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mercoledì 8 agosto 2012

Perché dicono che l'amore è una cosa meravigliosa poi lo fanno durare solo 3 anni? Non ci pensare. Oroscopo, piuttosto.

Mi auguro che Nerone si assuma le sue responsabilità. Qui non si può più fare una torta di albicocche che si sviene ancora prima di infornarla. Oppure la si fa, la torta di albicocche. E si corre il rischio che sia l'ultima. Speriamo in quel caso, la torta non fosse la più buona di tutte perché non la si potrebbe manco assaggiare. Caldo. Il computer si inceppa, i vestiti sono più che mai un impiccio, il cervello deraglia, il corpo non risponde o non reagisce, l'acqua non è mai abbastanza quindi finisce subito. E soprattutto pesa assai. Sì, è giunto il momento di chiamare l'omino che l'acqua te la porta a domicilio perché andare all'ipermercato - sebbene sia una missione che apporta refrigerio al corpo - e caricarsene più di due casse che poi vanno trascinate su per le scale, non è affatto pensabile. Trascinare l'acqua fino alla macchina e poi su per le scale crea uno scompenso idrico paragonabile a quello che si avrebbe infornando la torta di albicocche o a quello che si avrebbe se ci si sottoponesse ad una ceretta faidate.

Quindi la prima cosa da fare è: trovare il numero dell'omino dell'acqua, la seconda è chiamarlo, la terza è trovare un'altra ragione altrettanto valida per andare all'ipermercato a rilasciare un po' di calore e assorbire un po' di fresco. Sì, anche la faggeta va bene, ma non sempre l'idea di compiere uno sforzo fisico è piacevole. Domani, magari. Anzi, domani e punto. Quarta cosa da fare: apprendere la procedura della torta di albicocche da realizzare asap.


Il quinto elemento. Un modo per far finta che non sia caldo e per continuare a condurre una vita normale, è prendere un libro di quelli da pelle d'oca o di quelli che non smetteresti mai di cercare di capire come si mettano in fila le parole così bene, o uno da far uscir fuori un bel po' di acqua da quei due buchi con cui si guarda e immergersi in un altro mondo e uscire da questo. E uscire un po' da sé. Sarà che attualmente sto leggendo i racconti degli assidui frequentatori del bar sotto il mare, ma a me leggere non fa sentire il caldo. E nemmeno eventuali pesi sul cuore, non mi fa sentire dolore se mi mordo la lingua; mi fa dimenticare che ho paura di fare un nuovo errore; non mi fa sentire inadeguata se non so rispondere al 26 verticale (il roditore più grande del mondo che è diffuso in Sudamerica); non mi fa manco sentire la musica, se per qualche ragione ho da sottofondo la colonna sonora sbagliata; non mi fa sentire freddo e non mi fa manco capire se il freddo viene da dentro o da fuori; non mi fa preoccupare di che ora è o di dove sono e perché. Con un libro comedicoio in mano, tutto si placa. Non so se l'effetto possa essere ritenuto grave, comunque a me piace così.


Sì, è vero. Il titolo del post non c'entra niente col ripieno, cosa che, lo devo ammettere, succede quasi sempre. Ora spiego l'associazione di idee. Ieri ero in libreria, ho visto il libro "L'amore dura tre anni" che tra un po' (o già, non saprei) sarà un film del quale ho visto il trailer. Ieri ho preso in mano il libro. L'avrei comprato solo per il titolo, sinceramente. Ma non l'ho comprato perché qualche settimana fa ero già venuta meno alla regola "Non giudicare mai un libro dal suo film, né dalla copertina, né dal titolo" e avevo comprato un libro con una copertina bellissima e un titolo da sturbo, che poi si è rivelato una delusione totale, almeno fino a pagina 10, che ho considerato un bel traguardo. Quindi "L'amore dura tre anni", pur avendo questo titolo così evocativo di amori andati, l'ho lasciato sullo scaffale. Se me lo volete mandare per farmi convincere che sono stata superficiale, accetto con piacere. Ora, però, fine del discorso.
Ah! Il libro con la copertina strafiga e il titolo che ti innamora in un baleno, non è un libro abbandonato. Mi occuperò di nuovo anche di lui. E' pur sempre un libro e di sicuro è stato scritto con amore e siccome se non ci fossero i libri e la voglia di metterci amore qualunque cosa si faccia, questo caldo sarebbe insopportabile, avrò cura di lui. Di chi chiederà le mie cure e pure di chi non lo farà.


