. Se cercate rogne e suggerimenti tipo restatevene a casa se non volete finire in ospedale, andateli a cercare altrove. Almeno per oggi.
Quindi che c'è?
C'è che mi sono innamorata di te. E se mi guardi negli occhi un momento lo puoi capire anche da te.
Me la sono cercata fin dall'inizio e ora viene da sé. Grazie per avermela concessa. Sappiate che apprezzo molto: la canto a gran voce da una settimana.
ARIETE
Che cosa c'è? Ho perso la bussola, non arriverò all'isola in tempo per il gran ballo. Balle. La bussola forse non ritroverai, ma sta' tranquillo che in qualche modo al ballo arriverai. Preoccupati piuttosto di arrivare con tutte e due le scarpe. Non pioverà per un po'. In senso metaforico, ovviamente.
TORO
Lo sai che c'è? Il futuro non esiste ancora e allora perché io mi sto tanto a preoccupare di lui? Non ho parole, Toro. Complimenti: sei nel punto dove tutti sogniamo di arrivare. Tu ci sei già. Non farti suggestionare da chi ti dice che lassù tira un gran vento e che tanti, a causa di quel vento, si sono fatti frittata.
GEMELLI
Possibile dialogo tra te e tuo ascendente. Che cosa c'è? Le uova sode te le mangi tu. Io gradirei farfalle al burro e parmigiano, per favore. E che farfalle al burro e parmigiano siano. Morale: concedi(ti), a chi se lo merita, quello che si merita. Come fai a sapere che non è arrivato anche il tuo momento di ottenere ciò che meriti? Ecco, credo che basterà per convincerti.
CANCRO
Dobbiamo parlare. Che cosa c'è? Dobbiamo parlare. Ok, domani. No, adesso. Domani. Adesso. Non la fare lunga, Cancro, scendi a compromessi, per una volta. E falli contenti. Per una volta non si perde l'autostima. E poi vedere gli altri sorridere non è una gran bella cosa? Sì. E non solo quando si è in modalità zen.
LEONE
I limiti sono solo nella tua testa, l'ha detto il guru. E io ci credo. Un po' perché ci credo veramente, un po' perché ci voglio credere. E tu, Leone, ci vuoi credere? Dovresti farlo: questa settimana ti converrebbe così. Per una volta, apprezza il bello anche quando è facile.
VERGINE
E' solo un esame, mica una guerra. Avanti, concentrati o, se preferisci, stringi le chiappe e vai. Ti conviene vedere rosa invece che nero e pensare bene invece che male. Ovvero: se credi che non puoi e se credi che puoi, hai ragione in entrambi i casi.
BILANCIA
Basta, disse il quinto corpo. Ancora, rispose la Bilancia. Bravo, hai capito la lezioncina del guru. Ora mettila in pratica in quanti più ambiti della tua esistenza. Se vuoi ringraziare il guru, fallo. Se vuoi ringraziare me, fallo, ma sappi che farò fatica a non sentirmi un po' zen con il tuo riconoscimento. Qualunque cosa non sia abbastanza, fai in modo di averne ancora. E ancora sarà.
SCORPIONE
Sai quando hai un'idea che dici è geniale e poi ti metti a fare un'altra cosa e te la dimentichi, l'idea geniale? Ecco, Scorpione, questa situazione è da evitare. Ma se ti dovesse capitare, visto che ti distrai facile, ti conviene non andarla troppo a cercare nelle pieghe della memoria, quell'idea. Quell'idea tornerà quando meno te lo aspetti. Così come, quando meno te lo aspetti, qualcuno ti ruba il cuore e sai già che non lo riavrai.
SAGITTARIO
Facciamo finta che tu riesca stare in verticale sulla testa per 5 minuti. Credi che a quel punto, dopo che tutto il sangue ti è andato in testa, continuerai ad avere voglia di lamentarti perché il vicino è uno stronzo, il vigile un infame, quel vecchio al semaforo un rincoglionito? Io non credo. Trova un esercizio tipo quello della verticale che ti faccia passare la voglia di brontolare come una pentola di fagioli. Poi mettilo in pratica ogni volta che sei pentola di fagioli.
CAPRICORNO
Che cosa c'è? Sei sfiduciato, lo credo. Quindi molli? Quasi quasi... Cosa dici, Capricorno? Ti è andato il sangue al cervello pure a te (vedi Sagittario)? Scordatelo, si procede. Anche con quelle cose rischiose che potrebbero deluderti ancora. Coraggio, la gente è qui non solo per romperti le palle, anche per rendere la tua vita piacevole più che facile. E tu, sei sicuro di fare il massimo per rendere le altrui vite piacevoli? Accertati.
ACQUARIO
Mica hai dieci corpi da sfamare e dieci spiriti da raffreddare. O comunque, se ce li hai, sanno badare a loro stessi. Tu devi occuparti di uno solo. Occupatene con tutto l'amore che hai. Adesso. O sentirai le lamentele di tutti e dieci, segni zodiacali e ascendenti esclusi. Che c'è? Mica è una minaccia, è un semplice avvertimento.
PESCI
Che c'è? Beh, ho un chiodo fisso. E' un bel chiodo? Bellissimo. Cosa vuoi farci? Tenerlo sempre. Perché non lo tieni allora? Non dipende solo da me. Ne sei sicuro? No. E fu così che i Pesci si arresero alle gioie dell'amore che contamina il ripieno in senso buono. Non so se mi sono saputa spiegare, comunque, Pesci, è una buona notizia. Specialmente se sei single.