Partendo dal presupposto sacrosanto bisogna pur che il corpo esulti, uso le parole altrui per scrivere L'oroscopo, piuttosto. Perché credo che leggere tra le righe e sentire sulla propria pelle ciò altri hanno già scritto è un esercizio per imparare a scrivere ciò che gli altri provano sulla propria attraverso la tua.

ARIETE
La storia è un succedersi di mutamenti effimeri, mentre i valori eterni si perpetuano al di fuori della storia, sono immutabili e non hanno bisogno della memoria. Ti invito, Ariete, ad essere presidente dell'eterno, non dell'effimero e ci invito pure a ricordare che vivere è vedere, udire, toccare, bere, mangiare, orinare, defecare, immergersi nell'acqua e guardare il cielo, ridere e piangere. Ovvero: è tutto contenuto in questa vita, che vai cercando altrove?
TORO
La gente non si fida di una caramella trovata sul fondo di un borsa. Però tu fidati, Toro. Ce l'hai messa tu e giuro che puoi fidarti di quello che eri quando ce l'hai depositata. Alla tua dolce metà della mela o a qualcuno che si candiderebbe come tale piace un sacco complicarti la vita. O risorvertela, chissà. Se non ci credi hai solo da andarglielo a chiedere. Capirai le sue intenzioni e sarai libero di decidere che fare di certe complicazioni.
GEMELLI
Dal primo istante in cui ti ho visto, ho sentito tipo che sapevo quello che volevo, non solo dall'eternità, ma anche dal momento presente. In ogni caso mi sento come dire assolutamente strano ad aprirti il cuore in questo modo, perché quello che sento per te è così forte che temo possa farti scappare via da me. Mi dispiace se è così, ma se non è così fammelo sapere e faremo solo qualche disegno insieme, senza impegno. No, non c'è niente di male a dire le cose come stanno e non c'è manco niente di male a scendere a compromessi se necessario. Benedizione universale e siderale concessa. Vai così.
CANCRO
La strada dei più alti desideri passa spesso per l'indesiderabile e poi: una lunga attesa dell'ignoto logora le molle della sorpresa. No, non ho bevuto. E tu, che devi fare quindi? Dare retta al bisogno delle altezze che ti prende come il veleno, proteggerti dai tuoi sogni più belli e aiutarti a diventare ciò che sei senza imitare nessuno. Quando i piedi non vogliono più portarti, cammina sulla testa. Ma non pensare mai con i piedi. 
LEONE
La verità entrava e usciva dalle finestre spalancate. Lo faceva qualche anno fa e torna a farlo ora. Niente paura: è solo per ricordarti che non dovresti dire tutto a chiunque. Soprattutto a chi ti annoia a morte con lacrimosi dettagli. Ah! L'argomento lussuria potrebbe rovinare parecchie serate. Quindi parla di altro e il mondo reale, presto, collaborerà con te.
VERGINE
C'è tutto un mondo, qui, un mondo più bello, più sporco, più violento, più pacifico, più colorato, più aereo, più pericoloso, più amoroso di quello in cui vivo. Ma se chi ti circonda si sente da te abbandonato e ti prende a male parole ("ca**o, sei uno str - - -o"), resta calmo e soprattutto non rispondere picche. Anzi, quando esci da quel mondo, intavola con quelle persone quel tipo di conversazione in cui tutto scatta, tutto ingrana, tutto si corrisponde e si collega. Funziona, ma solo se ne valeva la pena.


BILANCIA
Sapevo che la pipì di mucca era semplicemente fantastica per far crescere i capelli sulle teste calve; sapevo ovviamente che il rimedio per il morbillo era una sciarpa rossa e che il malocchio faceva venire il mal di testa. Tutte queste cose, e molte altre, le avevo sapute per anni e mai dimenticate. Alla luce di quanto detto fin qui, Bilancia, c'è qualcosa che ti pare di aver dimenticato e che si potrebbe rivelare utilissima per trascorrere una settimana di amore e consapevolezza?
SCORPIONE
"Dunque adesso anch'io conosco i baci! Questo è il mio primo bacio!" e un tale pensiero, mischiato di un vanto appena incuriosito, mi distraeva. Sentivo nella bocca un gusto di dolcezza sanguinosa che in un attimo distrusse nella mia mente tutti i pensieri. Bella, la dolcezza sanguinosa. E i baci che tolgono i pensieri e curano da un po' tutto. Belli a domicilio, a toccare, col soffio, a portar via. Mettine un paio in tasca, usali quando ti viene a mancare quel tuo sguardo umido, meraviglioso, intinto di vapore azzurro. Se ne vuoi ancora, non hai che da chiedere.
SAGITTARIO
E' così facile sommergere dei propri problemi un estraneo disponibile, qualcuno che non rivedrai mai più nella tua vita, ma in questo momento di problemi non ne hai così tanti da doverci torturare uno sconosciuto. E poi lo sai anche tu che il tempo rimargina le ferite e che anche la distanza è un balsamo efficace. Ora basta, però, con i discorsi tristini, muoviti: prendi la tua bacchetta magica e fai quello che reputi giusto fare.
CAPRICORNO
Alle volte cerco di concentrami sulla storia che vorrei scrivere e m'accorgo che quello che m'interessa è un'altra cosa, ossia, non una cosa precisa ma tutto ciò che resta, escluso dalla cosa che dovrei scrivere. E' un'ossessione divorante, distruggitrice, forse, ma per te è tutto. Perché dunque rinunciarvi, Capricorno? Continua a lasciarti risucchiare dall'infinitamente piccolo. O dall'infinitamente vasto, se credi che le dimensioni contino molto.
ACQUARIO
Questa estate sarai circondato di personaggi così: simpatici come un branco di scimmie, chiacchieroni come dei pappagalli ubriachi e strilloni come dei diavoli. Non temere, con loro ti troverai bene, diventerai loro amico e probabilmente diventerai uguale identico a loro. Non ti imbarbarire troppo, però: ricorda che per parlare d'amore ti conviene usare parole così belle da far dimenticare la barbarie umana.
PESCI
Ah, se ci fosse un cacciavite per togliere le idee sbagliate e un martello per fissare le buone intenzioni, una chiave inglese per stringere per sempre l'amore e una sega per tagliare col passato! Ma questa attrezzatura non ce l'hanno data - però tu sai dove sta, Pesci. Dai, prendila per una settimana e aggiusta tutto quello che puoi. Lo sappiamo tutti che, dopo aver tentennato e scricchiolato, prima o poi ci romperemo. E nessuno vuole farne una tragedia. Però fino a quel momento è un peccato zoppicare, no?!


7 commenti:

  1. non è detto che duri solo 3 anni , il fatto è che poi si trasforma in pazienza ,attenzioni , sopportazioni , desiderio di essere un pò più liberi voglia di cose nuove e poi ancora in grugniti ,in facciamofintachenonsiasuccessoniente ,non ce la faccio più ...... ciao gem

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  2. Amore non è Amore
    se muta quando scopre un mutamento
    o tende a svanire quando l'altro s'allontana.
    Oh no! Amore è un faro sempre fisso
    che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
    è la stella-guida di ogni sperduta barca,
    il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
    Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
    dovran cadere sotto la sua curva lama;
    Amore non muta in poche ore o settimane,
    ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
    se questo è errore e mi sarà provato,
    io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

    w.shakespeare

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  3. cose d'altri tempi 1564 1616 ciao gem

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  4. sì parole d'altri tempi, ma forse dopo i 3 anni l'amore non è amore se muta quando scopre un mutamento

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  5. l'amore non è amore se muta quando scopre un mutamento. ma l'amore non è amore se l'uno pensa e agisce come se l'altro non ci fosse. di quale tipo di mutamento si parla?
    io ci metto un bel <3 intanto. attendo approfondimenti sul tema mutamento. e anche sul tema mutazione.

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  6. ogni mutamento porta con se la paura della mutazione.
    coloro che con coraggio e ardore guardano avanti ciò che potrà essere dopo la tempesta, non temono l'amore e non sono schiavi di un sentimento.

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  7. non è l'amore, a far paura, semmai, sono il mutamento, la mutazione e tutto il resto. e poi a parole è tutto più facile che nella vita che si tocca e si piange. Amore resta amore se il mutamento coinvolge le due parti interessate e non solo una delle due. Ma questo è solo il mio minuscolo parere, il parere di una scorpiona femmina che dell'amore e suoi annessi ci capisce ben poco.

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