Ammetto che per starti dietro ho dovuto staccare iTunes e i Radiohead e leggerti in silenzio.
RispondiEliminaE devo dire, qualora non li ascoltassi, che i Radiohead vanno bene per leggere i blog. C'è scritto proprio appena apri iTunes: Radiohead: Blog, Poesie, Crisi Esistenziali (in positivo), Crisi Esistenziali (in negativo).
Poi però, dopo qualche rigo, ho preso quota.
Se ti commento in maniera più, mmm, come dire... corposa, è perchè ho trovato una certa assonanza con l'ultimo oroscopo che avevi scritto.
Gemelli, appunto. Parlavi di Yoga...
(Certo che tra te e Breszny, oggi...).
Comunque. Ho dedotto che ti piace questo mondo. Sinceramente mi ha sempre affascinato la parte spirituale di tutto ciò. Forse però per pigrizia non mi ci sono mai ficcato. La credevo "fricchettona", come dici tu.
Ma anche perchè ho sempre pensato una cosa: possibile mai che basta cimentarsi in queste cose per liberarsi di altre? Mi è sempre sembrato tutto troppo facile, dannazione. Tra Mantra, Chakra, movimenti, respiri.
Possibile mai che basta il completo allineamento di anima e corpo, respiri e quant'altro, per regolarti la vita? O il modo con cui ti relazioni ad essa? No perchè se così fosse sarei disposto anche a diventare contorsionista (viste le posizioni che elencavi).
O forse il mio semplice scetticismo è dettato dalla "non accettazione" che questo possa essere vero.
Una cosa, di quanto hai scritto, mi appartiene più di tutte: "dipende da me e non dagli altri.".
Buona cena e buona serata.
Ah..a proposito di soddisfare il quinto corpo: qui, in Sicilia, stasera si mangiano cannoli.
S.
Caro Simone,
RispondiEliminanon è che se ci si imbatte in queste cose lo si fa per liberarsi di altre. O meglio, se si sceglie di fare queste cose, lo si sceglie nella consapevolezza che ci sono certe cose delle quali si sente l'esigenza di liberarsi e allora, con tutta questa consapevolezza, che è fin troppa, qualcosa ci si deve pur fare. potrebbe essere la posizione dell'arciere per 89 minuti o 100 vasche a stile, o una camminata mistica in montagna, o quello che vuoi. purché questo qualcosa ti permetta di incanalare da qualche parte certe cose che vanno incanalate per forza affinché non diventino nocive.
punto 2. Niente è troppo facile, tantomeno quelle cose che non faresti mai e che allora non devi giudicare a priori come cose da non fare perché "troppo facili per me".
La vita, tanto, non te la regola nessuno e non ci sarà mai un modo sempre uguale col quale ti relazionerai a lei, quanto è vero che un giorno la ami, la vita, e un altro giorno la detesti, poi la ami di nuovo e la ami ancora restando cosciente del fatto che non saprai mai di preciso che cosa siamo scesi a fare quaggiù.
Forse il tuo "semplice scetticismo", come lo chiami tu, è un modo di portare l'attenzione sulle altre cose che possono liberare te da "altre cose", sempre come le chiami tu.
Dipende da te, certo, non dagli altri. Il punto è ricordarselo anche quando la vita e il resto del mondo cospirano affinché tu dimentichi. Non ti dimenticare, quindi.
buona serata a te e buoni cannoli. "bisogna pur che il (quinto) corpo esulti" come dice battiato. visto che hai detto sicilia, battiato è venuto da sè.
charlotte
Grazie per la risposta, Charlotte. Permettimi di dire però che il "troppo facile" non era riferito allo Yoga in sè. "Troppo facile" il processo di "azione-liberazione". Sono d'accordo con te nel trovare qualcosa che "ti permetta di incanalare...". Ma il "troppo facile" era proprio rivolto a ciò. Paradossalmente sembra quasi essere un rimprovero che faccio a me stesso. Ho molti interessi, passioni. Ma sembra quasi che spesso non bastino per mettere in quarantena tutto ciò che c'è nella vita. O che non basti tramutarle in un'altra forma più facilmente digeribile dal nostro corpo, dalle nostre percezioni (soggettive). Come se si finisse nella dimensione del..."Ok. E poi?". Per questo dicevo "troppo facile". Quasi come fosse invidia. Non negativa, attenzione.
RispondiEliminaComunque sia il punto d'intersezione è la parte finale: "Ricordare e non dimenticare".
Ricordare che quello in cui credi vale e non dimenticare quanto può farti fruttare dentro.
Che siano gli 89 minuti nella posizione dell'arciere, o le 100 vasche a stile, o il restare immobili per 10 minuti aspettando il momento esatto per fare lo scatto ad un uccello che era su un ramo.
Tutto in relazione a sè.
"Conosci te stesso", diceva qualcuno.
Notte
S.
tutta ammaccata per aver fatto ginnastica semlicemente ginnastica ma i pensieri se ne sono andati a spasso , non abbiamo fatto che ridere della nostra incapacità ciao non pensare troppo fa male gem
RispondiEliminaecco, la ginnastica funziona. e pure lo yoga e un sacco di altre cose. basta partire con l'idea che potrebbe funzionare. ridere delle proprie incapacità è un traguardo. quindi bravo chi lo raggiunge.
RispondiEliminabuona giornata gem da charlotte e scorpioni
Ma le stelle cosa prevedono per queste povere capricornine disinnamorate ??? Possibile che stiamo sempre dietro alle persone sbagliate o sogniamo storie impossibili???
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